David Irving, ovvero dalla prigione autriaca al palcoscenico dell'Università di Oxford. Che ci fosse un virus razzista nelle accademie inglesi non era una novità. Qui non si tratta di libertà di opinione, negare la Shoah non è un'opinione, ma una menzogna- Si può discutere se il carcere sia la misura approppriata per un negazionista, ma l'invito di Oxford ci sembra decisamente troppo. E' vero che è stato invitato insieme ad altri due delinquenti, ma continuiamo a pensare che non ci siano le regioni per fornire un microfono e una platea alle sue miserabili invenzioni. REPUBBLICA di oggi, 13/10/2007, a pag.18, con il titolo " Oxford invita David Irving " pubblica questa breve.
LONDRA - La Oxford Union, antico e blasonato club di studenti che organizza dibattiti e incontri culturali, ha annunciato ieri di avere avvicinato lo storico negazionista dell´Olocausto David Irving, il presidente della Bielorussia Aleksandr Lukashenko (considerato l´ultimo dittatore rimasto nel continente europeo) e Nick Griffin, segretario del British National Party, partito xenofobo e razzista di estrema destra, chiedendo loro di parlare nei prossimi dibattiti in calendario all´università britannica di Oxford. L´annuncio ha sollevato un coro di proteste, tra le quali quella della Oxford Jewish Society, gli studenti ebrei. "Permettere a Irving di parlare sarebbe una macchia nera nella storia di Oxford", dice il suo presidente Daniel Bloch. Il ministero degli Esteri britannico ha già reso noto che, in virtù delle restrizioni imposte a Lukashenko dall´Unione Europea, bloccherebbe l´ingresso del presidente bielorusso nel Regno Unito. Irving e Griffin si sono già detti pronti a partecipare.
Per inviare a Repubblica la propria opinione, cliccare sulla e-mail sottostante.