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Informazione Corretta Rassegna Stampa
14.11.2008 Il tentativo di cristianizzare la Shoah
l'analisi di Sergio I. Minerbi

Testata: Informazione Corretta
Data: 14 novembre 2008
Pagina: 1
Autore: Sergio I. Minerbi
Titolo: «Il tentativo di cristianizzare la Shoah»

Pio XII fu il precursore e gia` nella sua allocuzione concistoriale del 2 Giugno 1945, pochi giorni dopo la fine della Guerra in Europa, volle trasformare la Chiesa in vittima dei Nazisti. Poi venne il comunismo in Polonia ed entrambi comunisti e cattolici polacchi vollero appropriarsi della memoria della Shoah. Nellenumerazione delle vittime di Auschwitz c’erano tutte le nazionalita` delle vittime. Mancavano solo gli Ebrei.

Il Vescovo di Cracovia, Karol Wojtyla, propose già nel 1971 di erigere una Chiesa o un luogo di culto ad Auschwitz dove erano morti il sacerdote Maximilien Kolbe ed Edith Stein, un’ebrea convertita.

Il 7 Giugno 1979 diventato Papa Giovanni Paolo II, egli visitò Aushwitz e pronunciò l’Omelia di Brzezinka durante la quale disse “Io vengo e mi inginocchio su questo Golgota del mondo moderno”. Si ricorderà che il Golgota è quella collina di Gerusalemme dove un Ebreo fu crocefisso per dar vita al Cristianesimo.Dovremmo quindi dedurne che milioni di Ebrei furono uccisi per rafforzare la Cristianità? Poi il Pontefice continuo:”Sei milioni di Polacchi hanno perso la vita durante la Seconda Guerra Mondiale: un quinto della nazione”. La cifra simbolo della Shoah, sei milioni di Ebrei uccisi, diventa invece il simbolo del martirologio Polacco Cattolico. Il procedimento non è nuovo:basti pensare alla teoria della sostituzione professata per secoli dalla Chiesa, in base alla quale i Cattolici hanno sostituito gli Ebrei e sarebbero divenuti “verus Israel”.

 La lunga Marcia per la Cristianizzazione della Shoah continuò con la beatificazione di Edith Stein il 1 Maggio 1987. Il Papa cercò di convincere che essa fu nello stesso tempo una grande figlia del popolo Ebraico e una grande Cristiana, era la martire ricercata per provare che la Chiesa fu vittima del Nazismo, e soprattutto Auschwitz diventa il luogo del martirologio cristiano..

Secondo Paul Blanquart affermare che uccidendo gli Ebrei , i Nazisti volessero colpire la Cristianità,   è parte della questione che fa beneficiare la Chiesa degli orrori di Auschwitz.. Questo concetto è incluso nell’articolo scritto dall’allora Cardinale Ratzinger sull’Osserrvatore Romano del 29 Dicembre 2000, nel quale è detto”

“Perfino l’esperienza della Shoah, accaduta di recente, fu eseguita in nome di un’ideologia anticristiana che tentò di colpire le radici abramiche della fede cristiana, colpendo il popolo di Israele”.Questo è un concetto inammissibile , come se si trattasse di una partita di biliardo planetaria.

Venne poi la questione del Carmelo di Auschwitz che dopo lunghe discussioni fra Ebrei e Cattolici negli anni 1987-89, fu spostato di circa 500 metri.. Scrive a questo proposito Theo Klein che partecipò attivamente al dialogo: “La Chiesa voleva istallare le sue istituzioni sui luoghi della nostra catastrofe ed includere i nostri morti nella sua liturgia.”                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         

Per completare il processo che farebbe della Shoah un evento cattolico, manca ancora un tassello: la beatificazione di Pio XII. La Chiesa vuole provare al mondo che  non solo fu essa vittima del Nazismo, ma anche fu un santo chi ne era a capo durante la Seconda Guerra Mondiale. Ciò completerebbe il ciclo e mentre ci sono ancora dei superstiti della Shoah viventi, si vuole riscrivere la storia

http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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