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Informazione Corretta Rassegna Stampa
20.01.2009 Parole chiare a Lorenzo Cremonesi
di Danielle Sussmann e Davide Nizza

Testata: Informazione Corretta
Data: 20 gennaio 2009
Pagina: 1
Autore: Danielle Sussmann - Davide Nizza
Titolo: «Parole chiare a Lorenzo Cremonesi»

Le due e-mail che seguono sono state inviate a Paolo Mieli, la prima, direttamente a Lorenzo Cremonesi, la seconda. Le pubblichiamo in rassegna e non nella rubrica dei lettori, per sottolineare ancora una volta la scorrettezza delle sue corrispondenze. IC l'ha scritto fin dalla prima e, ogni volta, l'ha ribadito. Si veda anche la critica al pezzo di oggi, 20 gennaio 2009, 

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=999920&sez=110&id=27689

 Chi volesse scrivere direttamente a Cremonesi l'e-mail è: lorenzo.cremonesi@corriere.it

Ecco la prima, di Danielle Sussman:

Gentile Direttore,

è stata più che apprezzabile l’informazione corretta – salvo qualche sbavatura – e la pubblicazione  di alte opinioni date dal suo quotidiano all’operazione “Cast Deal”. Ma ecco che siamo tornati alla tradizione dei reportages infamanti di Lorenzo Cremonesi.

I reportages di Cremonesi non smentiscono l’unilateralità faziosa con cui il giornalista fa uso delle sue uniche fonti: palestinesi. Al di là del codice morale che regola l’IDF, forse il più alto del mondo, in una guerra tanto asimmetrica come quella che oppone un esercito convenzionale contro un’organizzazione che si veste sia di panni civili che di uniformi dell’esercito nemico, si dovrebbe credere che “Le truppe scelte israeliane hanno bivaccato in una delle abitazioni…” apportando ogni tipo di devastazione financo a giocare al tiro a segno contro “cane, galline, oche e tre capre” e buttarle nei pozzi per inquinarne l’acqua (un vecchio mantra della propaganda palestinese). !!! Ma è serio Cremonesi quando ripete queste sciocchezze?! (eufemismo). Cioè: dovremmo credere che un’élite scelta di un esercito si sentisse tanto a suo agio da correre il rischio di rimanere intrappolato ed essere ucciso solo per devastare i sanitari di una casa e giocare al tiro al bersaglio per imputridire l’acqua di un pozzo??! Anche quando Cremonesi trascrive le parole in cui regna la contraddizione sostanziale del ginecologo palestinese in Israele, non si avverte l’assurdità di tali accuse?  O Hamas non ha procurato che guai, oppure Israele ha eseguito una punizione collettiva. Entrambe le situazioni non possono essere sostenute razionalmente. Cremonesi è sempre stato parziale già ai tempi di Arafat che sappiamo non tollerava alcun giornalista che non rispettasse le sue regole censorie. Il rapimento subito da Cremonesi (per tre soli giorni a Gaza e senza traumi) evidentemente gli ha insegnato che le regole censorie di Arafat da allora le applicava Hamas. Evidentemente, Cremonesi le ha tanto bene accolte da essere stato l’unico giornalista che non rischiava la pelle entrando in Gaza. Salvo quando è stato attaccato da alcuni “soldati israeliani” che avrebbero sparato per uccidere. La verità si saprà a conclusione dell’inchiesta militare che ha attivato. Darei molto più rilievo ai “tanti altri che tacciono e che lavorano tra le rovine”. Per quanto riguarda la realtà del conflitto a Gaza, Ban Ki-Moon ha demandato all’Alto Commissario delle NazioniUnite di istituire una commissione internazionale, indipendente ed obiettiva (finalmente!) che svolgerà le inchieste relative al conflitto  a Gaza. Si spera che le smentite all’unilateralismo di Cremonesi trovino la stessa eco e spazio degli infamanti ed inattendibili reportages che vengono oggi pubblicati dal campo profughi più solidale ed attivo con Hamas.

Cordialmente,

Danielle Sussmann

Ecco la seconda, di Davide Nizza:

 x Lorenzo Cremonesi,
per quel poco che te ne possa importare desidero esprimerti la mia critica per il tuo modo di fare "cronaca" da Gaza.
Trovo che:
1. tu faccia consapevolmente da cassa di risonanza per la parte unilaterale che intervisti, senza fornire la giusta e necessaria informazione sulla attendibilità delle fonti/parti (per essere chiaro: solo di parte palestinese);
2. peggio: i tuoi commenti strappalacrime (poveri animaletti, povere cose e simili) a. non aiutano certo a far capire, ma aggiungono solo passioni e emotività (cioè gettano olio sul fuoco degli odi), invece di spiegare; b. nel merito sono proprio falsi: ti assumi l'arbitrio, senza darti la pena di portare prove, di attribuire le colpe solo all'altra parte (questi soldati israeliani così cattivi, che INTENZIONALMENTE mirano a far fuori i poveri civili palestinesi ecc., laddove è facile dimostrare che è falso; quantomeno dovresti dare anche la versione israeliana, o no?).
A mio modesto avviso questo modo di fare informazione non lo trovo deontologicamente corretto.
Davide Nizza, Gerusalemme

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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