La "potente comunità ebraica" manda McCain in Israele Giulio Borrelli dà un'immagine distorta della della democrazia americana
Testata: TG 1 Data: 10 marzo 2008 Pagina: 1 Autore: Giulio Borrelli Titolo: «Servizio sulle elezioni americane»
Durante ilTG 1 delle 20 del 10 marzo 2008, Giulio Borrelli ha presentato l'imminente viaggio in Israele del candidato presidenziale John McCain come volto a soddisfare la "potente comunità ebraica americana".
Negli Stati Uniti agiscono, alla luce del sole, diverse lobby riconosciute. Tra di esse, vi è anche la lobby che promuove rapporti amichevoli con Israele, l'Aipac. Non vi è nulla di misterioso e di inquietante, e sentimenti filo-israeliani sono diffusi anche tra la popolazione americana non ebraica.
Esiste anche, di fatto, una lobby arabo-islamica, molto influente nelle unversità.
A questo quadro del tutto normale della vita di una grande democrazia, Borrelli sostituisce un ritratto completamente falso di un paese nel quale i canddati alla presidenza devono passare l'esame di una e una sola ? "potente comunità".
In realtà, McCain, come i candidati democratici alle primarie, dovrà per forza cercare il consenso di diverse comunità etniche, degli italiani, come degli ispanici, dei cinesi come dei wasp. E di svariati gruppi di interesse e di pressione che non hanno nessuna base etnica, dalla Camera di commercio degli Stati Uniti all'Associazione dei medici.
Inoltre, come i candidati democratici, ha le sue convinzioni. Nello specifico, risulta che abbia sempre sostenuto Israele, in quanto democrazia e in quanto alleato degli Stati Uniti.
Il potere misterioso degli ebrei non c'entra: è solo la democrazia.
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