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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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israele.net Rassegna Stampa
17.04.2025 L’antisemitismo palestinese è vicino all’ideologia nazista
Analisi di Itamar Marcus

Testata: israele.net
Data: 17 aprile 2025
Pagina: 1
Autore: Itamar Marcus
Titolo: «L’antisemitismo dell’Autorità Palestinese ricorda da vicino l’ideologia nazista. Una visione del mondo che vede gli ebrei dietro a tutto ciò c’è di malvagio e minaccioso per l’umanità»

Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo di Itamar Marcus tradotto dal Jerusalem Post, dal titolo "L’antisemitismo dell’Autorità Palestinese ricorda da vicino l’ideologia nazista. Una visione del mondo che vede gli ebrei dietro a tutto ciò c’è di malvagio e minaccioso per l’umanità".

Itamar Marcus
A sinistra: vignetta postata nel 2014 sulla pagina Facebook delle Forze di Sicurezza Nazionale dell’Autorità Palestinese. A destra: vignetta pubblicata nel 1930 dal giornale nazista Der Sturmer

Sono trascorsi 80 anni dalla liberazione di Auschwitz. Dopo la sconfitta del nazismo nel 1945, gli ebrei speravano che l’antisemitismo nazista sarebbe scomparso per sempre.

Invece, in questo 2025, mentre l’odio per gli ebrei prolifera in tutto il mondo esiste un’ideologia antisemita che ricorda da vicino quella dei nazisti: l’antisemitismo dell’Autorità Palestinese.

Qual era il “problema ebraico” per i nazisti? I nazisti sostenevano che gli ebrei portavano alla rovina ogni società in cui vivevano, che mettevano in pericolo la Germania e l’intera umanità.

Nel Mein Kampf, Hitler scriveva:

“Gli ebrei sono l’eterno acerrimo nemico del genere umano. Manipolano, corrompono e distruggono le società” (Mein Kampf, vol. 1, cap. 11).

“Gli ebrei… sono una razza di parassiti… che mina sistematicamente il tessuto delle società” (1, 10).

“Se l’ebreo, con l’aiuto del suo credo marxista, risulterà vittorioso sui popoli di questo mondo, allora la sua corona sarà la corona funebre dell’umanità” (1,11).

Il messaggio nazista era che gli ebrei stessi, mettendo in pericolo l’umanità intera, avevano attirato su di sé l’odio anti-ebraico.

Benché sopiti per tanti anni, questi messaggi nazisti sono resuscitati e costituiscono la spina dorsale dell’antisemitismo palestinese.

L’odio palestinese viene dall’alto. Il presidente dell’Autorità Palestinese Abu Mazen (Mahmoud Abbas), ha spiegato che i palestinesi vedono gli ebrei esattamente come li vedevano gli europei e Hitler.

Per dirla con le sue stesse parole: “Hanno detto che Hitler uccise gli ebrei perché erano ebrei, e che l’Europa odia gli ebrei perché sono ebrei. No!… Hanno combattuto [gli ebrei] a causa del loro ruolo sociale… Hitler combatteva gli ebrei perché lavoravano sfruttando l’usura e il denaro. In altre parole, causavano la rovina e per questo li odiava” (Abu Mazen, TV dell’Autorità Palestinese, 24 agosto 2023).

Nei mesi successivi alle atrocità di Hamas del 7 ottobre 2023, mentre diversi leader mondiali esprimevano inorriditi il loro sostegno a Israele, l’Autorità Palestinese spiegava la cosa a modo suo:

“Loro – Europa e America – sono riusciti a sbarazzarsi degli ebrei, che considerano rifiuti umani, e li hanno gettati in Palestina… lontano dall’Europa. Adesso non vogliono una migrazione inversa e il loro ritorno in Europa”. (TV dell’Autorità Palestinese, 24 ottobre 2023).

Una componente fondamentale sia dell’ideologia nazista sia di quella dell’Autorità Palestinese è che il presunto impatto negativo degli ebrei su tutte le società non è involontario, ma fa parte del piano ebraico per dominare e soggiogare il mondo.

Per almeno tre volte, nel 2023, l’emittente televisiva ufficiale dell’Autorità Palestinese ha ritenuto di trasmettere un avvertimento su questa aspirazione ebraica:

“Il loro pensiero [ebraico] si basa sul razzismo che li ha portati ad essere odiati ovunque. Nei Protocolli dei Savi di Sion… [si legge] ‘Li creò [gli ebrei] perché fossero loro padroni [dei non ebrei]… Gli europei li odiavano e volevano sbarazzarsene, così i paesi europei… ebbero l’idea di fondare uno stato ebraico’.” (TV dell’Autorità Palestinese, 17 gennaio, 27 febbraio e 14 maggio 2023).

Il quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese ha recentemente pubblicato un editoriale che mette in guardia dalle mire ebraiche, affermando:

“Da ogni angolo del globo, vedo e capisco il danno che hanno causato… Vogliono soggiogare il mondo intero” (Al-Hayat Al-Jadida, 15 dicembre 2024).

Hitler metteva in guardia il mondo sullo stesso minaccioso piano ebraico:

“Il popolo ebraico, in virtù delle sue caratteristiche innate, è spinto a dominare il mondo” (Mein Kampf, 1,11).

Una minaccia di questa portata contro l’umanità intera va oltre le naturali capacità umane.

L’avvertimento di Hitler – secondo cui “la personificazione del diavolo, simbolo di ogni male, assume la forma vivente dell’ebreo” (1,11) – è ripreso dal consigliere di Abu Mazen per l’islam, Mahmoud Al-Habbash, la massima figura religiosa dell’Autorità Palestinese, che ha dichiarato alla TV dell’Autorità Palestinese:

“Satana non deve necessariamente assumere la forma di un demone. Può assumere anche la vostra forma… E loro [i Satana-ebrei] ci stanno ancora combattendo” (Mahmoud Al-Habbash, 7 luglio 2023).

Ai palestinesi viene insegnato che Allah ha avvertito che gli ebrei, legati a Satana – la fonte del male nel mondo – sono la principale forza del male e un pericolo per l’umanità.

Ciò in cui credevano i nazisti viene ora divulgato ai palestinesi, e non si tratta semplicemente dell’esercizio di un pregiudizio marginale. Si tratta di un modo di interpretare il mondo e di convincersi che vi siano gli ebrei dietro a tutto ciò che va nel mondo va male, a tutto ciò che c’è di malvagio e a tutto ciò che è pericoloso e minaccioso per l’umanità.

Poiché la minaccia ebraica è letale, per i nazisti e ora per i palestinesi la soluzione necessaria e giusta per proteggere l’umanità intera è lo sterminio.

Hitler fu esplicito:

“L’esistenza dell’ebreo è un crimine contro l’umanità, e l’unica soluzione è la sua rimozione da mezzo a noi ” (Mein Kampf, 2,13).

“Il risultato non sarà… la vittoria dell’ebraismo, ma l’annientamento della razza ebraica in Europa” (Hitler al Reichstag, 30 gennaio 1939).

Stando a Hitler, poiché tutto ciò che era stato tentato in precedenza non aveva fermato gli ebrei, la Soluzione Finale nazista per salvare l’umanità, vale a dire il genocidio/sterminio, era presentata come autodifesa.

Con lo sterminio degli ebrei, l’umanità sarebbe stata salvata. Questo era il nazismo, e questo è anche l’antisemitismo palestinese.

Innumerevoli volte, i leader religiosi ufficiali dell’Autorità Palestinese, incluso il mufti nominato da Abu Mazen, hanno insegnato che l’Ora della Resurrezione è condizionata dal fatto che i musulmani “combattano gli ebrei e li uccidano”.

Cinque volte negli ultimi mesi, la televisione dell’Autorità Palestinese ha trasmesso esponenti religiosi dell’Autorità Palestinese che pregano per il genocidio:

“Allah, contali uno per uno, uccidili uno per uno e non lasciarne nemmeno uno” (TV dell’Autorità Palestinese, 10 e 24 gennaio 2025).

Appena undici giorni dopo il pogrom di Hamas del 7 ottobre, il Ministero per gli Affari Religiosi dell’Autorità Palestinese pubblicava i temi chiave da usare nei sermoni del venerdì in tutte le moschee dell’Autorità Palestinese.

Agli imam veniva detto di insegnare che l’uccisione da parte dei musulmani di ebrei nascosti dietro rocce e alberi, come accaduto il 7 ottobre, rappresenta il compimento del destino musulmano:

“L’Ora [della Resurrezione] non giungerà finché i musulmani non combatteranno gli ebrei e li uccideranno, finché gli ebrei non si nasconderanno dietro rocce e alberi, e la roccia o l’albero diranno: ‘Musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo dietro di me, vieni e uccidilo’” (pagina Facebook del Ministero per gli Affari Religiosi dell’Autorità Palestinese, 18 ottobre 2023).

Secondo questa visione islamica del mondo, ogni persona che fa qualcosa per ridurre al minimo il “potere” degli ebrei e per eliminare anche un solo ebreo sta facendo la volontà di Allah per conto dell’umanità.

È significativo come anche Hitler giustificasse la lotta contro gli ebrei come volontà di Dio:

“Agisco secondo la volontà del Creatore Onnipotente: quando mi difendo dagli ebrei, combatto per l’opera del Signore” (Mein Kampf, 1,11).

L’orgoglio dei capi nazisti per la Soluzione Finale è evidente nei protocolli delle loro riunioni.

In un discorso agli ufficiali delle SS nel 1943, Heinrich Himmler disse:

“Fa parte del nostro programma, l’eliminazione degli ebrei, lo sterminio… Questa è una pagina gloriosa della nostra storia che non è mai stata scritta e non sarà mai scritta… Avevamo il diritto morale, avevamo il dovere verso il nostro popolo, di distruggere questo popolo che voleva distruggerci” (4 ottobre 1943).

Anche Jibril Rajoub, uno dei principali dirigenti dell’Autorità Palestinese nonché segretario del Comitato Centrale di Fatah, vede la gloria nell’uccisione di ebrei:

“Quello che è accaduto il 7 ottobre è stato un terremoto… pieno di eventi epici e atti di eroismo” (Al-Anba, 26 novembre 2023).

Oggi, mentre i leader mondiali riflettono sul futuro di Gaza dopo la rimozione di Hamas, molti paesi, guidati dall’Egitto, insistono sul fatto che l’Autorità Palestinese dovrebbe governare la Striscia.

Diversi ricorrono a termini accattivanti per sostenere che l’Autorità Palestinese ha semplicemente bisogno di essere “rivitalizzata” o “rinnovata”.

Ma quando si comprende la profondità dell’odio e del disprezzo verso gli ebrei che l’Autorità Palestinese inculca al suo popolo da decenni, appare chiaro che l’Autorità Palestinese non può essere un’opzione.

Israele dovrebbe fare tesoro delle parole di Robert H. Jackson, giudice capo del processo di Norimberga, che descrisse con stupore come i nazisti avessero proclamato in anticipo ogni crimine che avrebbero commesso, eppure il mondo li aveva ignorati.

E concludeva: “Non dobbiamo mai dimenticare che quando i piani nazisti vennero spudoratamente proclamati, erano così strampalati che il mondo si rifiutò di prenderli sul serio”.

I piani e le giustificazioni dell’Autorità Palestinese riguardo agli ebrei e agli israeliani sono altrettanto ” strampalati” e “spudoratamente proclamati” quanto lo erano quelli nazisti.

Non commettiamo lo stesso errore che il mondo commise nel 1939, e che Israele ha commesso nel 2023. Quando qualcuno dice che vuole ucciderti e lo proclama come un ordine di Dio, deve essere preso sul serio.

(Da: Jerusalem Post, 26.3.25)

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