Il pacifismo equivoco in Europa Il Secolo pubblica lo Spiegel. Bene.
Testata: Il Secolo XIX Data: 23 novembre 2003 Pagina: 9 Autore: Henryk M. Broder Titolo: «titolo?»
In un articolo di fondo di Henryk M. Broder, editorialista di Der Spiegel (traduzione di Alberto Noceti), si mettono finalmente in luce le ombre del pacifismo militante filopalestinese, piaga di un'Europa i cui cittadini spesso assumono posizioni equivoche quando si tratta di difendere il diritto di Israele a difendersi.Bene ha fatto il quotidiano genovese a tradurlo e pubblicarlo. A tutt'oggi il movimento pacifista, nonostante la sua nota durezza e intransigenza nei confronti della violenza, non ha condannato il terrorismo di Hammas e della Jihad. E neppure si è rivolto ai terroristi chiedendo di smetterla con la violenza e di scegliere la strada del negoziato. Esso si mobilita contro la "escalation della violenza" soltanto se questa viene portata avanti da Israele. Ai pacifisti indefessi non passa minimamente per la testa di organizzare una piccola manifestazione a favore del nuovo premier palestinese che si è detto contrario agli attentati terroristici e al quale sicuramente gioverebbe un po' di appoggio. Invece torneranno ad avvolgersi nei foulard palestinesi e a sventolare bandiere con la scritta Pace e scenderanno in piazza soltanto quando gli americani cacceranno un despota dal suo palazzo o gli israeliani entreranno a Jenin per commettere un "genocidio". A quel punto manifestare per la pace e contro la violenza sarà nuovamente divertente. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a inviare la propria opinione alla redazione de Il Secolo XIX. cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.