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Avvenire Rassegna Stampa
26.02.2002 27/2/02 3 SCORRETTINI
Motta non scrive una sola riga sul terrorismo palestinese

Testata: Avvenire
Data: 26 febbraio 2002
Pagina: 1
Autore: Graziano Motta
Titolo: «Medio Oriente senza tregua»

Su Avvenire del 26 febbraio a pag. 1 nell'articolo: "Medio Oriente senza tregua" Graziano Motta scrivendo degli ultimi drammatici eventi in Israele non trova altro di meglio che prendersela con l'attuale premier di Israele Ariel Sharon e la sua linea politica che definisce "intransigente".
Naturalmente Motta in pieno fervore mistico filopalestinese non scrive una sola riga sul terrorismo palestinese e i continui attentati sponsorizzati dall'Anp contro Israele.






Su Il Corriere della Sera del 26 febbraio a pag. 10 nell'articolo: "Raffica al check-point, Maysoun diventa madre e vedova" Olimpio scrive: "I check-point presidiati da soldati israeliani si attraversano, con grande rischio, a piedi......................................................... Di forche caudine come queste ce ne sono a dozzine in Cisgiordania come a Gaza".
Ovviamente Olimpio non scrive che le "forche caudine" sono una necessità per Israele al fine di evitare ulteriori infiltrazioni di terroristi palestinesi in territorio israeliano.
Olimpio poi definisce i check-point "imbuti disumani e crudeli".
Ma gli attentati dei terroristi palestinesi (con cui Arafat è connivente) non sono anch'essi disumani e crudeli? Questo Olimpio non lo scrive.
Olimpio poi arriva a sostenere che i militari israeliani hanno sparato intenzionalmente alla macchina che trasportava la palestinese partoriente Maysoun Hayek e in questa sparatoria suo marito ha perso la vita.
Ma ciò è falso dal momento che quello di Maysoun è stato un tragico incidente e che i soldati israeliani sono stati i primi a prestare le prime cure alla partoriente palestinese. Inoltre Olimpio non scrive una sola riga su un altro agguato che è costato la vita ad un'altra partoriente israeliana che è tuttora in gravi condizioni.
Ma forse le partorienti contano solo quando sono palestinesi.
Olimpio poi continua: "è il volere di Dio che ha spinto una ragazza di 15 anni ad aggredire con un pugnale un soldato".
No, non si è trattato di un aggressione ma di un vero e proprio attacco terroristico.


Su Il Sole 24 Ore del 26 febbraio a pag. 5 nell'articolo: "Dall'Arabia una speranza di pace" Ugo Tramballi scrive: "una palestinese di 15 anni armata di coltello si era buttata contro una pattuglia israeliana ad un posto di blocco. Prima di andare a suicidarsi, aveva lasciato una lettera definendosi "martire vivente" ".
Errore Tramballi, non si è trattato di un "martirio" ma di un gesto di vero e proprio terrorismo.



I lettori che volessero esprimere le loro impressioni su tale argomento possono scrivere ad Avvenire, Il Corriere della Sera, Il Sole24 Ore. Cliccando sul link sottostante si aprirà una mail pronta per essere compilata e spedita.


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