Una pagina di REPUBBLICA, alcuni ebrei finti/ignoranti/di sinistra... contro Israele Commento di Stefano Parisi
Testata: Il Riformista Data: 28 febbraio 2025 Pagina: 1 Autore: Stefano Parisi Titolo: «'No alla pulizia etnica dei palestinesi', la pagina senza senso degli ebrei italiani: così utilizzate lo stesso linguaggio di Hamas»
Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi 28/02/2025 a pag. 1, il commento di Stefano Parisi dal titolo: "'No alla pulizia etnica dei palestinesi', la pagina senza senso degli ebrei italiani: così utilizzate lo stesso linguaggio di Hamas"
Stefano Parisi
Che senso ha una pagina che ricalca la propaganda di Hamas, pubblicata su La Repubblica proprio nel giorno in cui venivano riconsegnate le salme dei Bibas (trucidati da Hamas) in Israele?
Oggi su un giornale nazionale alcuni ebrei italiani hanno pubblicato un annuncio a pagamento per i dire “NO alla pulizia etnica” denunciare la volontà di Trump che vuole espellere i palestinesi da Gaza mentre “prosegue la violenza del governo israeliano e dei coloni” in Cisgiordania.
Sono giorni molto difficili per gli israeliani, per i familiari delle vittime (questa mattina è in corso il funerale di Shiri, Ariel e Kfir Bibas) e delle persone, innocenti e inermi civili, che sono ancora, non sappiamo se vivi o morti, nei tunnel di Gaza, torturati e denutriti. Sono giorni difficili, perché il mondo intero è sottoposto ad un orribile ricatto, a cui assistiamo soccombendo alla vigliacca e infame azione di propaganda di Hamas, ai civili palestinesi che inneggiano alla umiliazione del rilascio dei rapiti e al passare delle bare dei corpi. Vengono rilasciati centinaia di prigionieri dalle carceri israeliane a fronte di due tre rapiti.
Uno stillicidio orrendo a cui l’opinione pubblica israeliana risponde con grande compostezza, senza spirito di vendetta, ma con il solo amore per i propri concittadini, per la loro vita. In questi giorni contrasta l’amore per la vita e la volontà di sicurezza degli israeliani con la cultura dell’odio, l’esaltazione della morte che vediamo a Gaza, in Cisgiordania. Sono giorni difficili per Israele e per gli ebrei in tutto il mondo perché la propaganda degli assassini, stupratori, strangolatori di bambini, prende piede sempre di più in occidente e ne sono vittime tanti ebrei italiani, nelle scuole, nelle università per le strade delle nostre città. Sono giorni difficili perché le parole del Presidente degli Stati Uniti stanno provocando delle reazioni nelle opinioni pubbliche di tutto il mondo, di cui probabilmente oggi non sentivamo il bisogno.
Perché oggi? Qual è il senso di questa pagina pubblicata a pagamento? Si può e, a mio avviso, si deve essere contrari ad insediamenti in Cisgiordania, si può e a mio avviso, si deve essere favorevoli ad un immediato rilascio di tutti gli ostaggi vivi e morti, costi quel che costi perchè gli israeliani si liberino da questo incubo, si può e si deve puntare a una prospettiva di sicurezza in Israele, a Gaza e in Cisgiordania. Si può e si deve stare con la stragrande maggioranza degli israeliani, che vogliono sicurezza, non vogliono vendetta e che oggi in massa hanno accompagnto i funerali dei Bibas.
Ma sappiamo che il processo che porterà a disarmare i terroristi a Gaza e in Cisgiordania richiederà tempo, la collaborazione dei paesi dell’”Islam Moderato” e una lunga e decisa azione per estirpare l’odio nell’opinione pubblica palestinese. Sappiamo che in Cisgiordania, nelle scuole gestite dall’ANP ai bambini si insegna l’odio verso gli ebrei, la distruzione di Israele e la morte come valore religioso. Sarà un processo lungo se mai sarà attivato.
Ma allora qual è il senso di questa pagina pubblicata a pagamento? Perché usare il linguaggio e le categorie della propaganda dei terroristi come la “pulizia etnica” sapendo bene che la stragrande maggioranza degli israeliani vuole solo vivere in sicurezza. Perché usare il doppio standard (la violenza dei coloni e del Governo israeliano) omettendo l’orrore, forte del consenso popolare, dell’Islam radicale. Perché chiedere all’Italia di non essere complice esattamente come fanno i movimenti ProPal nelle violente manifestazioni di piazza che si susseguono quotidianamente in tutta Italia dal’8 ottobre del 2023. Mi rivolgo a voi ebrei italiani firmatari di questa pagina, pensate davvero che oggi avete contribuito a ristabilire la verità?
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