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La Repubblica Rassegna Stampa
19.07.2009 Hollywood a Gaza, che produce film militanti, ecco quali giornali potrebbero esserne forti acquirenti
Ma non si moriva di fame, in una fogna a cielo aperto ?

Testata: La Repubblica
Data: 19 luglio 2009
Pagina: 14
Autore: Carlo Moretti
Titolo: «Gaza, è nata Hamaswood e produce film militanti»

Il pezzo che segue, scritto da Carlo Moretti su REPUBBLICA di oggi, 19/07/2009, a pag.14, dal titolo " Gaza, è nata Hamaswood e produce film militanti " non contiene purtroppo nemmeno una riga di ironia. E dire che se ne poteva cogliere una gran quantità. A Gaza, dove a sentire persino un premio Nobel si muore di fame, Hamas investe i dollari che riceve in abbondanza, per creare una  Hollywood locale, definita Hamaswood. Non è difficile immaginare la qualità dei film "militanti" che verranno prodotti, basta leggere il pezzo di Moretti. Suggeriamo al MANIFESTO  di acquistarne copie da regalare a chi si abbona al giornale, in fondo, propaganda per propaganda, quella visiva vale tanto quella scritta che il quotidiano comunista rifila ogni giorno ai suoi lettori. Un pensierino potrebbero farlo anche i cugini di UNITA' e LIBERAZIONE, e,  perchè no, un bel  po' di copie potrebbero interessare anche a REPUBBLICA, che,  se proprio consanguineo non è, affine lo è di sicuro, come avrebbe detto l'indimenticabile Totò.

 Mahmoud Zahar, non solo capo terrorista, ma ora anche dietro la macchina da presa.

Venerdi sera, alla prima del film «Emad Akel» ospitata dall´Università islamica di Gaza, in platea c´erano solo uomini barbuti e donne velate. Ma per il debutto dell´organizzazione islamica palestinese Hamas nel ruolo di produttore cinematografico, non è mancato un tocco di mondanità con il tappeto rosso e la ressa dei fotografi intorno ad alcune celebrità locali. «Siamo ad Hamaswood, invece che a Hollywood», ha tenuto a precisare Fathi Hamad, ministro dell´Interno di Hamas a Gaza. «E stiamo cercando di fare arte di qualità, che sia islamica e che parli di resistenza, senza scene provocanti o sexy».
Il primo film militante targato Hamas è costato 200 mila dollari e racconta la storia di Emad Akel, il capo dell´ala militare di Hamas che venne ucciso nel 1993 a Gaza durante un conflitto a fuoco con l´esercito israeliano. Il film è stato scritto da Mahmoud Zahar, uomo forte di Hamas a Gaza, considerato l´architetto della presa violenta del potere di due anni fa. Nonostante la sua reputazione di duro, Zahar è un uomo di scienza (è un fisico) e si dedica da sempre alla scrittura, ha pubblicato due romanzi e altre due sceneggiature.
Emad Akel, che all´epoca aveva 23 anni, era conosciuto come "Il fantasma" per i suoi travestimenti. Nei primi anni ‘90 era in cima alla lista dei ricercati da Israele, sospettato di essere il responsabile dell´uccisione di un civile e di 11 soldati israeliani, e di quattro spie palestinesi. Nel film fortemente propagandistico che ne racconta la storia, abbondano le scene di azione, con Akel che balza spesso fuori dalle auto in corsa per sparare sui soldati israeliani, momenti che suscitano immancabilmente gli applausi della platea. I soldati israeliani vengono ridicolizzati, e l´allora Primo ministro israeliano Rabin sgrida spesso un inetto Barak perché incapace di fermare i combattenti di Hamas.
Hamas, che possiede una tv satellitare, una stazione radio, due quotidiani e una dozzina di siti web, ha già pronto il secondo progetto cinematografico: sarà dedicato ad Izzedine al-Qassam, il combattente da cui prende il nome l´ala militare dell´organizzazione.

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