13/5/02 Lettera aperta al direttore dell'Ans Riportiamo qui sotto la lettera di Yosef Tiles
Testata: ANSA Data: 13 maggio 2002 Pagina: 1 Autore: un giornalista Titolo: «un articolo»
Riportiamo qui sotto la lettera di Yosef Tiles al direttore di quella che forse è la più importante testata giornalistica italiana: l'ANSA. Lo scopo di tale pubblicazione è mostrare il tipo di critiche adottate contro la disinformazione che impera nel sito dell'Agenzia.
Sig Magnaschi, Io non sono un professionista nè dell'informazione, nè della disinformazione. Sono un cittadino italiano, interessato alle vicende del Medioriente, che, tramite internet, radio e tv satellitare, si tiene informato attraverso le agenzie di mezzo mondo. Intervengo sui siti italiani tramite e-mail, quando trovo delle discrepanze o delle omissioni sui media italiani rispetto ai media internazionali, come le ho dimostrato. Purtroppo queste accade (troppo) di frequente, anche grazie alla sua agenzia, che, per sua stessa ammissione, ha 2 livelli di informazioni, una per il pubblico e una per i giornalisti. Capisco che certi particolari , scabrosi o angoscianti, tali da suscitare panico vengano mitigati nel sito per il pubblico, ma le notizie mitigate vanno comunque date. Le mie puntualizzazioni non sono mai state su notizie sconvolgenti o scandalistiche, ma su fatti che possono influenzare l'opinione pubblica, senza scioccarla. Nelle sue risposte lei conferma le mie critiche al modo parziale e unilaterale della sua agenzia di dare le notizie, almeno sul sito internet aperto al pubblico.. Infatti nel sito aperto al pubblico non si risparmia mai una notizia che serve a demonizzare lo Stato di Israele, anche quando vengono da fonti poco credibili e poi regolarmente smentite. Invece, le notizie "scomode" per gli amici arabi vengono omesse. In definitiva il politically correct pro-arabo impera nella sua agenzia. Questo modo di operare lascia enorme discrezionalità ai giornali italiani di pubblicare o censurare certe notizie, influenzando l'opinione pubblica, ben sapendo che chi non ha accesso a media esteri non avrà possibilità di confronto e controllo dell'informazione. A questo punto risulta chiaro, che sono le scelte editoriali dell'ANSA a contribuire, quando non a determinare, la disinformazione che regna nei media italiani riguardo al medio-oriente, e alla demonizzazione dello Stato di Israele. Sono sicuro che i suoi inviati le hanno riferito che i terroristi palestinesi hanno urinato nella grotta della natività e che sui muri di Betlemme compaiono le scritte in arabo: -prima è il turno di qeulli del sabato (gli ebrei) e poi verrà il turno di quelli della domenica (cristiani)- che ha portato ad una emigrazione dei cristiani da Betlemme, riducendo la loro presenza da 60% ad meno del 20% da quando è nelle mani di Arafat. Queste notizie c'erano sul sito ANSA per i giornalisti?
dr Yosef Tiles
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