8/4/02 Chi è orbo? Wole Soyinka paragona Israele a Polifemo
Testata: La Repubblica Data: 07 aprile 2002 Pagina: 1 Autore: Wole Soyinka Titolo: «un articolo»
E' imbarazzante prendersela con un premio Nobel per la letteratura, un'icona dell'Africa che chiede al mondo dignità ed uguaglianza, come Wole Soyinka. Ma forse dovrebbe invece essere imbarazzante per lui affermare certe cose, indegne di un uomo della sua statura.
Già, su Repubblica di domenica 7 aprile egli paragona Israele a Polifemo, il gigante malvagio, orbo e stupido, che vuole uccidere Ulisse ed i suoi compagni d' avventura - Ulisse che è Arafat, Ulisse che è il popolo palestinese.
Polifemo mangia i suoi ospiti (ma i palestinesi sono ospiti degli israeliani?) , poi scaglia in mare rocce che dovrebbero colpire Ulisse ed i suoi, ma provocano un diluvio che rischia "di sommergere il mondo ed annegare tutti i suoi innocenti abitanti". I palestinesi sono tanti "Nessuno" che spontaneamente, per disperazione e per il trauma, uccidono gli israeliani senza che "ovviamente" Arafat abbia alcun controllo, né che abbiano un controllo sulla situazione "i vari gruppi".
E' una visione un po’ romantica, e molto falsa, di quanto avviene da mesi e mesi. Questa mancanza di controllo, ovvia per Soyinka, è smentita da documenti e fatti, oltre che dai diretti interessati, e con ciò si svuota anche la tesi, singolare e francamente incomprensibili, della spontaneità delle ondate di terrorismo, finanziate, ordinate, coordinate quanto meno dai "gruppi" che l'autore assolve per non aver commesso il fatto, se non anche dallo stesso Arafat. Di questi attentati, che cita brevemente alla fine di una pagina di veleno, dice che con "grottesco tempismo" (un premio Nobel per la letteratura che usa così a sproposito parole e concetti!!!) uccidono ebrei riuniti in preghiera. E ricordando una cameriera che aveva incontrata a Tel Aviv, e che pensa assassinata in una di queste "grottesche" manifestazioni di "tempismo", scrive che per Sharon lei è solamente "un dato statistico" e nulla più. E' questa la conoscenza che Soyinka ha del valore della vita umana per la religione ebraica?
Come notazione divertente della sua innata modestia, citiamo il passaggio in cui l'autore afferma che quella di Sharon, di avviare le trattative di pace solo in assenza di attentati, "fu sicuramente considerata da tutti gli esseri umani dotati di un minimo di logica - tranne quei due leader del mondo (Sharon e Bush, ndr) come una pretesa di incredibile infantilismo".
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