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Corriere della Sera - Informazione Corretta Rassegna Stampa
18.12.2007 7,4 miliardi di dollari all'Autorità palestinese
la cronaca di Alessandra Coppola e il commento di Deborah Fait

Testata:Corriere della Sera - Informazione Corretta
Autore: Alessandra Coppola - Deborah Fait
Titolo: «Cifra record per i palestinesi 7,4 miliardi di dollari di aiuti - Pancia mia fatti capanna»
Dal CORRIERE della SERA del 18 dicembre 2007 (pagina 13), la cronaca di Alessandra Coppola sulla conferenza di Parigi.
L'articolo riporta senza commenti le pretese palestinesi, avanzate senza far cenno a garanzie sulla sicurezza, di rimozione delle restrizioni poste dagli israeliani in Cisgiordania e ai confini di Gaza.
Ma, d'altro canto, si segnala anche per un passaggio rivelatore:
"  «Questi miliardi serviranno all'Autorità palestinese solo per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici — accusa da Nablus Abdel Sattar Qassem, docente di Scienze Politiche all'Università An Najah —: non si trasformeranno in investimenti per dare lavoro ai migliaia di palestinesi disoccupati o per elevare la produzione. Tutto qui: 170.000 impieghi statali e il foraggiamento della nostra dipendenza». Il professore ce l'ha con la propria classe dirigente, ma pure con i donatori: «Per farci del bene dovrebbero smetterla di nutrici: dobbiamo imparare a nutrirci da soli»."

Ecco il testo completo:

Tanti soldi, 7,4 miliardi di dollari, più di 5 miliardi di euro, più di quanto il presidente Abu Mazen avesse chiesto. Non basteranno.
Lo dice il primo ministro Salam Fayyad: lo sforzo dei Paesi donatori riuniti ieri a Parigi è enorme (108 milioni di euro dall'Italia, 450 sbloccati dal-l'Ue), il segnale della «fiducia» nell'Autorità palestinese guidata da Al Fatah contro gli islamici radicali di Hamas (che gridano alla «cospirazione pericolosa »). Il definitivo via libera internazionale alla costruzione di uno Stato così come stabilito alla Conferenza di Annapolis. Ma «non è sufficiente»: «Non sarà possibile per la nostra economia passare a una crescita sostenuta senza la rimozione delle restrizioni e la fine dell'assedio a Gaza».
Lo dicono i palestinesi e lo prevedono alla Banca mondia-le: «Anche con il finanziamento completo, senza allentamento nel regime di chiusura, il tasso di crescita sarà negativo: meno 2% annuo». Lo denunciano pure Croce Rossa e grandi Ong come Oxfam: «I soldi extra aiuteranno ben poco se non si fa pressione su Israele perché alleggerisca il blocco ai movimenti di uomini e merci ».
Non è la prospettiva del grande piano di sviluppo 2008-2010 annunciata dai palestinesi all'apertura della Conferenza. Piuttosto, l'obiettivo minimo: evitare la «catastrofe», diceva Abu Mazen; «l'ultima speranza per scongiurare la bancarotta», notava il segretario di Stato Usa Condoleezza Rice.
Soldi per puntellare l'Anp. Nei Territori palestinesi in molti non la considerano «una vittoria dello Stato palestinese», come l'ha definita il ministro degli Esteri francese Kouchner. «Questi miliardi serviranno all'Autorità palestinese solo per pagare gli stipendi dei dipendenti pubblici — accusa da Nablus Abdel Sattar Qassem, docente di Scienze Politiche all'Università An Najah —: non si trasformeranno in investimenti per dare lavoro ai migliaia di palestinesi disoccupati o per elevare la produzione. Tutto qui: 170.000 impieghi statali e il foraggiamento della nostra dipendenza». Il professore ce l'ha con la propria classe dirigente, ma pure con i donatori: «Per farci del bene dovrebbero smetterla di nutrici: dobbiamo imparare a nutrirci da soli».
Scenario più fosco per Gaza, ora totalmente isolata: arrivano (razionati e insufficienti) solo cibo e medicine. «Gli Usa, Israele, l'Anp non faranno filtrare nella Striscia neanche un penny» aggiunge il professore. Pure gli stipendi pubblici in casi di sospetta collusione con Hamas non sono più erogati. Per gli abitanti, 1,4 milioni, in «condizioni terribili» ha lanciato un appello il segretario generale Onu Ban Ki-moon.

Di seguito, il commento di Deborah Fait per Informazione Corretta:

Dunque, pensavano di dargli 5.6 miliardi di dollari e invece hanno raccolto 7.4 miliardi, tantini ma sempre 3 miliardi di meno di quanto ricevuto da Arafat nel 1993, ben 10 miliardi di verdoni!
Vediamo un po', con quei 10 miliardi, in 7 anni, i palestinesi non sono stati in grado di costruire nemmeno un pollaio per le galline, non  hanno saputo neppure asfaltare un paio di  strade o riparare le fognature costruite da Israele negli anni dell'occupazione e da loro spaccate a martellate perche' la loro  cacca  andasse tutta a inquinare il mare della Striscia di Gaza.
Con quei 10 miliardi di dollari non hanno saputo creare un solo posto di lavoro, fedeli al loro credo che lavorare stanca e che e' molto meglio farsi mantenere.
Con quei 10 miliardi pero' hanno costruito villone holliwoodiane per i capetti mafiosi, hanno aperto conti in banca in tutto il mondo, hanno permesso alla moglie di Arafat di condurre una vita principesca a Parigi e hanno comprato armi, tante armi, navi intere piene di armi, hanno convinto migliaia di giovani a diventare bombe umane sovvenzionando le loro famiglie, hanno adibito le ambulanze della Mezzalunarossa a "padroncini" porta armi e a "navette" per terroristi.
Hanno speso milioni di dollari per la propaganda che, grazie a loro e alla loro infernale capacita' di mentire,  fa di Israele il paese piu' odiato del mondo.
Con quei 10 miliardi e a tutti quelli ricevuti in seguito, hanno  trasformato Israele in un campo di battaglia in cui i loro terroristi hanno potuto esprimere il meglio della loro demoniaca cultura della morte e soddisfare la voglia di sangue di chi li armava e li mandava a farsi esplodere in mezzo a noi.
Bene , adesso con 7.4 miliardi di dollari distribuiti a casaccio, dove vanno vanno, chi se ne frega, l'importante e' che alla fine diano problemi a Israele, potranno armarsi di piu' e meglio, potranno addestrare altri terroristi, potranno anche dare una mano a hamas per rendere piu' potenti i loro missili in modo da colpire Israele  nel profondo.
Perfetto. non mi aspettavo niente di meglio da Parigi, dopo la schifezza di Annapolis  che ha visto un drammatico voltafaccia americano nei confronti di Israele.
In quei giorni girava una vignetta in Israele: il Ku Klux Klan che urlava davanti a un ristorante "vietato l'ingresso agli ebrei e ai negri", poi dopo il discorso della Rice, i cartelli portavano solo lo slogan "vietato l'ingresso agli ebrei".
Una cosa mi ha strappato una grande risata, amara, nel leggere l'elenco di chi godra' di tanto ben di Dio: 115 milioni di dollari verranno assegnati all'UNRWA.
Ma come , disgraziati, ma come, l'UNRWA e' l'organizzazione che , insieme ad Arafat, si e' letteralmente bevuta i soldi ricevuti negli anni, e' l'organizzazione che ha costretto, insieme ad Arafat, i palestinesi a stare rinchiusi nei campi per usarli come propaganda antiisraeliana e come bombe umane ad orologeria!
Ma come, disgraziatissimi! L'UNRWA e' un pozzo nero di corruzione, di aiuti al terrorismo, di impiegati nullafacenti usati solo per aprire le porte a terroristi in fuga e voi, donatori del cavolo, gli date altri milioni di dollari!
Certo, pancia mia fatti capanna! Stanno gia' facendo le capriole , soldi soldi soldi soldi soldi, hanno ancora una volta turlupinato il mondo!
Ho letto che l'Italia finanziera' la giustizia, la sanita' e l'istruzione palestinese. Alloooora, siamo a posto! Non vedremo piu' soltanto bambini palestinesi sognare islamicamente paradisi di giochi  e dolciumi per piccoli martiri assassini, vedremo anche tanti presepi natalizi  con Giuseppe-Arafat e Maria-Suha in adorazione del piccolo Gesu-Mohamed al Durra adagiato in una mangiatoia.
Hanno vinto i palestinesi, ha vinto il terrorismo, ha vinto l'arroganza, ha vinto la propaganda, ha vinto la disonesta', ha vinto l'ipocrisia, ha vinto l'odio, ha vinto la paura.
Israele ha perso.
Avete sentito parlare a Parigi, e prima ad Annapolis, di Sderot?
Avete sentito parlare di Gilad Shalit?
Qualcuno si ricorda di Eldad e Udi?
I Paesi donatori, firmando quell'assegno hanno firmato la fine di Israele perche' non avremo mai piu' pace.
Che Dio li perdoni, io certamente no!

lettere@corriere.it
http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90

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