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Informazione Corretta Rassegna Stampa
22.03.2025 Forse il Ministro Valditara dovrebbe dare un'occhiata ai programmi scolastici
Commento di Deborah Fait

Testata: Informazione Corretta
Data: 22 marzo 2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: «Forse il Ministro Valditara dovrebbe dare un'occhiata ai programmi scolastici»

Forse il Ministro Valditara dovrebbe dare un'occhiata ai programmi scolastici
Commento di Deborah Fait

Edward Said, ideologo-terrorista palestinese, insegnato nella scuola pubblica. Il ministro Valditara che fa? 

Un lettore di informazionecorretta mi ha scritto per chiedere notizie su Edward Said in relazione alla decisione della sua scuola di portare gli studenti a una conferenza intitolata: "Edward Said, Palestina, la letteratura come forma di resistenza". La notizia mi ha letteralmente scioccata, non avrei mai immaginato che il programma della scuola italiana prevedesse l’indottrinamento degli studenti al punto di far loro assistere a una conferenza su un terrorista spacciato per uomo di cultura. L’ultima immagine che in Israele abbiamo di Said è stata la sua presenza in Libano, al confine con Israele, mentre tirava pietre a tutti gli israeliani che vedeva passare nelle vicinanze. Il grande intellettuale! Dopo quell’episodio è sparito in America dove ha continuato a seminare odio contro Israele nelle università che lo richiedevano come fosse il messia. Ma torniamo al titolo “…la letteratura come forma di resistenza”. Letteratura di chi? Non esiste una letteratura palestinese. Quanti Nobel per la letteratura sono palestinesi? Zero! L’unico premio Nobel consegnato a un finto palestinese come Arafat, l’egiziano, è stato quello per la pace che ha scatenato il terrorismo con kamikaze che si facevano esplodere in mezzo a civili israeliani facendo migliaia di morti innocenti. E poi “Resistenza”, quale resistenza? A cosa? A chi? La Resistenza politica è quel movimento che mette in atto atteggiamenti ostili verso l'invasore di un Paese militarmente occupato. Quale sarebbe il paese militarmente occupato per cui i palestinesi danno vita alla resistenza? Nessuno. Non è mai esistita nella storia una nazione di nome Palestina che è solamente una zona geografica come, esempio, l’Europa. Nonostante ciò, nel 1947, l’ONU mise ai voti la creazione nella Palestina Britannica di due nazioni, Israele, i cui territori erano stati decisi e assegnati già nel 1922 (Giudea e Samaria compresi) e un nuovo paese, in Giordania, per gli arabi che abitavano in quello che sarebbe diventato Israele. Gli arabi rifiutarono perché il loro obiettivo era fare di tutto il Medio Oriente un grande califfato. La Giordania si impossessò di Giudea e Samaria e le svuotò degli ebrei che abitavano quelle regioni e inventò la Cisgiordania.  Perciò quelli che il mondo intero chiama “territori occupati” sono stati occupati dagli arabi ai legittimi proprietari ebrei. Nel 1964 l’egiziano Arafat in combutta con il KGB, inventò il popolo palestinese e da quel momento non vi fu più fine al terrorismo. Nel 1967, dopo la guerra dei 6 giorni vinta da Israele, dalla Lega Araba uscirono i famosi -Tre No di Khartoum-: no al riconoscimento di Israele, no al negoziato, no alla pace! Da allora Israele, in una vana speranza di pace, offrì agli arabi territori, i famosi “territori in cambio di pace”, loro si presero i territori e non ci diedero mai la pace. Allora vorrei capire a quale resistenza si riferisce quella conferenza che racconterà un sacco di palle a liceali innocenti che presto vedremo urlare nelle piazze italiane -Dal fiume al mare morte a Israele-. L’unica resistenza per i palestinesi e i tanti europei che li sostengono, è la distruzione di Israele. E lo dicono senza remore, hanno dichiarato anche, molto chiaramente, che faranno altri 7 Ottobre fino a che non raggiungeranno il loro scopo. Unico caso nella storia in cui la comunità internazionale appoggia un popolo mai esistito che pretende un paese mai avuto,  a scapito dei legittimi abitanti. Edward Said, il professo/terrorista, il palestinese fasullo, ha fatto per tutta la vita questo genere di propaganda di odio che adesso verrà propinata a dei ragazzi di un liceo. Forse il Ministro Valditara dovrebbe dare un’occhiata ai programmi scolastici per evitare la diffusione  della dittatura del pensiero.

Ecco la lettera con la mia risposta:

Buongiorno,

sono un insegnante, la mia scuola porterà i ragazzi di quinta liceo ad ascoltare una conferenza su "Edward Said, Palestina, la letteratura come forma di resistenza" organizzata dal dipartimento di lingue e letteratura straniere dell'università di Torino.

Saprebbe darmi informazioni precise e aggiornate su questo autore?

La ringrazio,

Un cordiale Shalom...

Lettera firmata 

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Caro Signor…

Edward Said? Scrivere Said e leggere falsità è un tutt’uno. Lo hanno fatto passare per un grande letterato e non era altro che un impostore amico e ammiratore dei terroristi. Anche Said, come Arafat, era egiziano. La sua infanzia in “Palestina” era una finzione come la Palestina stessa. Sua madre si era recata a partorire a Gerusalemme per approfittare delle competenze mediche degli ebrei. Costruì la sua carriera in Egitto diffamando di altri studiosi e spacciandosi per “profugo palestinese”. Negli Stati Uniti per Said si aprirono le porte del mondo accademico da dove non ha smesso per decenni di diffondere odio contro Israele - un paese governato da ebrei, cosa per lui insopportabile- e di divulgare la propria ideologia terzomondista sotto il nome di "orientalismo".Grande amico del terrorista Arafat, esaltò l’OLP trasformandola da gruppo terroristico in un’organizzazione benefica.Le consiglio di leggere questi articoli che potranno spiegarle meglio il personaggio:

https://www.linformale.eu/edward-said-oppresso-fraudolento/ 

https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=88031 

È doloroso vedere come le scuole italiane continuino a fare il lavaggio del cervello ai giovani parlando di “resistenza palestinese” che non è basata sulla letteratura di cui sono privi bensì sull’assassinio e che non è resistenza ma barbaro terrorismo. E resistenza a cosa?  Poi vediamo quei giovani in piazza gridare  il loro odio ignorante contro Israele e gli ebrei.

Peccato! Una generazione perduta nell’odio proprio grazie alla scuola che dovrebbe insegnare la giustizia e la verità storica.

Deborah Fait
Deborah Fait


takinut3@gmail.com

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