E' passata quasi una settimana dall'attentato di Gerusalemme, una settimana di assurdita' diffuse dai media che, ahime', si occupano di Israele, cioe' praticamente tutti.
Idiozie enormi, paura di definire terrorista un terrorista, fedeli alla regola che gli unici assassini definiti guerriglieri o attivisti sono quelli che ammazzano israeliani.
Nel caso specifico, Husam Taysir Dwayyat, non ha beneficiato di nessun titolo nobilitante perche' si dice abbia agito da solo, come se questo escludesse l'attentato, e allora, pur di non scrivere quella parolina proibita, si e' preferito definirlo delinquente comune e drogato.
C'e' chi ha raggiunto il delirio umanizzando il bulldozer e trasformandolo nel soggetto che ha compiuto l'attentato.
Ohibo', direte voi!
Ehhh si, rispondo io e ve lo spiego.
L'altro giorno ho letto un titolo interessante :"La BBC chiede scusa" e io mi sono detta "bene, bravi, stanno migliorando e ammettono i loro errori". Ingenuamente pensavo che le loro scuse fossero rivolte agli israeliani, alle vittime dell'attentato di Jaffa Road ammazzati da uno arabo israeliano urlante "Allah hu akhbar".
Leggendo l'articolo delle scuse mi sono dovuta ricredere.
Non erano rivolte alle nostre vittime!
Come ho potuto pensarlo!
Non erano scuse per il modo disgustoso di aver dato la notiza dell'attentato, come riporta Giorgio Israel su Libero : "Il conducente di un bulldozer a Gerusalemme colpito a morte dalla sicurezza.", e ancora: "La furia di un bulldozer colpisce Gerusalemme."
Da cui si arguisce, prima, che gli ebrei hanno ammazzato chissà perché il conducente di un bulldozer, poi, che il bulldozer, essendo israeliano, era capace d'orrendi crimini come colpire con furia l'intera Gerusalemme.
Avete capito?
La prestigiosa BBC.
Conducente, prima, e poi, per evitare di dare la responsabilita' a un arabo, sono arrivati all'animazione del Caterpillar come in un film di Walt Disney: il bulldozer, incazzato, anzi infuriato, con occhi, naso e bocca storta in un ghigno orrendo da ebreo cattivo che corre per Gerusalemme menando colpi mortali da tutte le parti.
Ecco, io pensavo che sarebbe stato logico chiedere scusa per frasi talmente schifose da dubitare che un essere umano che fa il mestiere del giornalista possa averle solo pensate.
Invece no!
La BBC non si scusava per questo ma perche' i suoi affezionati lettori/spettatori hanno protestato per il filmato della morte del terrorista assassino.
Poverini, quel filmato cosi' crudo e reale gli ha rovinato l'appetito, non sono riusciti a digerire le uova col bacon, forse gli era rimasto sullo stomaco persino il gallone di birra ingurgitato troppo in fretta per l'impressione.
Che sensibilita', che umanita', ma come sono delicati gli afecionados della BBC.
Noi israeliani invece queste scene le viviamo da anni in prima persona e non possiamo nemmeno protestare perche' siamo tutti coinvolti nell'odio arabo che puo' colpire chiunque in qualsiasi momento.
Non solo non protestiamo ma siamo grati ai nostri eroi di tutti i giorni, quelli che una settimana fa hanno fermato il terrorista ammazzandolo mentre vomitava Allah hu akhbar. Quegli eroi che, evitando altre morti, hanno tolto l'appetito agli afecionados della BBC, quelli che non riceveranno medaglie d'oro al valore perche' in Israele non si usa, tutt'al piu' gli danno una lode e una pacca sulla spalla perche' tutti gli israeliani sono eroi e ognuno di noi e' sempre pronto a rischiare la vita per salvare gli altri.
Qui non esiste l'indifferenza e lo si e' visto durante le riprese della tragedia con decine di normali cittadini che correvano dietro al Buldozer, tirando sassi e tutto quello che avevano in mano.
Quelli che ci odiano dicono che siamo duri e cattivi e che gli arabi invece sono tanto buoni e gentili.
Gia', ci considerano tanto cattivi che praticamente nessuno ha parlato troppo delle vittime, robetta da ebrei, e tutti si sono scompisciati a parlare di Husam Taysir Dwayyat, chiamandolo con tutti i nomi meno quello che gli stava a pennello:terrorista.
Hanno scritto tutte le giustificazioni possibili: era un criminale, era drogato, anni prima aveva convissuto con un'ebrea quindi non odiava gli ebrei, perbacco!
Poi si sono dedicati al lato umano, l'ebrea cattiva lo aveva cambiato lasciandolo, poi si era sposato, aveva due bambini. L'umanizzazione del disumano, tralasciando persino di parlare della donna, forse la madre, che dal balcone di casa, si era messa a urlare Shahid, Shahid , subito zittita dal padre incazzato che pensava alla possibile demolizione della sua casa.
Nessuno ha scritto che qualche mese prima il conducente del bulldozer infuriato si era riavvicinato all'islam e aveva avuto contatti con hezbollah.
Solo qualche frasetta buttata la' che hamas si era congratulato e Abu Mazen pure perche' i crimini di Israele ....i crimini di Israele....i crimini di israele....l'occupazione.....quale...dove....
Vabbe' non importa, loro lo sanno e lo sanno anche tanti scribacchini italiani.
Ma...e le vittime?
Poca roba, I Tiggi' hanno fatto vedere la bambina salvata dalla madre prima di morire ma questo episodio non ha commosso un granche' nessun inviato in Israele.
Il pianto disperato di di Efrat, 5 mesi, che non vedeva piu' la mamma accanto a se' e che si era improvvisamente ritrovata in braccio a estranei agitatissimi che cercavano qualcuno a cui affidarla, non ha tolto l'appetito a nessuno.
Noi qui in Israele abbiamo seguito la sua sorte e quella della sua mamma col cuore in gola, abbiamo visto la bambina disperata e sudata di pianto in braccio a un medico , poi piu' calma, in ospedale in braccio a una zia accorsa grazie agli appelli dei media israeliani e poi abbiamo saputo la sua storia.
Era in macchina colla mamma, Batsheva Unterman, di 33 anni , che, qualche secondo prima che "bulldozer infuriato" la schiacciasse uccidendola , era riuscita a slegare la sua bambina dal seggiolino e a gettarla fuori dal finestrino tra le braccia di una persona che e' stata pronta ad afferrarla.
Poi Batsheva e' morta schiacciata e Efrat crescera' senza la mamma ma sapra' di essere salva grazie al suo enorme coraggio e al suo amore che le ha permesso di non perdere la testa.
E' una tragica tradizione tra le memme ebree, quanti bambini sono stati gettati fuori dai treni per Auschwitz , con il nome scritto su un foglietto, salvatelo-si- chiama....
Salvate i bambini, salvate l'ultima orfana....salvate Efrat....
Il sole sorge ogni giorno su Israele e vede dolore, disperazione, speranza, eroismo.
Vede la figlia di Ron Arad che da 22 anni aspetta suo padre e che per 22 anni non ha avuto una sola notizia sulla sua sorte.
Ventidue anni di dolore per noi e ventidue anni di ferocia per i suoi torturatori.
Il sole che splende ogni giorno su Israele, vede Gilad prigioniero da due anni, ne aveva 19, vede le lacrime della sua famiglia, la barbarie dei suoi carcerieri e l'indifferenza degli altri.
Il sole che nasce ogni mattina vede Osher Tuito, di Sderot, senza una gamba a otto anni e la sua bicicletta, vede anche il missile che lo ha ridotto a mezzo bambino.
Vede Samir Kuntar che tornera' in Libano a fare l'eroe e vede la piccola bambina cui ha sfracellato la testa.
Vede Ehud e Eldad probabilmente morti e vede Nasrallah che se la ride per il dolore che riesce a dare agli ebrei sionisti che tanto odia.
Il sole che sorge vede Israele abbandonata e tradita dal mondo intero che all'ONU aveva promesso di riportare a casa i due soldati israeliani obbligando Hezbollah, colla risoluzione 1701, a rilasciarli.
E vede la piccola Efrat, 5 mesi, l'ultima vittima, sente il suo pianto che attraversa secoli di odio antiebraico unendosi al pianto disperato di milioni di bambini ebrei cui le belve feroci hanno tolto i genitori.
Eppure Israele deve sopravvivere all'orrore, al pianto, alla disperazione. E' sopravvissuta a Hitler, sopravvivera' a Ahmadinejad, a Nasrallah e Hanyie'.
Come il sole nasce e muore ogni giorno, anche Israele riesce a morire di dolore e a rinascere ogni giorno nella speranza e nella felicita' di essere un popolo unito nella sua Terra.
Deborah Fait