Littizzetto non chiede scusa per l’attacco ai militari Cronaca di Daniela Mastromattei
Testata: Libero Data: 01 aprile 2025 Pagina: 12 Autore: Daniela Mastromattei Titolo: «Littizzetto non chiede scusa per l’attacco ai militari»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/04/2024, pag. 12, con il titolo "Littizzetto non chiede scusa per l’attacco ai militari", la cronaca di Daniela Mastromattei
Luciana Littizzetto sfotte i militari, si becca una denuncia dai parenti dei caduti e non chiede nemmeno scusa. Un atteggiamento strafottente e arrogante che è tipico del jet set di sinistra.
Chiedere scusa è questione di intelligenza. Come sosteneva il giornalista e scrittore britannico Edgar Wallace «se avete ragione, potete permettervi di scusarvi; e se avete torto, non potete permettervi di non farlo». Ma che ne sanno a sinistra gli arrogantelli e spocchiosi che si autoproclamano di stare sempre dalla parte “buona e giusta”, e per questo “autorizzati” a fare e dire qualunque cosa. Dal tirare i capelli alla giornalista che si permette domande scomode, nel caso di Romano Prodi, a entrare a gamba tesa contro i nostri militari offendendoli con insolenti dichiarazioni («Noi italiani non siamo capaci di fare le guerre, facciamo “cagarissimo” a combattere. Da Caporetto alla campagna di Russia, sono più le volte che abbiamo perso»), nel caso di Luciana Littizzetto. Nessuno dei due ha ancora chiesto scusa. Eppure di tempo ne hanno avuto. La comica torinese ancora di più, visto che il suo show «diffamatorio» è andato in onda quasi un mese fa (il 9 marzo) nello studio di Fabio Fazio a Che tempo che fa.
Dopo le querele ricevute dai militari in difesa delle forze armate, “nel rispetto della storia e dei nostri caduti in guerra”, la Littizzetto ha avuto più di un’occasione per scusarsi. Niente da fare, nella puntata di domenica scorsa (30 marzo) non ha speso una parola. Ha ignorato non solo le critiche ma anche la class action dei famigliari delle vittime del dovere: «Offensiva per chi ha perso la vita nella difesa della Patria». La comica ha preferito glissare e dedicare la sua esibizione all’adozione per i single.
Ma non ci stanno gli italiani a far finta di nulla mentre in tv i nostri soldati, che tante missioni di pace hanno fatto negli ultimi anni, vengono derisi e feriti nell’animo e nell’orgoglio. Non ci stanno nemmeno quei politici che da sempre si schierano a favore delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Tra i partiti la Lega attraverso l’europarlamentare Susanna Ceccardi sottolinea che «offendere i nostri militari non è satira, è vergognoso. Ancora una volta Luciana Littizzetto dimostra il solito disprezzo radical chic per le nostre forze armate, per quegli uomini e donne che ogni giorno servono l’Italia con onore, sacrificio e dedizione». Il suo è stato «un insulto vergognoso a chi ha dato la vita per la nostra sicurezza, a chi ha combattuto per la libertà, a chi si è distinto in missioni di pace e operazioni internazionali», fa notare l’esponente del carroccio.
E ancora: «Cara Littizzetto, è facile fare ironia da un salotto televisivo strapagato senza mai rischiare nulla, senza mai dover affrontare il pericolo. Io sto con i nostri militari, con i paracadutisti della Folgore, con gli alpini, con i bersaglieri, con ogni singolo soldato che indossa la divisa con orgoglio e chiedo rispetto per loro, anzi lo pretendo». Poi, un messaggio alle reti televisive, con riferimento più o meno velato al programma di Fazio, in onda su la Nove: «Le televisioni smettano di dare spazio a chi usa il proprio pulpito per denigrare le istituzioni - conclude la Ceccardi -. Littizzetto si vergogni e, se ha ancora un briciolo di dignità, chieda scusa».
Chieda scusa alla medaglia d’oro Gianfranco Paglia, tra i primi a indignarsi, che nel 1993 ha perso l’uso delle gamba durante la battaglia del “Checkpoint Pasta” a Mogadiscio.
Chiedere scusa è un rimedio contro l’odio, non è un segno di debolezza. Che ne sa la sinistra.
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