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Libero Rassegna Stampa
05.09.2003 Le ong palestinesi rifiutano gli aiuti umanitari dall'America
pur di poter continuare a finanziare il terrorismo

Testata: Libero
Data: 05 settembre 2003
Pagina: 12
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «I palestinesi»
Riportiamo l'articolo di Dimitri Buffa pubblicato su Libero venerdì 5 settembre 2003.

LE ONG DELLA PALESTINA, COMPRESA LA MEZZALUNA ROSSA, NON VOGLIONO FIRMARE IL
PROTOCOLLO D'INTESA CON GLI USA PER OTTENERE AIUTI UMANITARI IN CAMBIO DELLA
PROMESSA DI NON DARE SOLDI A ORGANIZZAZIONI TERRORISTICHE TRA CUI HAMAS

Rivendicano il diritto di trasferire i soldi degli aiuti umanitari che
vengono dall'America alle organizzazioni armate che fanno la "resistenza in
Palestina". Rifiutano di chiamare terrorismo gli attentati suicidi dei
cosiddetti kamikaze. E, piuttosto, rinunciano ai fondi dell'US Aid, quelli dell'Agenzia americana per gli aiuti allo sviluppo, svariati miliardi di dollari. Tutte le ong palestinesi accreditate presso l'Onu, tra cui la Mezzaluna rossa, nei giorni scorsi si sono riunite a Ramallah per discutere le
condizioni degli aiuti statunitensi. E hanno deciso di non firmare l'"Appendix A", che chiede invece in cambio l'impegno a non dare nemmeno uno di quei dollari di aiuti umanitari americani a organizzazioni che sostengono, finanziano o promuovono il terrorismo in Israele.
Le ong palestinesi in questione diffidano chicchessia dal non seguire il
loro "esempio", pena ritorsioni di varia natura, gogna islamica compresa.
Nello stesso giorno in cui Abu Mazen domanda ai gruppi estremisti
palestinesi presenti in Parlamento di rinunciare alla lotta armata "perchè
ci danneggia", da organismi come la "Mezzaluna rossa" (che poi è la Croce
rossa locale), il Mizan - Centro per i diritti umani, la Federazione delle
attività sanitarie e altri ancora arriva un no che sa molto di sfida a Bush,
sulle condizioni poste dagli americani per continuare a donare soldi al
popolo palestinese.
Ecco il testo che gli americani chiedono di firmare a queste ong: "le
organizzazioni non finanziano e non lo faranno in futuro nè forniranno alcun
tipo di aiuto e appoggio ad alcun individuo o ente giuridico che sia da
considerarsi tra coloro che incitino, supportino, pianifichino o siano
coinvolti in alcuna attività terroristica di alcun tipo".
L' "Appendix B" poi indica specificamente a chi si allude: "...Hamas,
Islamic Jihad, Al Aqsa Martyr Brigades, Popular Front, Democratic Front..",
e così via. "Come si permettono questi americani su istigazione degli
israeliani a porci delle condizioni per avere i loro soldi", ha detto il
direttore della Mezzaluna rossa in Palestina, il dottor Chaider Abd Al
Shaffi. Che ha anche aggiunto che "..l'obiettivo dietro la richiesta
americana è ben noto, ma il nostro rifiuto è basato sul fatto che non siamo
istituzioni politiche e questa pregiudiziale indica una posizione politica
pro Israele."
Va aperta una parentesi sulla Mezzaluna rossa nei territori soggetti al
controllo dell'Anp: almeno dal 2000 in poi, non si contano gli episodi di
ambulanze fermate con a bordo kamikaze o armi per gli "shaid" nascosti in
un caso anche sotto una donna partoriente. Un cinico utilizzo di strutture
sanitarie che si vorrebbe far continuare, oltretutto finanziandolo con soldi
americani. Come se la Croce rossa italiana avesse finanziato o favorito le
Brigate rosse.
Con i soldi dell'Us Aid queste ineffabili ong hanno nell'agosto 2002 anche
finanziato scuole intitolate a terroristi suicidi come Dalal Mughrabi che
l'anno prima aveva ucciso facendosi esplodere 36 persone tra cui proprio un
americano.
Le organizzazioni non governative palestinesi si appellano anche a una loro
legge sulle "organizzazioni caritatevoli" che si assumerebbe violata da tale
appendice "che gli americani vogliono imporre".
Poi c'è il problema della definizione di "atti di terrorismo" che queste Ong
rifiutano. In quella riunione il rappresentante di un'altra ong ha detto di
essere contrario alle azioni suicide "ma non perchè siano atti di terrorismo
contro inermi israeliani, ma solo perchè azioni politicamente sbagliate".
Inoltre il comitato delle Ong sostiene, e non è stata questa la prima volta,
che "la definizione di "terroristica" non può attagliarsi a nessuna delle
azioni delle organizzazioni combattenti contro i civili israeliani, ma caso
mai alle rappresaglie dell'esercito contro la popolazione inerme dei
territori". "Quello sì terrorismo, ma di stato". Sembra di sentire parlare i
no global nostrani. Ci sono ancora dubbi su chi li finanzia?
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