lunedi` 07 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati 07/04/2025

 Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati
Video a cura di Giorgio Pavoncello

Duro atto di accusa di Brigitte Gabriel, libanese, contro l'OLP e le organizzazioni terroristiche che gestiscono i profughi palestinesi. Ovunque siano andati, hanno distrutto i paesi ospiti, come un cancro che agisce in tutto il Medio Oriente.

 



Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
05.04.2025 Al sit-in di Roma botte alla polizia
Cronaca di Massimo Sanvito

Testata: Libero
Data: 05 aprile 2025
Pagina: 9
Autore: Massimo Sanvito
Titolo: «Botte alla polizia contro il governo. In piazza anche Pd, Cgil e Bonelli»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 05/04/2025, a pag. 9, con il titolo "Botte alla polizia contro il governo. In piazza anche Pd, Cgil e Bonelli", la cronaca di Massimo Sanvito.

Botte da orbi, poliziotti aggrediti a Roma. E stavolta in piazza c'è anche tutta la sinistra ufficiale: PD, Avs e anche la CGIL. Manifestavano contro il disegno di legge Sicurezza, ma hanno dimostrato che proprio quella legge serve. Per difendersi da loro.

La quiete apparente dura solo un quarto d’ora. Poi, non appena parte il coro “corteo, corteo”, comincia la pressione della massa antagonista sul cordone di polizia schierato per evitare che i manifestanti della rete “No ddl sicurezza” raggiungano Palazzo Chigi.
Lì è in corso il vertice che porterà all’approvazione del decreto che introduce nuove tutele legali per le forze dell’ordine. Tutto fumo negli occhi per i centri sociali: le divise, per loro, sono il primo nemico.
Piazza del Pantheon s’infiamma. La tensione sale. Volano insulti e bottigliate contro gli agenti, costretti a contenere i tentativi di sfondamento agitando gli scudi e facendo vibrare anche qualche manganello. «Quelli che volevano andare verso la Camera dei Deputati sono stati picchiati», racconterà uno dei “bravi ragazzi” dei collettivi che come al solito volevano trasformare un semplice sit-in in un corteo non autorizzato a ridosso dei palazzi del potere.
In serata, da fonti della Questura di Roma filtra la notizia che due poliziotti sono finiti al Fatebenefratelli: uno ferito al fianco, l’altro colpito da un fumogeno. «Non serviva spot migliore per spiegare quanto fosse urgente intervenire. Chi colpisce un agente colpisce lo Stato e da oggi dovrà fare i conti con pene più dure e certe», commenta a caldo Domenico Pianese, segretario del sindacato Coisp.
A fianco dei collettivi, in piazza, c’è anche qualche esponente della sinistra istituzionale e della Cgil. Per il Partito Democratico ecco gli onorevoli Francesco Boccia, Filippo Sensi e Beatrice Lorenzin, nonché il segretario romano Enzo Foschi; per il Movimento 5 Stelle ecco le onorevoli Aida Lopreiato, Elisa Pirro, Elena Sironi e Valentina D’Orso; per i Verdi ecco l’onorevole Angelo Bonelli; per +Europa ecco l’onorevole Riccardo Magi. E chissà se qualcuno di loro condannerà l’assalto antagonista alla polizia... Dubitiamo fortemente. Anche se il premio di giornata lo vince Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII della Capitale e portavoce di Sinistra Civica Ecologista, che riesce ad andare oltre la fantascienza: «I palazzi del governo blindati per impedire qualsiasi manifestazione di dissenso. Una brutta pagina per il Paese che rimarrà nella storia della Repubblica italiana. Momenti gravi di repressione in piazza del Pantheon. Un corteo di giovanissimi e società civile che viene caricato e manganellato. Si apre una stagione pericolosa con l’accelerazione del governo Meloni sul decreto sicurezza, nel segno della repressione preventiva del dissenso». Dopo le due cariche di alleggerimento a due passi dal Pantheon, un folto gruppo di manifestanti, quasi tutti studenti, si stacca e procede verso via Santa Chiara urlando «lotta a oltranza contro ddl 1660» e «assassini». Vogliono puntare verso Palazzo Chigi ma la polizia non è dello stesso parere e blocca il passaggio su piazza della Minerva. La rete anti-sicurezza dà quindi vita a un breve corteo che si snoda per le vie affollate del centro di Roma e confluisce su largo Argentina passando per corso Rinascimento. Le tensioni sopiscono. Ma resta l’ennesimo tentativo dei professionisti del disordine, coccolati da Pd e compagni, di delegittimare l’operato delle forze dell’ordine. Impeccabile, in ogni caso, la gestione dell’ordine pubblico da parte della Questura. «Equilibrio, misura e senso istituzionale», ha sottolineato il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, esprimendo anche «solidarietà» ai due agenti feriti.
Tornando al decreto legge approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, i sindacati di polizia esprimono tutta la loro soddisfazione non lesinando bacchettate alla sinistra che grida alla repressione. «Il decreto sicurezza non limiterà alcuna libertà ma offrirà finalmente strumenti concreti per contrastare una criminalità sempre più aggressiva. Chi si oppone a queste misure dovrebbe avere il coraggio di spiegare ai cittadini perché preferisce lasciare gli agenti senza le necessarie tutele legali e operative. Guardare a questo decreto con la lente dell’ideologia significa voltare le spalle a chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per difendere la collettività», spiega Pianese. «Le battaglie storiche del Sap diventano legge dello Stato», esulta il segretario generale del Sindacato autonomo di polizia, Stefano Paoloni, ringraziando «l’attuale governo per aver mantenuto l’impegno assunto direttamente dal premier Giorgia Meloni nell’incontro coi sindacati nel novembre 2023» e ricordando «il contributo fornito dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e dal sottosegretario Nicola Molteni».

Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@liberoquotidiano.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT