venerdi 22 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
28.06.2008 Ci scrive Filippo Facci
e noi rispondiamo

Testata: Informazione Corretta
Data: 28 giugno 2008
Pagina: 1
Autore: La redazione
Titolo: «Ci scrive Filippo Facci»

Il 26 giugno scorso avevano pubblicato questa pagina che riprendiamo. Ci ha scritto ieri Filippo Facci una e-mail alla quale rispondiamo più avanti.

Fiamma Nirenstein viene nuovamente attaccata da Filippo Facci, in prima pagina sul GIORNALE, quotidiano del quale è per altro prestigiosa collaboratrice (per i precedenti si veda a questo link http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=20&sez=110&id=24780 )
L'attacco è fondato su falsità (il quartiere di Gerusalemme Est dove vive Fiamma Nirenstein, Ghilò, non è una "colonia") e sulla riproposizione dell'accusa, che indubbiamente ha un precedente nel fascismo, di "doppia fedeltà". Nella nuova versione della calunnia, la parlamentare della Repubblica italiana Nirenstein "rappresenta di fatto più Israele che l’Italia".
Chi contesta questa enormità è liquidato da Facci, un po' troppo facilmente, con un "siamo alla follia".

A noi sembra vi sia qualcosa di oggettivamente strano nella ravvicinata successione di attacchi a Fiamma Nirenstein da parte di un collaboratore del suo stesso quotidiano. Attacchi che Facci ha pubblicato sul RIFORMISTA e, cosa sorprendente, a più riprese sullo stesso
GIORNALE.

Chiediamo ai lettori di Informazione Corretta di scrivere al direttore di quest'ultimo quotidiano, chiedendo spiegazioni in merito.

Ecco la lettera di Filippo Facci:

Egregi signori, vi chiedo di poter almeno concepire che la mia polemica con Fiamma Nirenstein, oggetto della vostra attenzione, possa avere un profilo minimal. Non vi è nulla di "strano" nel fatto che per ben due volte mi sono permesso di reagire (avutone il pretesto) a parole che forse voi siete abituati a pronunciare con leggerezza, ma io non certo a subirle. Faccio il giornalista da più  di vent'anni ma nessuno si era mai permesso di liquidare una mia critica come automaticamente 'parafascista' nonchè¨ concausa di scorte altrui. La questione israeliana non è al centro dei miei pensieri (non sempre, voglio dire) e nessun riflesso condizionato vostro o di Fiamma Nirenstein (non menziono Furio Colombo perchè è personaggioche ritengo in perenne malafede) può a mio avviso giustificare la facilità con cui mi sono state scagliate addosso, come ho scritto, parole come pietre. E' tutto qui. Potete chiedere le spiegazioni che volete, al direttore del Giornale. vi risponderà  che mi lascia massima libertà. Dopo il mio articolo sul Riformista il Giornale chiese semmai a Fiamma Nirenstein se era interessata a replicare scrivendoci un articolo, ma Ella ha rifiutato. Pochi giorni dopo, sul Riformista, quelle parole per me inconcepibili. Se per il resto vorrete ritenere di aver individuato un nuovo antisemita, per giunta fascista, io non potrò impedirvelo: ma stupirvi perchè  io reagisco a queste infamie non abbisogna di analisi sofisticate. Per quanto riguarda il quartiere di Gilo, stando alle definizioni dell' Onu, è una colonia: ma non è questione che mi tolga il sonno. Vi ringrazio per l'attenzione

Egr. Dott. Facci,

abbiamo ripubblicato il nostro pezzo del 26 giugno scorso per permettere al lettore di confrontare quanto abbiamo scritto con la sua replica. Che non entra in merito su quanto da noi affermato. Nessuno di noi l'ha mai accusata di essere antisemita, anzi, le saremmo grati, se in una futura corrispondenza, lasciasse da parte questo appellativo, che va usato con attenzione e prudenza. Si possono assumere posizioni che producono gli stessi effetti senza per questo esserlo intenzionalmente. Ma veniamo ai fatti. Ghilò è un quartiere di Gerusalemme, è comprensibile che non lo sappia, ma visto che nella sua rubrica sul GIORNALE lei affronta i temi più svariati, da tuttologo,appunto, sarebbe bene che lei tralasciasse quelli che non conosce. Il conflitto israelo-palestinese è questione troppo seria per ridurla a una battuta. Lei ha citato l'Onu, che peraltro non riconosce nemmeno Gerusalemme come capitale dello stato ebraico < date le diverse posizioni poltiche in campo>, un criterio che, se venisse seguito in tutti gli stati nei quali esistono conflitti, non avremmo più una cartina geografica da poter consultare. Ma lasciamo stare Ghilò, se paragoniamo le altre sue affermazioni su Fiamma Niernstein, che non ha certo bisogno di essere difesa da noi. Ma alcune osservazioni vogliamo esprimerle. Intanto lo stupore per il livore con il quale si rivolge a un deputato della Repubblica italiana, accusandola di rappresentare più Israele che il nostro paese. Lei sa sicuramente che Nirenstein è da più di 15 anni corrispondente da Gerusalemme, paese che conosce meglio e più di qualunque altro giornalista, ma che è nata a Firenze, risiede a Roma, ed è cittadina italiana. Lei si è risentito del paragone con i tempi del fascismo quando gli ebrei venivano accusati di doppia fedeltà, ma in sostanza è la stessa operazione che ha fatto lei con le sue accuse. Se ci riflette non potrà non convenirne. Se poi aggiungiamo che negli ultimi mesi lei ha preso di mira Nirenstein due volte in prima pagina sul GIORNALE e una sul RIFORMISTA, ne converrà che uno possa ragionevolmente chiedersi cos'è che la spinge a tanto livore. Lei non contesta quello che Nirenstein scrive, ma l'attacca su motivazioni ideologiche. Le sembra compatibile con il suo essere (pensiamo) liberale e democratico ? Per non parlare del luogo che ha scelto, lo stesso giornale sul quale anche Nirenstein scrive, il fatto di non volerle rispondere ci è sembrato un gesto di grande eleganza, del tutto all'opposto del suo. Ci fa piacere sapere che il suo direttore le lascia la massima libertà, ci mancherebbe. Ma questo non dovrebbe includere la libertà di raccontare in parte bugie,in parte insulti. Da buon tuttologo, non dovrebbero mancarle altri argomenti. Per concludere, la inviteremmo ad occuparsi in modo serio e approfondito della questione mediorientale, visto che, da come ci dice, non è proprio all'apice dei suoi interessi. Chissà, forse scoprirà delle verità che non conosce ancora, e che potrebbero persino toglierle un po' di sonno.

Distinti saluti, IC redazione

Chi vuole informarsi sulle polemiche precedenti, clicchi in HP sopra la testata < cerca nel sito>


http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT