Le Monde condannato per editoriale antisemita, i docenti universitari britannici sospendono il boicottaggio antiisraeliano combattere l'antisemitismo è possibile
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «Le Monde condannato per editoriale antisemita, i docenti universitari britannici sospendono il boicottaggio antiisraeliano»
Il direttore di Le Monde, Jean Marie Colombani e i tre firmatari di un editoriale intitolato "Israele-Palestina, il cancro", Edgar Morin, Danièlle Sallenave e Samy Naïr sono stati condannati per diffamazione razziale dalla corte d’appello di Versails, il 26 maggio 2005. Dovranno versare un euro all’Associazione Francia – Israele e all’associazione Avvocati senza frontiere, che avevano intentato la causa, e 6.000 euro di spese processuali.
Due, in particolare, i passaggi dell’articolo che hanno motivato la sentenza. Il primo deplora che "una nazione di fuggiaschi, generata dal popolo per più lungo tempo perseguitato nella storia dell’umanità, avendo subito le peggiori umiliazioni e il peggiore disprezzo, sia capace di trasformarsi in due generazioni in un popolo dominatore e sicuro di sé". Il secondo passaggio recita: "gli ebrei d’Israele, discendenti delle vittime di un apartheid chiamato ghetto, ghettizzano i Palestinesi, gli ebrei che furono vittime di un ordine spietato impongono il loro ordine spietato ai palestinesi". La Corte d’appello rimprovera al "Monde" di aver imputato " alla totalità degli ebrei d’Israele il fatto preciso di umiliare i palestinesi e di trarne soddisfazione" e di aver imputato agli ebrei nella loro totalità, anche al di là dei soli ebrei d’Israele, la persecuzione del palestinesi".
Sempre il 26 maggio l'Associazione Britannica dei Docenti Universitari ha deciso di annullare il boicottaggio delle Università di Haifa e Bar Ilan. La decisione è stata accolta come "giusta" da Luciana Berger, portavoce dell'Unione degli Studenti Ebrei. La Berger ha comunque sottolineato la gravità della precedente decisione. Anche Andr Oboler dell'Unione Studenti Ebrei (UJS) ha avvertito che non si può considerare il cambiamento di posizione dell'AUT (Unione Docenti Inglesi) una vittoria definitiva, e che il problema è ancora attuale.