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Informazione Corretta Rassegna Stampa
25.03.2025 Israele è solo contro la propaganda di odio dei media
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 25 marzo 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Israele è solo contro la propaganda di odio dei media»

Israele è solo contro la propaganda di odio dei media
Commento di Deborah Fait

La7, Rai3 e Mediaset, ormai è un coro compatto contro Israele e soprattutto contro Netanyahu. Se amate Israele, spegnete la TV italiana.

Chi ama Israele è meglio che non guardi la TV, spegnetela e fate piuttosto una partita a carte perché i programmi contro Israele fanno tremare i polsi. Israele è colpevole di tutto, Hamas non esiste, gli ostaggi sono dimenticati o nominati tanto per fare, come se i terroristi si fossero impossessati di merce di poco conto. Su Tv 7, giorni fa,  hanno parlato a lungo della ripresa della guerra dando la colpa a Netanyahu, descritto come un perfido manipolatore, non a Hamas e al rifiuto di rilasciare gli ostaggi, non ai missili che di nuovo piombano su Israele da sud e da nord. Qualcuno, nello studio de La 7, ha detto sghignazzando “Finché c’à guerra c’è speranza…che Netanyahu si tenga la poltrona”. Hanno dato naturalmente, e  per l’ennesima volta, il numero dei morti, cosa che non fanno con nessuna guerra al mondo. Di Gaza si sa tutto, si sa anche che quel territorio è abitato soltanto da donne e bambini, niente uomini e soprattutto niente terroristi. Due minuti dopo ogni bombardamento, precedentemente annunciato dall’IDF con milioni di volantini e telefonate e annunci su Whatsapp, tutto il mondo conosce in tempo reale il numero dei morti. Anche l’essere più idiota del mondo capirebbe che tutto è preparato da Hamas che vuole tanti morti tra i suoi cittadini, più morti hanno e più il mondo odia Israele. Come mai nessuno si fa due domande? Israele nei suoi annunci alla popolazione di Gaza indica anche i luoghi sicuri in cui andare. Allora come mai non ci vanno? Le cose sono due: o non è loro permesso scappare per salvarsi o sono talmente invasati da voler morire come martiri, come la loro fede comanda. Domenica 23/3, facendo zapping, ho avuto la sfortuna di capitare su Rai 3 e realizzare che, nella trasmissione, In Mezz’ora,  condotto da Monica Maggioni,  parlavano di Israele, mi sono immediatamente bloccata e mi sono messa a guardare, con un certo timore, confesso, e non sbagliavo perché mal me ne incolse. È vergognoso come si danno le notizie in Italia. Con un angelico e accattivante sorriso, con la sua solita eleganza, la Maggioni ha fatto una trasmissione di aperta manipolazione antisemita.

È ignobile far credere al pubblico che Israele abbia rotto la tregua di sua volontà per il gusto di ammazzare altri palestinesi. È ignobile non informare che la tregua era scaduta e che Israele aveva chiesto la liberazione degli ostaggi per prolungarla. La risposta di Hamas è stata: NO, gli ostaggi ve li sognate! L’informazione italiana si basa su menzogne vergognose preparate accuratamente per prendere per il naso il pubblico che ci casca sempre e reagisce con il solito odio contro Israele. Dopo ogni trasmissione del genere si leggono sui social ondate di commenti antisemiti che si susseguono come tanti tsunami. Gli inviati e gli ospiti della Maggioni,  erano la créme della sinistra più anti israeliana esistente in Rai : Lucia Goracci, Francesca Mannocchi e,  da Israele, Fania Oz, figlia dello scrittore e lei stessa scrittrice e storica, di fronte alla quale persino Amos Oz, seppur di sinistra, si sarebbe vergognato. Tutta la trasmissione era imperniata sulla diffamazione di Israele. Nemmeno una parola sul terrorismo, sui missili che ancora stanno colpendo Israele, sulla vergogna indegna della prigionia degli ostaggi, dopo un anno e mezzo, in condizioni disumane, senza cibo e acqua, torturati fisicamente e psicologicamente. L’ex ostaggio Eli Sharabi, tornato in libertà, ha saputo che i palestinzi gli avevano ammazzato la famiglia, moglie e due figlie bruciate vive nella loro casa. Davanti a una sessione dell’ONU ha dichiarato: “Dov’era l’ONU? Dove era la Croce Rossa quando ne avevamo bisogno? A Gaza nessuno ci aiutava, i cittadini di Gaza, ci vedevano soffrire e applaudivano. Tutti sono coinvolti” ( peggio dei nazisti, aggiungo io). Lucia Goracci ha raccontato una storia tutta sua, colma di bugie e di omissioni,  ha diffamato il governo israeliano, ha detto che metà del popolo non vuole Netanyahu, ma, soprattutto, sia lei che la Maggioni si sono deliziate a parlare dei “coloni”. La Goracci ha ripetuto molte volte, con sarcasmo “La Cisgiordania che loro (i coloni) chiamano Giudea e Samaria”. Forse non si tratta solo di voler mentire, forse le sue lacune storiche sono tali da ignorare che quelli sono i nomi veri e storici di quei territori e che Cisgiordania è un nome farlocco dato dalla Giordania quando, nel 1948, ha occupato quei territori e  ha proceduto alla sostituzione di popolazioni, via gli ebrei e dentro gli arabi. Ma la ciliegina sulla loro torta avvelenata è stata l’intervista di Francesca Mannocchi, che mescola sempre nel torbido, a un ebreo di un insediamento in Giudea, un avvocato che, con loro somma malefica soddisfazione, ha detto che lui gli arabi li ammazzerebbe tutti. Questo signore naturalmente è stato portato come esempio del popolo israeliano e soprattutto degli odiati “coloni”. Come se qualcuno portasse l’antisemita più fanatico d’Italia come prototipo del popolo italiano. Con una differenza però, che l’avvocato ebreo di Giudea, vive minacciato quotidianamente di morte dai suoi vicini arabi e l’antisemita italiano forse non conosce nemmeno un ebreo. L’odio di uno può essere ingiustificato ma compreso, l’odio del secondo non ha nessuna spiegazione o giustificazione se non un agghiacciante sentimento antisemita. Far credere a un pubblico prevalentemente ignorante sul tema, quando non indottrinato dai media, che Giudea e Samaria siano terre arabe è un falso storico indecente. L’ebraismo è nato in quella Terra circa 4000 anni fa, sicuramente 3000 anni prima della nascita di Maometto e dell’invenzione di quell’ideologia di morte che si è rivelata essere l’islam.  

In conclusione fino a quando giornalisti, conduttori, politici faranno il lavaggio del cervello alla gente non ci sarà la speranza che l’odio per gli ebrei diminuisca. Ci sono in ballo miliardi che coinvolgono come in una catena di Santantonio, tutte le grandi organizzazioni, dall’ONU, all’URNWA, a Amnesty International, Alla Corte Penale Internazionale, all’Unione Europea, le organizzazioni femministe, USAID, UNHCR. Tutti questi organismi e molti altri,  sono legati a doppio filo al Qatar e alle miliardarie organizzazioni palestinesi, ne sa qualcosa Francesca Albanese, che attualmente in USA fanno il bello e cattivo tempo.

Israele, come sempre, deve combattere da solo contro un mondo nemico ma, a nostra consolazione, la storia dell’umanità insegna che chiunque , in passato, si sia messo contro il popolo di Israele, è finito male. E noi continuiamo a combattere pensando, con il solito ottimismo ebraico misto al nostro mitico umorismo, che ce la faremo.

 

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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