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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Avvenire Rassegna Stampa
13.03.2002 14/3/02 Differenze fra democrazia e dittatura
intervista ad un obiettore di coscienza israeliano.

Testata: Avvenire
Data: 13 marzo 2002
Pagina: 2
Autore: Emiliano Bos
Titolo: «Signor no, questa non è la mia guerra»
Su Avvenire a pag. 2 nell'articolo di Emiliano Bos "Signor no, questa non è la mia guerra" viene intervistato un obiettore di coscienza israeliano.
E' bene ricordare al giornalista che ha fatto questa intervista che dall'altra parte della barricata non vi sono palestinesi pronti a fare gli obiettori di coscienza dal momento che i pochi palestinesi che si azzardano a mettere in discussione gli ordini del rais Arafat finiscono, di norma, sottoterra. Questo perchè l'Israele è uno stato democratico. Non una falsa democrazia come quella inscenata da Arafat.

Sempre a pag. 2 Camille Eid ("Sempre meno cristiani in terra santa") riporta alcune dichiarazioni del patriarca latino di Gerusalemme Michel Sabbah secondo il quale "i cristiani fuggono dalla terra santa e la colpa e del governo di Israele che con la sua politica nei confronti dei palestinesi incoraggia l'esodo".
Questa affermazione è totalmente falsa dal momento che con la nascita dello Stato di Israele i cristiani nono solo non sono diminuti ma sono anche cresciuti dal punto di vista demografico. Inoltre, è solamente grazie al governo israeliano che ai cristiani è permesso andare in pellegrinaggio o anche vivere in Israele. Il governo israeliano che riconosce il diritto di culto a cristiani, ebrei e mussulmani. Non le dittature teocratiche arabe.

Ancora a pag. 2 nell'articolo di Graziano Motta ("Sondaggi espulsione degli arabi") viene riportato un sondaggio secondo il quale la maggioranza della popolazione di Israele sarebbe favorevole a cacciare gli arabi dai territori.
In realtà la notizia è inesatta dal momento che quel sondaggio chiedeva agli Israeliani se erano favorevoli o meno a cacciare dai territori i terroristi palestinesi e non "tutti" i palestinesi.





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