Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - un suo articolo del 22/03/25, dal titolo "Ciò che non auguriamo nemmeno all’intellettuale dal fervorino ignobile, sdraiato nella comoda amaca".

Michele Serra – che, come tanti, copia-e-incolla i dati diramati dall’ufficio stampa di Hamas, questo sì “osceno” e “ridicolo” – considera una intollerabile “ecatombe” la (presunta) uccisione in guerra di 400 terroristi jihadisti.

Chissà, forse avrebbe detto lo stesso di 400 volontari SS.

Facciamo sommessamente notare che i terroristi jihadisti palestinesi sono peggio delle SS, giacché non solo commettono atrocità che fanno a gara con quelle, ma a differenza di quelle se ne vantano pure.

Noi invece pensiamo che eliminare terroristi jihadisti votati allo sterminio degli ebrei sia non solo un diritto, ma un obbligo per chi vive letteralmente a poche centinaia di metri dalle loro tane.

Ma non è nemmeno questo il punto.

Michele Serra riesce a scrivere un intero corsivo che trabocca indignazione, e condanna senza mezzi termini le operazioni militari di Israele a Gaza, senza dedicare nemmeno un rigo, nemmeno un fugace pensiero agli ostaggi deportati e trattenuti a Gaza. E a un concetto semplice semplice che persino lui potrebbe capire: se i terroristi rilasciassero gli ostaggi – come sarebbero tenuti a fare sin dall’inizio, secondo ogni norma etica e giuridica – non accadrebbe nulla di tutto questo, ma proprio nulla.

Ecco perché il corsivo di Michele Serra è ignobile e immorale.

Ma per quanto ne disprezziamo la forma e il contenuto, una cosa non augureremmo mai a Michele Serra: di trovarsi un giorno nella stessa condizione in cui si trovano gli israeliani sin dal 7 ottobre 2023 e doversi pure sorbire i fervorini di tanti piccoli Michele Serra sdraiati sulle loro comode amache. (Marco Paganoni, israele.net, 22.3.25)

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