lunedi` 07 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati 07/04/2025

 Brigitte Gabriel: I palestinesi hanno distrutto tutti i paesi in cui sono andati
Video a cura di Giorgio Pavoncello

Duro atto di accusa di Brigitte Gabriel, libanese, contro l'OLP e le organizzazioni terroristiche che gestiscono i profughi palestinesi. Ovunque siano andati, hanno distrutto i paesi ospiti, come un cancro che agisce in tutto il Medio Oriente.

 



Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
04.04.2025 I media occidentali fanno il gioco dei terroristi
Analisi di Giulio Meotti

Testata: Il Foglio
Data: 04 aprile 2025
Pagina: 1/VIII
Autore: Giulio Meotti
Titolo: «I numeri di Hamas»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 04/04/2025, a pagina 1/VIII, l'analisi di Giulio Meotti dal titolo: "I numeri di Hamas".

Informazione Corretta
Giulio Meotti
What is Hamas? What to know about its ...
Hamas ritocca i numeri dei morti a Gaza senza che i media occidentali se ne accorgano. I terroristi hanno sempre affermato che il 70 per cento delle vittime fosse costituito da donne e bambini, affermazione che non si riflette più nei suoi elenchi aggiornati, secondo una ricerca. Il 72 per cento delle vittime sono maschi tra i 13 e i 55 anni

Roma. “Quasi il 70 per cento dei morti nella Striscia di Gaza sono donne e bambini” (Internazionale). “Gaza, Onu: il 70 per cento delle vittime donne e bambini”(Il Sole 24 Ore). “Terrore a Gaza, i cadaveri affollano l’ospedale: il 70 per cento sono donne e bambini” (Rai News). “Dopo 28 mila morti a Gaza, il 70 per cento donne e bambini”(Laura Boldrini). “Onu, 70 per cento delle vittime a Gaza sono donne e bambini” (Ansa). “Nel cimitero di Gaza: “I morti sono 70 mila” (la Stampa).

I morti della tragedia di Gaza sono tanti, tantissimi, ma quanti siano davvero conta poco per Hamas, basta che siano per “il 70 per cento donne e bambini”. Politici e media citano solo le cifre di Hamas, attribuendole per pudore al “ministero della Salute” di Gaza. E così tutti i media occidentali, o quasi, hanno ripetuto senza verifiche i numeri.

I numeri di Hamas, tuttavia, oggi sono di altra natura. Il gruppo terroristico ha rimosso silenziosamente i nomi di migliaia di palestinesi che in precedenza aveva affermato fossero stati uccisi da Israele, ha rivelato al Telegraph Salo Aizenberg, ricercatore dell’organizzazione non profit statunitense Honest Reporting, che ha analizzato l’aggiornamento delle vittime di Hamas a marzo 2025. Hamas ha sempre affermato che il 70 per cento delle vittime fosse costituito da donne e bambini, affermazione che non si riflette più nei suoi elenchi aggiornati, secondo la ricerca. Il 72 per cento delle vittime ha fra i 13 e i 55 anni e sono uomini: categoria demografica che si allinea con i combattenti di Hamas. “Il nuovo elenco delle vittime di Hamas del marzo 2025 elimina silenziosamente 3.400 delle morti ‘identificate’ elencate nei suoi rapporti di agosto e ottobre 2024, tra cui 1.080 bambini. Queste morti non sono mai avvenute e i numeri sono stati falsificati, di nuovo”, ha affermato Aizenberg.

A dicembre era uscito un rapporto della britannica Henry Jackson Society in cui si denunciava che il numero di civili uccisi a Gaza era “gonfiato” per rappresentare Israele come se prendesse deliberatamente di mira civili innocenti. I ricercatori accusavano il “ministero della Sanità” di Gaza, citato come fonte dai giornali, di manipolare i dati sulle vittime includendo morti naturali, non distinguendo tra civili e terroristi, classificando anche combattenti di sedici e diciassette anni fra i bambini, sovrastimando il numero delle donne.Ha detto a Euronews Andrew Fox, l’altro ricercatore dietro lo studio: “Gli elenchi possono essere compilati da chiunque abbia un collegamento al documento reso disponibile su Google Docs. Un modulo online che chiunque può utilizzare, e poi questo viene aggiunto all’elenco. Se si vedessero uccisioni indiscriminate, ci si aspetterebbe circa il 26 per cento di morti di uomini adulti, mentre nella fascia di età compresa fra i 13 e i 55 anni, che è la fascia dei combattenti di Hamas perché sappiamo che usano anche minori, è invece il 72 per cento. E’ comunque una tragedia, non importa quanti civili siano morti, ma penso che i media mondiali siano stati negligenti nel cercare di prendere queste cifre come vangelo”.

Il 6 maggio 2024, anche le Nazioni Unite avevano riferito che più di 24 mila donne e bambini avevano perso la vita a Gaza. L’8 maggio, quella cifra è improvvisamente scesa a meno di 13 mila, senza che le Nazioni Unite fornissero alcuna spiegazione fino a quando i giornalisti hanno iniziato a notare il cambiamento.

L’Associated Press ha pubblicato a giugno un’analisi dei dati del “ministero della Salute di Gaza”, da cui è emerso che per il 62 per cento i morti erano maschi adulti o non avevano un sesso dichiarato. Un dato in contrasto con le continue affermazioni del ministero, secondo cui donne e bambini rappresentano più del 70 per cento dei decessi a Gaza. “La tendenza è significativa perché il tasso di mortalità di donne e bambini è il miglior indicatore disponibile per le vittime civili”, ha osservato l’Ap, “eppure il cambiamento è passato inosservato per mesi alle Nazioni Unite e a gran parte dei media, e il ministero della Salute legato a Hamas non ha fatto alcuno sforzo per mettere le cose in chiaro”.

Che i numeri di Gaza fossero falsi è sempre stato ovvio. I numeri reali forse alla fine produrranno un risultato statistico scomodo (che nessun organo di stampa che promuove la menzogna del “genocidio” affronterà). Perché un 72 per cento maschile e militare di vittime non è solo molto più credibile di un 70 per cento di donne e bambini, è anche molto poco utile a Hamas.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

 


lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT