Questa sera, in Israele, domani nella diaspora, ha fine la settimana di Pesach ed esplode la festa di Mimouna, tradizionale e gioiosa celebrazione di origine ebreo-marocchina che segna la fine del divieto di mangiare hametz e l'inizio della primavera.
Si aprono le porte di casa, si mettono a disposizione di chiunque tavolate di dolciumi, ogni tipo di delicatezze, leccornie e tanta allegria, musica e balli.
La sera del Seder quasi tutti in Israele hanno lasciato due posti liberi alle tavole imbandite, uno per il profeta Elia e uno per i nostri soldati rapiti e scomparsi nel buio tunnel della barbarie araba. Alla fine della cena e della Hagada', la storia della Liberazione dalla schiavitu', il grido che, per disperazione, abbiamo ripetuto per 2000 anni, e che oggi continua per tradizione ( e forse per scaramanzia)
"L'anno prossimo a Gerusalemme".
Finita la schiavitu', liberta', liberta' per il popolo ebraico, i soldati del Faraone ci inseguono ma le onde del Mar Rosso si chiudono su di loro.
Liberi!
Non avevamo altro che un sogno, il sogno di Israele.
Liberi!
Oggi abbiamo Israele e ce lo vogliono togliere.
Liberi!
Oggi abbiamo un esercito glorioso che ci difende.
Liberi!
Oggi abbiamo ancora tanto odio da combattere.
Ma come fanno a odiare tanto? Non esiste una sola parte del mondo in cui non si urlino insulti contro Israele.
Carter , il peggior presidente nocciolina americano, quello che ci accusa di apartheid e che guadagna fior di soldoni col libro antisemita che ha scritto, e' andato da Meshal, capo dei terroristi di hamas.
E' andato, contro il parere di tutti, perche' lui, l'angioletto vuole che facciamo la pace ed e' ritornato esultante perche' il capomafia palestinese, residente a Damasco, gli ha risposto:
" Ma certo, se Iraele si ritira entro i confini pre 67, rinuncia a Giudea, Samaria, Gerusalemme, Golan e magari anche a qualcosaltro, tipo difesa e sicurezza, io che sono un capomafia generoso concedo allo stato sionista 10 anni di TREGUA".
Mannaggia, come'e' buono lei, mister Meshal.
E fra 10 anni, quando praticamente Israele sara' relegato dentro pochi kilometri quadrati, e voi vi sarete armati fino ai denti, magari anche con armi nucleari, cosa faremo? Ci mettiamo a giocare a moscacieca cosi' ci gettate in mare con minor fatica?
Bastasse nocciolina Carter ! Lui e' solo uno dei tanti nostri odiatori.
Abbiamo anche un'ebrea, premio nobel per la letteratura, Nadine Gordimer, sudafricana, comunista, candidata al Premio Israele...perche' Israele premia persino i propri nemici se no come farebbe ad essere cosi' naive e autolesionista....una ottantaquattrenne che odia Israele e che e' sprofondata nel dilemma: vado , non vado, accetto o non accetto il premio prestigioso da quel paesaccio schifoso ?
Un'altra ebrea antisemita americana( gli ebrei antisemiti non mancano mai, si autofecondano), Susan Sontag, aveva ricevuto il premio Israele nel 2001 e all'epoca la comunistissima Gordimer l'aveva invitata a non andare a ritirarlo in spregio al paese fascista che osa difendersi dai loro adorati palestinesi.
La Sontag, invece aveva ceduto alla propria superbia , ed era andata a Gerusalemme, ahi ahi ahi, Gerusalemme Capitale di Israele ahi ahi ahi che tradimento per i suoi protetti, a ritirare premio e onori.
Io glieli avrei sventolati sotto il naso e poi le avrei detto "Ci abbiamo ripensato, Sontag, ci odi troppo per meritarti questo. Pussa via!".
Sarebbe stata una scentta con i fiocchi, di quelle che ti rappacificano col mondo intero.
Nadine Gordimer, ebrea, comunista, antisemita ha detto in un'intervista di aver ricevuto centinaia di email che la invitano a non andare a Gerusalemme e a rifiutare sprezzantemente il premio.
Primi fra tutti Hilary e Steven Rose, la britannica coppia maledetta e malefica, leader del boicottaggio culturale contro Israele, che addirittura la implorano di non farsi complice della politica razzista israeliana..
Nadine Gordimer ci deve pensare, superfluo dire che spererei per lei la stessa scenetta sognata per la Sonntag.
Ma come fanno a odiare tanto e con tanta costanza, senza mai perdere un colpo?
Come fanno?? Non si stancano?
In Italia qualche decerebrato criminale ha di nuovo contestato la Brigata Ebraica, durante le celebrazioni del 25 aprile.
Sbeffeggiato il ricordo dei 5000 ebrei sionisti venuti a liberare l'Italia dal nazifascismo e insultata la loro bandiera.
Partigiani ebrei insultati e minacciati da un paio di comunisti senza anima, cervello, cuore e anche senza vergogna.
Direte, ma dai, solo pochi idioti ideologizizzati.
Si ma sempre pochi di troppo.
E cosa succede a Torino, alla viglia dell'inaugurazione della Fiera del Libro, ospite d'onore Israele?
Ehhh, a Torino si affilano le unghie, i soliti decerebrati criminali si preparano a boicottare Israele e la cultura israeliana, si preparano con manifestazioni di odio, picchetti con bandiere palestinesi, cartelloni in cui si fa sempre il paragone sionismo = nazismo.
Maledetti maledetti maledetti.
L'odio che hanno, anziche' soffocarli, li rigenera, La lista e' lunga ma non completa e credo che aumentera' perche' l'odio gli da forza, l'odio li fa vivere, l'odio contro l'ebreo sotto ogni forma, sia di uomo singolo che di Nazione:
Action, ASP
Associazione Svizzera Palestina, Associazione Casa della Pace (Roma),
Associazione di amicizia Italia- palestina (Firenze), Associazione di
amicizia Sardegna-Palestina, Associazione Ghassan Kanafani -- LUCCA,
Associazione I Mediterranei (Milano), Associazione Michele Mancino
(Roma), Associazione politico-culturale L?altra Lombardia - SU LA TESTA,
Associazione Wael Zwaiter, Associazione Zaatar -- GENOVA, Carc, Cecina
Social Forum, Centro di Iniziativa Popolare (Roma), Centro occupato
autogestito Transiti (Milano), Centro popolare occupato La Fucina (Sesto
S. Giovanni), Centro Sociale Vittoria (Milano), Che fare? Redazione di
Salerno, Circolo Arci Agorà (Pisa), Collettivo 20 luglio (Scienze
Politiche Università di Palermo), Collettivo internazionalista di
Napoli, Collettivo Orientale di Napoli, Comitato Ricordare la Nakba
(Torino), Comitato di solidarietà con il popolo palestinese (Torino),
Comitato di solidarietà internazionalista Dino Frisullo, Comitato di
sostegno alla resistenza palestinese (Versilia), Comitato Palestina
Bologna, Comitato Palestina nel cuore (Roma), Comitato promotore per il
boicottaggio (Torino), Comunità Araba (Napoli), Comunità palestinese di
Roma e del Lazio, Confederazione Cobas, Comitato di solidarietà con
l'intifada -- Palermo, Coordinamento per l'unità dei comunisti,
Coordinamento toscano di solidarietà con la Palestina, Corrispondenze
metropolitane, (Roma), Forum Palestina, Gruppo di sostegno al popolo
palestinese (Massa e Carrara), Infopal (redazione), International
Solidarity Movement (Italia), Libreria Gramigna (Catania), Lotta e unità
per l'organizzazione proletaria, Militanz CdP (Napoli), Nuovi partigiani
della Pace (Torino), Partito Comunista dei Lavoratori, Partito dei
Comunisti italiani, Progetto "La Sicilia con la Palestina", redazione de
"L'Ernesto", redazione di "Resistenze.org", redazione di Salento "Che
fare?", Rete dei Comunisti, rete nazionale Disarmiamoli!, rete No War --
Roma e Lazio, Salaam, ragazzi dell'Olivo (Trieste), Spazio Antagonista
Newroz (Pisa) Unione Democratica Arabo Palestinese (Italia), ...
Impressionante, decisamente.
I soldatacci del Faraone ci inseguono ancora per sterminarci ma noi siamo qui ormai!
Noi siamo in Israele, liberi, dinamici e, nonostante le tragedie che ci colpiscono e il continuo stato di guerra, siamo anche pieni di gioia di vivere.
Siamo liberi in Israele, abbiamo creato una Nazione dal niente, abbiamo creato una Casa per il Popolo Ebraico, una Casa bellissima, piena di verde e di fiori, di cervelli, di cultura, di Sapere, di giovani meravigliosi e felici.
Liberi in Israele e prima o poi le acque del Mar Rosso si chiuderanno ancora una volta sui nostri odiatori.
La storia insegna, comunisti dei miei stivali: tutti quelli che hanno voluto il nostro male si sono estinti miseramente e noi siamo ancora qui.
Liberi in Israele, pronti a festeggiare i primi 60 anni del nostro Paese, i primi 60 anni dell'era moderna, con 5000 anni di storia negli occhi dei nostri figli che , forti del nostro passato, guardano al futuro, con vigore, forza d'animo e speranza.
Pesach, la Festa della Liberta', e' finita.
Si mangi, si balli, e si canti!
E chi ci odia si soffochi col suo stesso veleno.