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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Avvenire Rassegna Stampa
23.04.2002 24/4/02 Si può anche perdere il pelo...
a Hebron è stato linciato un collaborazionista

Testata: Avvenire
Data: 23 aprile 2002
Pagina: 4
Autore: Graziano Motta
Titolo: «Israele-Anp la tregua può attendere»
Su Avvenire del 23 aprile a pag. 4 nell'articolo: "Israele-Anp la tregua può attendere" Graziano Motta scrive che "a Hebron è stato linciato un collaborazionista" (in realtà si trattava di un regolamento di conti fra clan palestinesi rivali) e che gli "Israeliani hanno ucciso numerosi palestinesi nella striscia di Gaza" (si trattava di terroristi membri delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa).
Sempre a pag. 4 nell'articolo di Lorenzo Rosoli ("Dentro i dolori del mondo") viene intervistato il "ministro degli Esteri del vaticano" mons. Tauran il quale dopo essersela presa con Israele ("una parte non può prevalere su un altra con le armi") ripropone la tesi dello statuto internazionale per Gerusalemme di cui non c'è assolutamente nessun bisogno dal momento che Israele (da quando Gerusalemme è sotto la sua sovranità) ha sempre garantito ai non-Ebrei la libertà di culto.
Infine a pag. 27 Rosso Malpelo ironizza in modo grossolano contro l'attore de film "Amen" (che rivela le complicità di papa Pacelli con il regime nazista e il suo "silenzio" durante la Shoah) definendo l'attore "Kasso.....witz".
Una simile battuta non merita ulteriori commenti.Forse era meglio discutere di storia invece di ironizzare su un cognome.




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