L'alieno che si era annidato dentro il suo corpo e' morto, Signora, finalmente non c'e' piu', finalmente ha cessato di farle del male ma non lui ha vinto.
La vittoria e' Sua, Signora, perche' Lei vive, Lei vivra' nel cuore e nella mente di tutti, amata, ammirata, onorata dagli amici, odiata in silenzio dagli ipocriti che oggi scrivono di Lei, odiata apertamente da coloro che i Suoi scritti hanno portato allo scoperto, criminali violenti nemici del Bene, della Vita e della Civilta'.
In questa lettera non posso chiamarla Oriana e darle del tu come in passato, devo chiamarla Signora con la esse maiuscola e darle del Lei con tutto il rispetto che si deve alla Persona eccezionale che e' stata, al Suo coraggio, al Suo dolore e alla Sua "sfacciata" sincerita'.
Coraggio e sincerita' che hanno scandalizzato gli ipocriti, sepolcri imbiancati, quelli che oggi scrivono di "Oriana, grande scrittrice e giornalista".
Coraggio e sincerita' che hanno fatto esplodere il mondo islamico contro di Lei, testimone di una inconfutabile e spaventosa verita'.
Coraggio e sincerita' che hanno deliziato coloro che l'amavano e credevano alla verita' delle Sue parole, che condividevano la Sua rabbia e che vivevano dolorosamente il Suo e nostro orgoglio calpestato da tanti, dai piu'.
Oggi, Signora, giornali e televisioni sono piene di necrologi che io non voglio leggere per evitare la nausea e la rabbia.
Quando ho saputo della Sua morte, Signora, stavo uscendo dall'ospedale, a casa non ho acceso il computer, non ho voluto leggere nemmeno una riga che parlasse di Lei.
Voglio essere qui, sola con Lei e i sentimenti che provo senza farmi contaminare dalle lacrime di coccodrillo dei tanti che l'hanno offesa, schernita, criminalizzata, condannata.
Voglio dirle che, dopo aver letto i Suoi ultimi libri, il mondo occidentale fa forse meno schifo perche' qualcuno si e' svegliato. Forse qualcuno, dormiente, ha capito e molti, moltissimi Le danno ragione anche se molti, moltissimi non hanno il coraggio per dirlo apertamente e chi ha coraggio non ha forza perche' in minoranza.
La Sua voce, Signora, la sua voce roca, fortissima e piena di rabbioso dolore, ha scosso molte coscienze ma se qualcuno non avra' il coraggio di amplificarla e di trasformarla in politica allora saremo perduti.
Purtroppo la mediocrita' e' sempre in maggioranza e, tra vigliacchi, invasati e ipocriti, il mondo e' nelle loro mani per portarci tutti verso la fine della civilta' occidentale incontro a Shaarie varie, come proposto dall'Olanda, gole tagliate e teste mozzate, crocefissi scagliati dalla finestra, ebrei malmenati e uccisi, il tutto accompagnato dallo sventolio delle bandiere dell'islam e della "pace", incrociate e grondanti sangue.
Signora, Firenza, la Sua citta' tanto amata, le ha negato il Fiorino d'oro, riconoscimento ai fiorentini che hanno fatto grande il nome di Firenze.
Glielo ha negato chi vuole distruggere la Bellezza, la Civilta', l'Arte per rendere Piazza della Signoria un immondezzaio. Glielo hanno negato quelli che la chiamavano razzista perche' scriveva la verita'. Quelli, loro si abominevoli razzisti ma soprattutto stupidi idioti ,che volevano trasformare un diamante in un pezzo di vetro di bottiglia in nome della '"vicinanza tra i popoli" .
Vergogna a Firenze!
Quando e' stata proposta la sua candidatura a Senatrice della Repubblica gli ipocriti sepolcri imbiancati e i portatori di odio si sono ribellati e a gran voce hanno istericamente gridato NO.
Vergogna all'Italia.
La saluto Signora, La saluto Oriana, con tutto il rispetto e l'amore che si devono a una persona come lei che ha combattuto non solo l'alieno che le distruggeva il corpo ma tutti gli altri alieni che volevano distruggere, senza riuscirci, la Sua anima.
Loro sono spazzatura, Signora, e, anche se vivi, sono morti per la storia.
Lei e' viva, Signora e sara' sempre ricordata tra i Grandi.
Una Grande Fiorentina alla faccia di molti suoi concittadini disonorati e disonorevoli. Una Grande Italiana alla faccia di tutti gli isterici che l'hanno insultata.
Una Grande Eccezionale Persona alla faccia dei mediocri vigliacchi che urlavano contro di Lei nelle piazze e davanti ai tribunali che volevano "giudicarla" e, possibilmente anche "giustiziarla".
La ringrazio Signora, per quello che e' stata, per quello che e' e sempre sara' nel cuore di chi ama la Liberta'.
Non le dico -addio- ma Ciao Signora, Ciao Oriana e Grazie.
Deborah Fait