Il premier israeliano Olmert condanna le violenze dei coloni contro i palestinesi definendole "un pogrom"
Testata: Corriere della Sera Data: 08 dicembre 2008 Pagina: 16 Autore: Francesco Battistini Titolo: «Ehud Olmert: «A Hebron un pogrom dei coloni contro i palestinesi»»
Da pagina 16 del CORRIERE della SERA dell'8 dicembre 2008, riportiamo l'articolo di Francesco Battistini "Ehud Olmert: «A Hebron un pogrom dei coloni contro i palestinesi» ":
GERUSALEMME — Un pogrom. Non perde l'occasione di togliersi un altro sassolino, Ehud Olmert, il premier dimissionario che da qualche settimana ha preso a dare spallate su temi sensibili. Ha visto le immagini di Hebron, i coloni sloggiati dall'esercito, poi gli attacchi violenti ai palestinesi. Sono atti, dice, «che non possono avere altro nome: pogrom. E io me ne vergogno». Sui diritti umani, Olmert sta dando battaglia. E lo fa mentre decide il rilascio, martedì, di 230 palestinesi detenuti. E quand'è proprio un'associazione israeliana per i diritti civili, Acri, a sostenere che questo Paese, dopo gli Usa, è l'angolo d'Occidente dove trionfa l'ingiustizia sociale. Il rapporto si confronta con dieci anni fa, «la situazione è molto peggiorata», e mischia parametri a volte diversissimi, dalle condizioni di vita dei palestinesi «sotto occupazione militare da oltre 40 anni» (solo nel 2008, in Cisgiordania, 430 palestinesi sono stati uccisi in operazioni delle forze di sicurezza israeliane, 1.150 i feriti, 599 gli arrestati) a quelle degli arabi israeliani, dalla povertà delle periferie sefardite al razzismo strisciante nei confronti degli etiopi e gli ebrei orientali in genere, dalla libertà d'espressione all'autonomia giudiziaria, dalle carenze nell'assistenza ai disabili alle discriminazioni verso le donne. C'è qualche carenza: i dati sulle azioni di Hamas, oltre che nessun riferimento all'inchiesta giudiziaria che ha portato alle dimissioni del premier. Il rapporto è comunque la fotografia d'un malessere. Israele è un Paese sempre più povero, ad alto tasso di disoccupazione e preda di poteri spesso senza controllo. Un allarme viene lanciato per la «Banca d'informazione biometrica», istituita dal ministero dell'Interno: «Non ha precedenti in tutto il mondo occidentale», dice l'associazione, e permetterà di conservare impronte e caratteristiche somatiche d'ogni cittadino.
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