12/6/02 Una parola di troppoo Arafat accusa l'Israele di apartheid
Testata: Avvenire Data: 11 giugno 2002 Pagina: 14 Autore: un giornalista Titolo: «Israele-Cisgiordania: iniziata costruzione di barriera tecnologica»
Su Avvenire dell'11 giugno a pag. 14 nell'articolo (non firmato) intitolato: "Israele-Cisgiordania: iniziata costruzione di barriera tecnologica" è scritto che: "contro la colossale barriera ha puntato l'indice il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Yasser Arafat secondo cui si tratterebbe di un nuovo capitolo dell'apartheid". E' vero che è Arafat ad usare la parola "Apartheid" e che Avvenire lo riporta solamente. Ma anche nella citazione di Arafat un commento di Avvenire non ci sarebbe stato male. Se esiste un paese in cui l'Apartheid non ha nessun motivo di esistere quello è Israele. L'opposto dicasi dei paesi arabi dove le minoranze vivono esattamente in condizioni di vera e realizzata Apartheid.
Come mai Avvenire non promuove una bella inchiesta sulle condizioni dei cristiani (soprattutto nella zona di Betlemme) e nei territori sotto il controllo di Arafat? Verificherebbe i motivi per i quali i cristiani se ne vanno dai territori controllati dai musulmani. Quelle si che sono "condizioni di apartheid".
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com a scrivere ad Avvenire per chiedere al quotidiano cattolico di essere più corretto nell'uso delle parole.