10/5/02 Giornalisti opinionisti, giornalisti scorretti torna ad esporre la sua convinzione che solo una forza di pace che separi fisicamente israeliani e palestinesi potrà garantire una buona probabilità di successo a trattative di pace
Testata: La Repubblica Data: 09 maggio 2002 Pagina: 1 Autore: Sandro Viola Titolo: «Una forza di pace tra i due popoli»
Giornalisti opinionisti, giornalisti scorretti
Su Repubblica di giovedi 9 maggio, con un articolo intitolato "Una forza di pace tra i due popoli", Sandro Viola torna ad esporre la sua convinzione che solo una forza di pace che separi fisicamente israeliani e palestinesi potrà garantire una buona probabilità di successo a trattative di pace. Purtroppo, però, Viola non chiarisce in quale modo questa forza di interposizione potrà impedire che terroristi suicidi entrino in territorio israeliano per uccidere gente che fa la spesa, balla, mangia la pizza o beve un caffè. Tutto l' articolo è imperniato sul concetto che i carri armati israeliani e la strategia di Sharon non potranno mai fermare i terroristi suicidi. Ma se non ci può riuscire l'esercito israeliano, come potrà farlo un manipolo di militari, magari di leva, poco armati e molto distratti, come hanno dimostrato di essere in Libano i "guardiani della pace" dell' ONU, che hanno aiutato terroristi anti-israeliani a farla franca? Ma è di altro che ci vogliamo occupare, perché Viola è un abitudinario, che non si smentisce neppure dinanzi all'evidenza che lo contraddica. Nell'articolo, Viola scrive che l'infrastruttura del terrorismo "sta negli animi...intrecciata alla disperazione, alla rabbia, ALLA DIGNITA' OFFESA DEL POPOLO PALESTINESE". Dignità offesa da chi? Da chi vuole srradicare l'anima malvagia della parte peggiore e minoritaria di quel popolo? Da chi alimenta, guida, finanzia, organizza e rigenera istinti omicidi e barbari per finalità che nulla hanno a che vedere con la creazione di uno stato palestinese democratico, forte, libero? Da chi educa ed incita i bambini di 10-14 anni ad uccidere ed a uccidersi? No, per Viola è Israele che offende la dignità del popolo palestinese. La offende proponendo accordi di pace che accolgono il 95% delle richieste? Oggi non è ancora tempo di negoziati, per Viola (per fortuna, gli statisti coinvolti la pensano diversamente). Oggi bisogna "trovare il modo di placare LA VIOLENZA CIECA, LA SETE DI VENDETTA, L' ODIO CHE DOMINANO SU TUTTI E DUE I VERSANTI. RICORRERE A UNA CAMICIA DI FORZA PER CONTENERE LE CONVULSIONI DEI DUE POPOLI". In Israele? Ma se abbiamo appena assistito alla scena dei militari israeliani che rifocillavano i 13 terroristi all' uscita dalla Basilica della natività! Dove sono, di grazia, la violenza cieca, l'odio, la sete di vendetta, le convulsioni in un Israele pure ferito fino in fondo alla sua anima da una catena di lutti orrendamente provocati? E dove sono i pacifisti arabi che, come anche in questi giorni ed in queste settimane in Israele, sfilano e dimostrano per chiedere ai loro governi di fare la pace col nemico? Per favore, Viola, la smetta di prendere per imbecilli i suoi lettori!
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