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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
08.04.2025 Le ambulanze a Gaza sono i taxi di Hamas
Analisi di Stefano Scaletta

Testata: Informazione Corretta
Data: 08 aprile 2025
Pagina: 1
Autore: Stefano Scaletta
Titolo: «Le ambulanze a Gaza sono i taxi di Hamas»

Le ambulanze a Gaza sono i taxi di Hamas
Analisi di Stefano Scaletta

Hamas-run health ministry quietly ...
Hamas usa sistematicamente strutture civili, veicoli umanitari e terroristi rigorosamente senza divisa per condurre la sua guerra terroristica contro Israele. Il movimento islamista sfrutta l'impegno dello Stato ebraico nei confronti della legge internazionale a suo favore, rapisce e tiene ostaggio civili senza distinzione di sesso ed età, e la comunità internazionale condanna ed esercita pressione solo su Israele e mai sui terroristi palestinesi

Hamas usa scuole e ospedali come rifugi per pianificare attacchi e si sposta sfruttando tunnel sotterranei e ambulanze, che sono i taxi dei terroristi. Si tratta di una pratica ormai ampiamente documentata. L’uso di civili come scudi umani è infatti un elemento centrale delle operazioni offensive di Hamas, in particolare durante gli attacchi con razzi e colpi di mortaio contro i centri abitati israeliani. La strategia difensiva di Hamas si basa invece sull’idea di condurre azioni terroristiche all’interno di aree densamente popolate, che rappresentano le sue principali zone di attività, luoghi protetti (scuole, moschee, cliniche, ospedali) che di solito vengono utilizzati dalla popolazione come rifugi. Per spostarsi da un centro di comando all’altro, Hamas ha speso centinaia di milioni di dollari - generosamente donati dalla comunità internazionale - per dotarsi di una estesa rete di tunnel sotterranei, lunga 450km, secondo IDF. In alternativa ai tunnel, Hamas si muove sfruttando ambulanze, veicoli umanitari, in alcuni casi disponendo di ‘ambulanze’ proprie.

In un’intercettazione telefonica resa accessibile al pubblico da Israele, un terrorista di Hamas afferma: “Posso andarmene con qualsiasi ambulanza io voglia.” Non si tratta di un episodio isolato. Altre testimonianze raccolte durante le indagini del servizio di intelligence israeliano ‘Shabak’ sui terroristi di Hamas appartenenti all’unità ‘Nukhba’, coinvolti nel massacro del 7 ottobre, confermano: “Al-Qassam [braccio armato di Hamas], ha le proprie ambulanze [...] L’aspetto delle ambulanze è simile a quello delle ambulanze civili, in modo da non destare sospetti o essere bombardate da Israele. Durante i combattimenti, le ambulanze vengono usate, tra le altre cose, per evacuare i combattenti – comandanti e operativi. Inoltre, vengono utilizzate per trasportare cibo, carichi e armi, perché è il modo più sicuro per farlo”. L’intercettazione telefonica e l’estratto dell’interrogatorio del terrorista di Hamas sono consultabili al link seguente: https://www.idf.il/en/mini-sites/israel-at-war/war-on-hamas-2023-resources/hamas-terrorist-uses-ambulances-for-transportation-purposes/

Il 23 marzo, le forze di difesa israeliane hanno aperto il fuoco contro un convoglio di ambulanze della Mezzaluna Rossa [Red Crescent, la Croce Rossa locale] che trasportava almeno sei uomini armati, oltre che alcuni paramedici, nel quartiere di Tel al-Sultan a Rafah. Nell’incidente si sono registrate 15 vittime totali, fra di loro i 6 terroristi di Hamas e Jihad islamica, un gruppo affiliato ad Hamas. Mohammad Amin Ibrahim Shubaki, un terrorista che ha preso parte al massacro del 7 ottobre, era fra i membri di Hamas eliminati in questa precisa circostanza, secondo quanto emerge da fonti di intelligence e come anche dichiarato dall’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite Danny Danon. I terroristi compaiono in un video pubblicato pochi giorni fa, ripreso dai media internazionali, in cui si vedono i veicoli colpiti con le sirene ancora attive (circostanza inizialmente smentita da IDF). Il video, pubblicato con l’intento di screditare IDF, offre invece un interessante spaccato sulle attività di Hamas e su come il gruppo terroristico abbia ormai integrato l’uso di strutture e veicoli civili, ambulanze incluse, per le proprie operazioni.

Riconoscendo la superiorità militare e tecnologica di Israele, Hamas aspira a sfruttare l’impegno dello Stato ebraico nei confronti del diritto internazionale, e usa sistematicamente ambulanze, cliniche, ospedali per mettere in difficoltà Israele, che spesso decide di non colpire strutture civili anche se queste sono usate a scopo terroristico, nel tentativo di limitare il numero di vittime tra i civili. In questo senso, l’uso di scudi umani da parte di Hamas rappresenta un aspetto fondamentale della sua risposta ‘asimmetrica’, e scatena su Israele altre forme di guerra: la guerra legale e quella mediatica. Quando infatti, come nel caso dell’incidente del 23 marzo, Hamas accusa Israele di violare la Convenzione di Ginevra, cosa già di per sé paradossale, lo Stato ebraico subisce l’immediata condanna della comunità internazionale, che riporta acriticamente il bollettino stampa dei terroristi con conseguenti danni di reputazione sia a breve che a lungo termine.

Stefano Scaletta

takinut3@gmail.com

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