Per l'Onu e Goldstone Israele non ha diritto all'autodifesa Però ha il dovere di farsi distruggere dai terroristi di Hamas
Testata: Il Foglio Data: 16 ottobre 2009 Pagina: 3 Autore: La redazione del Foglio Titolo: «L’Onu processa l’autodifesa d’Israele»
Riportiamo dal FOGLIO di oggi, 16/10/2009, a pag. 3, l'editoriale dal titolo " L’Onu processa l’autodifesa d’Israele".
Richard Goldstone
Equivalenza morale fra Hamas e Israele, sottomissione ai crimini dell’islamismo in armi e liquidazione del diritto all’autodifesa della democrazia occidentale sotto assedio terroristico. Riguarda non soltanto Israele ma tutto l’occidente quest’idea per cui bisogna arrendersi di fronte al terrorismo sistematico che colpisce e usa i civili. Per questo i paesi occidentali dovrebbero costituire una catena di solidarietà attorno a Gerusalemme presso il Consiglio dell’Onu dei diritti umani, dove ieri è arrivato il rapporto Goldstone. Dovrebbero farlo perché sanno che Israele, la nazione più minacciata del mondo, è anche quella che compie i maggiori sforzi per evitare di colpire civili. I regimi dittatoriali che spadroneggiano nel Consiglio e le organizzazioni terroristiche sanno che nessuna incriminazione verrà mossa contro di loro, mentre sarà incriminato il paese che cerca di tutelare la moralità militare più di quanto il mondo abbia mai visto fare in condizioni analoghe. Oggi in Europa i politici israeliani rischiano l’arresto proprio sulla scia del rapporto Goldstone. Secondo quest’ultimo, Israele non ha più alcuna possibilità di difendersi militarmente dagli attacchi del terrorismo. Il rapporto dà luce verde a Hamas perché continui a uccidere i civili israeliani. Un collaboratore del primo ministro Netanyahu, usando parole di zolfo, lo ha chiamato “pogrom politico”. E’ putrida invece la meschinità che ha spinto Goldstone a dedicare appena due delle 452 pagine del rapporto alla cattività di Gilad Shalit.
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