Francia: l’odio per gli ebrei nell’islamismo Con le sinistre l'islam
Testata: israele.net Data: 01 aprile 2025 Pagina: 1 Autore: JNS Titolo: «Ministro francese: L’odio per gli ebrei, residuale nell’estrema destra, proviene essenzialmente dall’islamismo che fa dell’antisemitismo la sua matrice principale»
Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un articolo tradotto dal Jewish News Syndicate, dal titolo "Dalla viva voce di un terrorista di Hamas che lavorava nell’ospedale Kamal Adwan".
In Francia, l'antisemitismo di estrema destra è "residuale", mentre cresce il nuovo antisemitismo, di matrice religiosa e ideologica, nella comunità islamica. Il ministro Manuel Valls è stato molto chiaro, in merito. "L’islamismo fa dell’odio per gli ebrei la sua matrice e il suo obiettivo principale".
Oggi l’odio verso gli ebrei proviene principalmente dal mondo arabo-musulmano. Lo ha affermato lunedì scorso l’ex primo ministro francese e attuale ministro per i territori oltremare Manuel Valls, commentando a CNEWS-Europe 1 gli slogan anti-ebraici scanditi durante manifestazioni sedicenti anti-razziste dei giorni precedenti.
“Ciò che è cambiato negli ultimi venticinque anni – ha affermato Valls – è che questo odio per gli ebrei proviene essenzialmente dal mondo arabo-musulmano, in Francia come altrove. L’islamismo fa dell’odio per gli ebrei la sua matrice e il suo obiettivo principale”.
La dichiarazione di Valls fa eco alle parole del ministro degli interni francese, Bruno Retailleau, secondo il quale l’antisemitismo, oggi in Francia, indossa un “doppio volto: islamismo ed estrema sinistra”, mentre l’antisemitismo di estrema destra è diventato “residuale”.
In un articolo pubblicato il 21 marzo sul quotidiano Le Monde, oltre 200 personalità hanno chiesto “che l’antisionismo non serva più da pretesto per l’antisemitismo”, aggiungendo: “Spetta alla Repubblica proteggere gli ebrei”.
“L’antisionismo è di gran moda” afferma all’inizio l’articolo, scritto dal collettivo “Nous vivrons” (Noi vivremo), fondato sulla scia dell’attacco terroristico senza precedenti sferrato contro Israele il 7 ottobre 2023.
E prosegue: “La narrazione la fa semplice: il sionismo è un colonialismo che deve essere eliminato. Questa semplificazione della storia non dice della storia del popolo ebraico, di un’emancipazione arrivata troppo tardi, di pogrom che hanno ucciso, di una Shoah che ha sterminato. Inscrivere il sionismo sul terreno decoloniale è un pregiudizio storico che consente di considerarsi ‘dalla parte giusta della storia’. Parla di tutto tranne che del progetto sionista di autodeterminazione ed emancipazione del popolo ebraico”.
“In base a questa lettura – spiegano i firmatari – passa di tutto: antimperialismo, antifascismo, anticapitalismo. Soprattutto tante teorie del complotto, senza però mai dichiararsi antisemiti”.
Tra i firmatari della lettera figurano Yonathan Arfi, presidente del Crif, l’organismo ombrello delle istituzioni ebraiche francesi; l’ex premier francese Gabriel Attal; l’ex presidente francese François Hollande; la filosofa Elisabeth Badinter; la ministra per l’uguaglianza tra donne e uomini e la lotta contro le discriminazioni Aurore Bergé; l’attrice Charlotte Gainsbourg; la scrittrice Anne Sinclair.
“Dall’8 ottobre 2023 – scrivono i firmatari – abbiamo assistito a una relativizzazione dei massacri del 7 ottobre e a una condanna del sionismo. In sintesi, se là non ci fossero stati gli ebrei, tutto questo non sarebbe successo. Lo sporco ebreo è sostituito dallo sporco sionista. Non si attacca più il popolo deicida, ma il popolo genocida“.
Antisemitismo puro.
(Da: jns.org, israele.net, 27.3.25)
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