Tacete, ma state zitti!
Commento di Michelle Mazel
(Traduzione di Yehudit Weisz)
https://www.dreuz.info/2025/02/taisez-vous-mais-taisez-vous-310952.html

Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite e Volker Türk, alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, si indignano ora che è troppo tardi. Che schifo!
Signor Volker Türk, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti dell’Uomo, stia zitto. Un minimo di decenza, per favore. Per più di cinquecento giorni lei ha evitato accuratamente di dire una parola e improvvisamente, giovedì scorso, si è ricordato dei suoi doveri. “Secondo il diritto internazionale, qualsiasi consegna di spoglie mortali deve rispettare il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti e garantire il rispetto della dignità delle persone defunte e delle loro famiglie”, così lei ha affermato sentenziosamente. E si è indignato: “La sfilata di cadaveri che abbiamo visto questa mattina è abietta e crudele e viola il diritto internazionale. Noi chiediamo che tutte le restituzioni vengano effettuate con la massima riservatezza, con rispetto e riguardo.” E taccia anche lei, signor António Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite. Lei, che è sempre così pronto a fustigare Israele, ha voluto condannare Hamas sul suo account X per “la sfilata di cadaveri e l'esposizione delle bare degli ostaggi israeliani deceduti” avvenuta a Gaza ieri, prima di restituirli a Israele, ma solo dopo che l’IDF aveva rivelato che il movimento terroristico era andato ancora oltre in termini di orrore e di mostruosità. La mancata restituzione del corpo della madre dei bambini, come aveva promesso, l’ha spinta a rompere il suo lungo silenzio sulle turpitudini di Hamas. Come possiamo dimenticare che lei aveva trovato delle giustificazioni per le atrocità del 7 ottobre? Arriviamo a una constatazione molto strana. Il signor Guterres e il signor Volker Türk non si sono sentiti in dovere di reagire, né di protestare, e ancor meno di condannare, le gravissime violazioni dei diritti umani: stupri, torture, omicidi, tutto questo non era di loro competenza. Le testimonianze degli ostaggi liberati e la sinistra messa in scena del loro rilascio non hanno suscitato alcuna reazione. Il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti riguarderebbe quindi solo i morti, non i vivi. E questi signori continuano a ripetere l’ovvio: non stanno chiedendo ad Hamas di smettere di torturare gli ostaggi, ma solo che i prossimi? possibili? trasferimenti dei corpi avvengano con dignità!
Ed ora una parola su Emmanuel Macron, che è visibilmente molto colpito. “Il Presidente della Repubblica ha espresso il suo cordoglio, con una foto della famiglia tra le mani, per la scomparsa dei tre membri della famiglia Bibas, “immagini dell’innocenza e dell’amore”, “visi di un'umanità eterna che la barbarie di Hamas non potrà mai cancellare. La Francia, mobilitata per la liberazione di tutti gli ostaggi, è al fianco di Yarden e della famiglia Bibas in una fratellanza universale.” La sua sincerità non può essere messa in dubbio. Ma cosa ha fatto di preciso, in quanto leader di una grande nazione con una forte influenza in Medio Oriente? Il tempo delle dichiarazioni vuote è finito. È necessario intervenire con urgenza per salvare gli ostaggi, che sono più che mai in pericolo di morte.

Michelle Mazel