Su Avvenire del 30 dicembre Maurizio Blondet giustificando con una sorta di apologia biblica il terrorismo arabo contro Israele scrive: "Israele rivuole quella roccia (il Monte del Tempio) il solo luogo al mondo dove può compiere validamente il rito che la giustificava, i figli di Ismaele che la possiedono la difendono con tutto il corpo". In realtà, ma questo Blondet non lo scrive, Israele era pronto a raggiungere, durante il summit di Camp David, un compromesso con i palestinesi sui luoghi santi di Gerusalemme assegnando a loro il controllo delle due Moschee di Gerusalemme ma i palestinesi hanno avanzato due pretese completamente assurde e avusle dalla realtà come il controllo del Muro Occidentale (il Kotel Maaravi) il luogo più sacro dell'Ebraismo e il cosiddetto "diritto al ritorno in massa" di tutti i profughi palestinesi (diventati oggi dopo trentanni di confino nei campi profughi,senza nessuna azione di inserimento sociale,oltre quattro milioni) in territori israeliano. Ad uno come Blondet che arriva addirittura a giustificare il terrorismo arabo contro Israele (da quello dei feddayn a quello dei Kamikaze di Hamas) con delle motivazioni religiose bibliche (che peraltro Blondet interpreta male) non si pùo che consigliare di leggere meglio la Bibbia e ai nostri lettori l'invito ad inviare a "Avvenire" le loro opinioni in merito.