Di seguito, una lettera aperta di Federico Steinhaus a Sergio Romano, a proposito della risposta di Sergio Romano a un lettore, pubblicata dal Corriere della Sera e visibile su Informazione Corretta a questo link:
http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=23102
Egregio dottor Romano,
Ho letto con interesse, domenica 13 gennaio, la Sua opinione a proposito del quesito posto da un lettore sul tema di quale differenza vi sia fra terroristi e patrioti e condivido il Suo punto di vista quando fa riferimento alla relatività del giudizio. Condivido meno, invece, l’opinione che anche il fattore quantitativo sia determinante nel giudicare se un gruppo sia ispirato da ideali patriottici o da violenza terroristica.
Mi ha stupito invece l’assenza di qualsiasi valutazione dei valori in campo: anche un gruppo minuscolo e poco rappresentativo del sostegno popolare può essere dalla "parte giusta" ed un gruppo sostenuto da molti può trovarsi a difendere una "causa sbagliata".
Ugualmente mi ha sorpreso l’assenza, nel Suo giudizio, dell’elemento che quasi tutti gli analisti giudicano essenziale nel tentare una distinzione "oggettiva" fra lotta di liberazione e terrorismo: causare la morte prevedibile, o peggio deliberata, di innocenti – in genere sono considerati tali i civili – è lo spartiacque morale che non può essere omesso.
Questa Sua omissione, che non posso valutare come involontaria, costituisce anche la spiegazione naturale e logica dell’altro Suo giudizio secondo il quale Hamas e Hezbollah "non" sono organizzazioni terroristiche.
Già il fatto che Lei scriva che Israele, da solo, li giudichi tali è illuminante per mettere a fuoco il Suo pregiudizio di fondo, tante volte emerso. Queste sono organizzazioni terroristiche anche secondo il giudizio ufficiale di consessi internazionali e di molte nazioni civilissime e di alte tradizioni democratiche. Del resto come si potrebbero classificare come patriottiche organizzazioni che perseguono il fine esplicito di annientare uno stato, non solo riconosciuto ma addirittura creato dall’ONU, ed usano come strumento di lotta l’uccisione in massa di civili?
Federico Steinhaus
Per inviare una e-mail alla redazione del Corriere della Sera cliccare sul primo link sottostante