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L'Opinione Rassegna Stampa
29.10.2008 Sull'Iran Obama non convince Sarkozy
i dubbi del presidente francese riportati da Ha'aretz

Testata: L'Opinione
Data: 29 ottobre 2008
Pagina: 3
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «I dubbi di Sarkozy (e Israele) su Obama»
Da L'OPINIONE del 29 ottobre 2008:

“La posizione di Obama su Teheran e sul dossier del nucleare iraniano è da considerarsi estremamente immatura”. Parola di Nicolas Sarkozy, così come riportata dal quotidiano della sinistra israeliana Haaretz, per intendersi una sorta di “Repubblica” locale. A pochi giorni dal voto e mentre a Teheran si moltiplicano le voci di malattie nervose di Mahmoud Ahmadinejad (da quelle parti invece dei sovietici “raffreddori” si viene facilmente colpti da “crisi mistiche”,ndr ) è arrivato un inatteso siluro proprio dal capo di Stato francese sul candidato di colore che oramai è dato per vincente negli Usa. Anche gli israeliani sono dello stesso parere: stando all’ultimo sondaggio, pubblicato ieri su Ynet News, il 46,4% voterebbe per McCain, contro il 34% che preferisce Obama. Tornando a Sarkozy, quest’ultimo si sarebbe lasciato andare a manifestare il suo dissenso con Obama solo in privato, forse però non scegliendo, chissà se per caso, le persone più discrete. Stando a quanto reso noto dalla fonte citata dal quotidiano Haaretz, l’inquilino dell’Eliseo considera la posizione di Obama sull’Iran del tutto immatura con “formulazioni prive di qualunque contenuto”. Un bell’assist per McCain, maturato dopo la visita di Obama a Parigi in luglio. Incontro in cui la questione iraniana ha dominato l’agenda.

Nel corso di una conferenza stampa congiunta tenuta al termine del meeting, Obama aveva esortato Teheran ad accettare le proposte occidentali in materia di programma nucleare accusando le autorità iraniane di creare una situazione grave che metteva in pericolo sia Israele sia l’Occidente. Lo “statement” però non deve essere stato ritenuto sufficiente da Sarkozy che in pratica teme che Obama rompa il fronte del no e si metta a negoziare unilateralmente per conto degli Usa con Teheran. Stando ad Haaretz, nel corso del colloquio a due, Sarkozy aveva palesemente detto ad Obama che se il nuovo presidente americano dovesse imprimere una svolta alla politica statunitense nei confronti dell’Iran, la cosa sarebbe stata giudicata da lui “molto problematica”. Se finora i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu più la Germania hanno tentato di tenere unito il fronte sull’Iran, stando alla fonte governativa israeliana, Sarkozy avrebbe manifestato il timore che Obama possa “in modo arrogante” ignorare gli altri Paesi ed aprire un dialogo diretto con l’Iran senza condizioni preliminari. Da oggi, forse, l’uomo che dovrebbe impersonare l’ennesimo “new deal” americano ha ancora qualche problema diplomatico da risolvere prima di potere essere sicuro della propria vittoria.

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