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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.04.2025 Scontri al Santo Sepolcro e diffamazioni contro la polizia israeliana
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 aprile 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Scontri al Santo Sepolcro e diffamazioni contro la polizia israeliana»

Scontri al Santo Sepolcro e diffamazioni contro la polizia israeliana
Commento di Deborah Fait 

La polizia israeliana ha deliberatamente aggredito gli scout cristiani arabi? Voleva impedire ai cristiani di pregare nel Santo Sepolcro? Così dicono i media italiani, ma non è vero. La polizia era presente al Santo Sepolcro per dirigere il traffico fra un numero incredibilmente alto di fedeli e cercare di mettere ordine al caos. Nessuno si è fatto male, alla fine, ma i momenti di tensione erano dovuti al caos che si era creato. 

Sabato e Domenica di Pasqua a Gerusalemme, capitale di Israele, i fedeli non hanno trovato di  meglio da fare che spintonarsi e praticamente assediare la Basilica del Santo Sepolcro. I media informano che si erano asserragliate nel piazzale antistante e dentro la Chiesa dalle 6000 alle 10.000 persone. Chi non è mai stato a Gerusalemme sappia che il piazzale è piccolo e anche la chiesa non è grande. Forse lo è in metri quadrati ma sostanzialmente non vi si può muovere più di tanto perché piena di colonnati, di altari, piccoli e grandi, di pietre sacre che la gente lava con le proprie lacrime e via dicendo. Prevedendo quella ressa era presente anche la polizia che invano cercava di mantenere un minimo di ordine. A volte, per forza di cose, anche con le cattive, cioè ordinando alla gente di defluire in altre strade senza chiedere “per piacere”. Ma il peggio lo hanno fatto i commenti dei vaticanisti, non so se presenti o meno in loco, i quali, usando il linguaggio velenoso di sempre contro Israele e mostrando i video della folla in cui i poveri agenti cercavano di mettere ordine, hanno postato sui loro profili Facebook messaggi inaccettabili. Roberto Cetera, ex vaticanista del Tg 2 e direttore della tv dei vescovi ha scritto con sarcasmo: ” L’unica democrazia del Medio Oriente accoglie con calore e gentilezza i cristiani che festeggiano la Pasqua al Santo Sepolcro di Gerusalemme.” naturalmente il tutto corredato dai video in cui la polizia cercava di fermare la folla urlante che tentava di entrare dove non c’era spazio nemmeno per un fiammifero. A parte la stupidità di quelle parole non si può non notare il veleno che ha voluto insinuare.

La chat del Patriarcato latino di Gerusalemme era stracolma di commenti in arabo in cui i fedeli si lamentavano della violenza della polizia israeliana contro di loro, poveri e tranquilli agnellini.

A questa litania di inutili e sciocche proteste si è aggiunto Fausto Gasparroni, vaticanista dell’Ansa, che ha avuto molti like come probabilmente lui si aspettava.

Queste proteste hanno scatenato, come sempre, la rabbia degli odiatori di professione che hanno riempito i profili suddetti con le solite, ormai trite e ritrite, ingiurie. “Israele stato nazista…Governo razzista che guida istituzioni senza rispetto per niente e per nessuno…Mostruosità, Israele si sta impiccando con le sue mani…Agghiacciate! Non rimaniamo in silenzio mentre i nostri fratelli cristiani vengono picchiati da quelli che il nostro Santo padre comunque chiama fratelli. Dopotutto certi -fratelli ebrei- sono abituati a mettere in croce gli altri…” Eccola là l’accusa di deicidio che non poteva proprio mancare! Dalla polizia che deve mantenere l’ordine, come in tutti i paesi del mono, al deicidio il passo è breve per certe canaglie. Vorrei chiedere ai “bravi” vaticanisti se sanno che Israele è un paese in guerra e se si rendono conto che è anche colpito dal terrorismo che arriva da Giudea e Samaria quasi quotidianamente. Cosa meglio di una bella bombetta nel piazzale antistante il Santo Sepolcro? E cosa avrebbero scritto se un kamikaze si fosse fatto esplodere in mezzo alla chiesa? Certo che poteva accadere e la polizia era obbligata a fare in modo da garantire la sicurezza. Sono gente senza coscienza, affetti da un’ostilità senza limiti verso Israele. Se fosse accaduto il peggio, cioè un attentato, sai quante maledizioni contro la polizia israeliana. Per fortuna ci sono testimoni che li smentiscono e che hanno scritto che gli scout cattolici e il servizio d’ordine dei vari gruppi, spintonava e urlava dentro la Basilica contro i loro stessi fedeli. Una signora che era là dalle 6 del mattino ha scritto che un gruppo di cristiani armeni e ortodossi dietro di lei a momenti le spaccava un braccio tanto spingeva per passarle davanti.

Insomma Israele dà fastidio a tutti comunque si comporti ma bisogna che si rassegnino. I luoghi sacri dei cristiani si trovano in Israele, non in Terrasanta, e qua devono venire perché Yoshua ha avuto l’idea di nascere proprio in mezzo al popolo ebraico. Odiando noi non si rendono conto di odiare pure Lui.   

 

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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