La sicurezza di Kyiv non è in vendita, dice Zelensky con i nervi saldi Analisi di Kristina Berdynskykh
Testata: Il Foglio Data: 20 febbraio 2025 Pagina: 1 Autore: Kristina Berdynskykh Titolo: «Zelensky dice che Trump vive in una bolla di disinformazione russa. Trump inveisce contro di lui»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 20/02/2025, a pag. 1, con il titolo "Zelensky dice che Trump vive in una bolla di disinformazione russa. Trump inveisce contro di lui", l'analisi di Kristina Berdynskykh.
Kristina BerdynskykhTrump accusa Zelensky: molto grave, è solo un assist a Putin. L'Europa non segua Trump e non commetta l'errore di fare accordi di pace solo con Putin, ne pagheremmo le conseguenze nei prossimi anni
Kyiv. Ieri mattina il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è rientrato a Kyiv dopo essere stato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, negli Emirati Arabi Uniti e in Turchia. La prima cosa che ha fatto è stata incontrare i giornalisti ucraini e stranieri nel suo ufficio in via Bankova, quando già Donald Trump aveva fatto commenti negativi su di lui e sulla sua popolarità, ma prima che, su Truth, il presidente americano lo definisse “un dittatore senza elezioni”, accusandolo di aver sperperato i soldi americani e di aver fatto un “lavoro disastroso”.
Zelensky ha risposto alle domande in piedi: eraserio, concentrato, veloce. Il Foglio gli ha chiesto se ritiene che quello degli Stati Uniti, il più grande alleato dell’Ucraina, possa essere considerato un tradimento, visti i colloqui tra Russia e Stati Uniti e le prime dichiarazioni di Donald Trump contro di lui e contro la difesa dell’Ucraina.
Il presidente americano aveva detto che l’Ucraina non sarebbe dovuta entrare in guerra, che Zelensky non ha il controllo di come vengono utilizzati gli aiuti americani e che la sua popolarità sarebbe solo del 4 per cento, suggerendo quindi l’urgenza di nuove elezioni in Ucraina. Zelensky ha risposto che, secondo un sondaggio dell’Istituto internazionale di sociologia di Kyiv, il suo livello di fiducia è del 57 per cento e che la cifra del 4 per cento arriva dalla disinformazione russa. “Purtroppo, il presidente Trump vive in questa bolla di disinformazione”, ha detto Zelensky: “Vorrei che il team negoziale di Trump dicesse più verità, perché tutto questo certamente non giova all’Ucraina”. Per quanto riguarda l’incontro in Arabia Saudita, Zelensky ha dichiarato che gli Stati Uniti possono incontrarsi con chi vogliono, ma che, in questo caso, stanno aiutando Putin a uscire dal suo lungo isolamento. “Penso che Putin e i russi siano molto felici che si dialoghi con loro”, ha detto il presidente ucraino. “E’ passato il messaggio che fossero le vittime, e questa è una novità”, ha aggiunto con stupore. Zelensky dice con sicurezza di non essere infastidito e di essere pronto a tutto. Non è la prima volta che deve affrontare un dialogo difficile o una battaglia diplomatica, ci sono state molte “battaglie telefoniche” con gli alleati dall’inizio dell’invasione su larga scala. “Prendo tutto questo con molta calma”, ha detto.
Vorrebbe però trovare un modo per introdursi in questa bolla di disinformazione attorno a Trump e trasmettergli informazioni più veritiere. “Dobbiamo almeno incontrarci”, ha detto. Il presidente ucraino ha dichiarato di voler concludere la guerra entro quest’anno, ma affinché ciò accada, Kyiv deve ricevere garanzie di sicurezza dai suoi alleati, e gli Stati Uniti non hanno ancora chiarito quali garanzie siano disposti a fornire. Il documento che il segretario del Tesoro americano Scott Bessent ha portato a Kyiv il 12 febbraio, secondo Zelensky, era molto vago. Proponeva la spartizione delle terre rare fra Ucraina e Stati Uniti e il 50 per cento di quanto elencato nel documento. Secondo il Telegraph, l’accordo non riguardava solo le risorse minerarie, ma anche petrolio, gas, porti e infrastrutture, senza però menzionare garanzie di sicurezza per l’Ucraina. “Non posso vendere la nostra sicurezza”, ha detto Zelensky, ha chiarito di essere disposto a continuare le trattative economiche con gli Stati Uniti, ma in cambio di proposte più chiare sulle garanzie di sicurezza e almeno 20 batterie di sistemi di difesa aerea Patriot: “Non abbiamo armi con cui abbattere i missili. Alle 5 del mattino il comandante mi chiama e dice: ‘Ci sono 8 obiettivi in avvicinamento, ma non abbiamo missili per la difesa aerea’”. Le garanzie di sicurezza da parte degli alleati dovrebbero consistere in armamenti, finanziamenti per l’esercito, una solida difesa aerea e la presenza di contingenti dei paesi disposti a inviare forze di pace in Ucraina, ha detto. Kellogg, rappresentante speciale di Trump per le questioni riguardanti Russia e Ucraina, è arrivato in visita a Kyiv. Zelensky ha parlato con i giornalisti prima di incontrarlo e ha detto di essere pronto a portarlo al fronte, affinché possa ascoltare direttamente dai soldati cosa pensano dei negoziati in corso. Ha anche suggerito a Kellogg di passeggiare per le strade di Kyiv per sentire l’opinione della popolazione sulle ultime dichiarazioni di Trump: “Per me è importante che lo capisca da solo”, ha detto. In Ucraina, nessuno crede a Putin. Zelensky si dice deluso dal fatto che, durante l’incontro tra le delegazioni russa e americana, non sia stato discusso il rilascio dei prigionieri di guerra ucraini. Inoltre, è preoccupato che non siano stati affrontati i crimini di guerra commessi dal Cremlino. “La Russia è colpevole e deve rispondere delle sue azioni”, ha insistito il presidente ucraino. Alla fine dell’incontro, Zelensky ha detto di aver iniziato colloqui con i leader europei e di essere convinto che l’Europa sia pronta a finanziare le Forze armate ucraine nel caso in cui gli americani non lo facciano. “L’Europa è pronta? Io penso di sì”, ha detto il presidente ucraino.
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