Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
I lettori ci scrivono, Deborah Fait risponde Lettere a Informazione Corretta
Testata: Informazione Corretta Data: 19 aprile 2025 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Deradicalizzazione (?)»
Lettera: Deradicalizzazione (?)
Cara Deborah,
Leggo con stupore e sgomento l'articolo comparso su Israele.net che avanza la proposta di un piano di deradicalizzazione per i prigionieri palestinesi, una volta liberi, in cambio degli ostaggi. In Francia questi presunti progetti non hanno affatto funzionato.Il vero problema è mettere fine allo scambio ineguale ostaggi israeliani- terroristi palestinesi .Finché ci saranno scambi i palestinesi continueranno a fare ostaggi. L'unica via di uscita è la pena capitale per chi si macchia di atti terroristici.Senza prigionieri da avere in cambio cade-immagino- l'incentivo di rapire gli israeliani. Sono sempre stata contraria alla pena di morte ma dopo tanta sofferenza inutile credo che sia necessaria una svolta radicale. Dura lex sed l'ex.
Shalom
Luciana Piddiu
Cara Luciana,
Sono d’accordo con lei che, finché ci saranno scambi di prigionieri con ostaggi, i palestinesi continueranno a rapire gli israeliani. Non parliamo di deradicalizzazione perché proprio oggi leggevo un articolo del Jerusalem Post dove l’autore spiegava che la maggior parte dei prigionieri liberati torna a delinquere e a fare terrorismo. Moltissimi sono già stati riarrestati. Dopo il 7 Ottobre qualcuno ha invocato la pena di morte per i crimini di terrorismo. Non credo che sarà mai messa in atto ma, come lei, sono d’accordo che sarebbe ora di pensare a punizioni più radicali per chi ammazza bambini o tortura a morte giovani stuprate.