"Il suo anno d’oro è stato il 1940, quando le sue armate invasero la Danimarca, la Norvegia, il Lussemburgo, l’Olanda ed il Belgio e sconfissero la Francia...Alla metà del 1942 il suo paese controllava la maggior parte dell’Europa....Rifiutò di arrendersi e continuò a combattere ancora per due anni, la sua amara fine venne nella primavera del 1945 quando si tolse la vita....Chi era?"
La domanda, lanciata dalla Radio della Palestina il 27 novembre scorso, prevedeva un premio al vincitore di 600 Shekel (poco più di 100 €, una bella cifra se commisurata agli stipendi del posto). Questo concorso era già stato lanciato durante il Ramadan ed è stato ripetuto appunto pochi giorni or sono. E nel testo del concorso si esaltavano la lotta del protagonista contro la povertà e la disoccupazione
Ovviamente la risposta esatta alla domanda era "Adolf Hitler".
Della Shoah, delle tragedie causate dalla sua ferocia e dalla guerra da lui scatenata per sete di potere non vi si faceva parola, come è tradizione dato che anche i testi scolastici della Palestina tacciono al riguardo. Del resto "Hitler" è un nome proprio che non pochi genitori danno al neonato maschio, da quelle parti.
L’amore fortemente ricambiato di Hitler per i palestinesi fa parte degli insegnamenti e della letteratura saggistica della Palestina, esposto in una chiave positiva ed il "Mein Kampf" figura tra i bestseller.
E’ proprio vero che la Palestina non cessa di stupire a causa dell’imperterrita ed ossessiva ripetitività dei suoi schemi politici e culturali. Ed è così che il giorno dopo la conferenza di Annapolis un clip informativo prodotto dall’Ufficio centrale di statistica dell’Autorità Palestinese (non di Hamas!) per la televisione mostrava una mappa della regione in cui Israele era contraddistinto dai colori della bandiera palestinese, senza alcuna altra indicazione. Come prova con ampia documentazione il sito PMW si confermava così, anche dopo le promesse di pace fatte da Abbas ad Olmert in quel di Annapolis, quanto è divenuto una icona sistematica dell’informazione, dell’insegnamento, dei programmi televisivi, dei nomi di strade e scuole: Israele non ha diritto ad esistere e sparirà.