Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
ANPI e sinistra contro la Storia della Brigata Ebraica Commento di Stefano Scaletta
Testata: Informazione Corretta Data: 14 aprile 2025 Pagina: 1 Autore: Stefano Scaletta Titolo: «ANPI e sinistra contro la Storia della Brigata Ebraica»
ANPI e sinistra contro la Storia della Brigata Ebraica Commento di Stefano Scaletta
ANPI non tradisce la solita simpatia per i terroristi, pure al convegno sulla storia della resistenza degli ebrei italiani. Pagliarulo cita a sproposito Gaza senza menzionare il 7 ottobre e senza nominare Hamas, le cui azioni e intenzioni politiche sono state semplicemente rimosse a sinistra per ragioni di consenso politico. La Foa intanto minimizza il ruolo della Brigata ebraica: 'Erano soldati britannici, non fanno parte della Resistenza', si dimentica la Foa che i soldati della Brigata ebraica erano volontari!
L’11 aprile si è tenuta a Roma la conferenza ‘Gli ebrei italiani dall’antifascismo alla Costituzione Repubblicana’ alla Casa della Memoria, organizzata da ANPI. Fra i relatori anche Anna Foa, sempre ferocemente critica nei confronti di Israele. Durante la conferenza, il presidente ANPI Gianfranco Pagliarulo ha pronunciato un discorso in cui menziona, verso la fine e totalmente a sproposito, la tragedia di ‘Gaza e Cisgiordania’, equiparando contesti differenti che nulla c’entrano con la resistenza degli ebrei italiani, evitando al tempo stesso, in maniera studiata, di citare la tragedia che ha subito e subisce invece Israele: invaso il 7 ottobre, bombardato e attaccato da gruppi terroristici mai nominati dalla sinistra in occasioni pubbliche, come Hamas, Hezbollah, Houti, milizie sciite in Siria, Iraq e dall’Iran direttamente, per la prima volta nella storia, con oltre 300 missili balistici in due occasioni distinte, nel corso del 2024.
Pagliarulo parla di attacco alle democrazie nel suo discorso sulla resistenza ma si dimentica - come al solito - dell’attacco subito dall’unica democrazia del Medio Oriente, Israele. Non cita mai il terrorismo e si riferisce costantemente al conflitto in atto a Gaza con il termine ‘genocidio’, lo ha fatto ad esempio in occasione del Giorno della Memoria, un termine sbagliato e offensivo che suggerisce la falsa equivalenza fra sionismo e nazismo proprio nel giorno in cui si commemoravano 6 milioni di ebrei assassinati nella Shoah; una equivalenza antisemita che è anche il cavallo di battaglia dei gruppi organizzati della protesta pro-Palestina nei college americani, colpiti da Trump con il ritiro dei visti ai simpatizzanti dei terroristi. Già a gennaio, esponenti della comunità ebraica avevano disertato le iniziative di ANPI mandando un messaggio chiaro: chi sta con la democrazia non può appoggiare i terroristi. Ma Pagliarulo non perde occasione per rendere palese la propria posizione contraria a Israele.
Persino quando cita la Brigata Ebraica lo fa mancando di sottolineare il fatto che gli ebrei dell’esercito britannico hanno scelto volontariamente di arruolarsi per sconfiggere il nazifascismo e che successivamente hanno prestato soccorso a migliaia di sopravvissuti ebrei in Italia e in altri paesi europei.