lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
28.06.2002 28/6/02 il principe arabo e il lord inglese di ..Repubblica
una laudatio di due giornalisti , Paolo Longo (il lord inglese) ed Antonio Caprarica

Testata: La Repubblica
Data: 28 giugno 2002
Pagina: 1
Autore: Sebastiano Messina
Titolo: «Il principe arabo e il lord inglese "anime" del Tg1»
Strano, questo "Fuori Onda" di Sebastiano Messina, intotolato "Il principe arabo e il lord inglese "anime" del Tg1", pubblicato su Repubblica di venerdi 28 giugno.
Strano, perché è una laudatio di due giornalisti , Paolo Longo (il lord inglese) ed Antonio Caprarica (il principe arabo) , che Messina mette in parallelo per farne risaltare le differenze e sottolinearne la comune caratura.
Strano, perché si tratta di un cammeo isolato dal contesto, un contesto che avrebbe potuto giustificare quell' analisi, che così invece appare senza motivo apparente.
Il panorama del giornalismo televisivo è, in effetti, desolante, con poche eccezioni che non sono solo quelle del TG1 targato RAI, ma includono certamente quanto meno alcuni cronisti del TG5 targato Mediaset. Alla poca professionalità ed alla scoperta faziosità della massa fanno da contrappunto alcuni singoli giornalisti che riabilitano la professione, ma che non sono solo della RAI e del TG1.Perché dunque ignorarli? Non crediamo che Messina ce ne possa fornire una spiegazione convincente.
E poi: Longo un lord inglese? Certo, la sua flemma ricorda la mancanza di passione e l' incapacità di farsi coinvolgere dello stereotipo che circola su quella categoria della nostra fantasia letteraria, ma...ma se se ne ascoltano le parole, anziché limitarsi a guardarlo in faccia, allora ci si accorge che esse non riescono a nascondere astio ed avversione nei confronti di Israele, e che nella loro apparente fredda e distaccata neutralità esse insinuano (se vogliamo essere generosi) valutazioni delle informazioni raccolte che risentono di una certa predilezione nell' accreditare alcune fonti a scapito di altre, o lacune nel raccoglierle. Come documentiamo con accuratezza nel DOSSIER RAI-Mediaset-La 7 ogni volta che ce ne viene data opportunità.



Invitiamo i nostri lettori ad inviare il loro pare a Repubblica cliccando sulla e-mail sottostante



rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT