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Libero Rassegna Stampa
18.02.2025 Arabia Saudita-Zelensky: non ci sto
Cronaca di Brunella Bolloli

Testata: Libero
Data: 18 febbraio 2025
Pagina: 2
Autore: Brunella Bolloli
Titolo: «Zelensky non ci sta: «Donald vuole compiacere Putin»»

Riportiamo da LIBERO di oggi, 18/02/2025, a pag. 2, l'articolo di Brunella Bolloli dal titolo "Zelensky non ci sta: «Donald vuole compiacere Putin»".

Zelensky non è stato invitato ai negoziati sul suo paese invaso. A Riad, luogo eletto per la trattativa, si siederanno a parlare solo Usa e Russia. Ma avverte: Trump vuol compiacere Putin ottenendo un risultato rapido. E quel che si otterrà non sarà un accordo di pace, ma una fragile tregua.

A Parigi il vertice degli 11 “europei”, a Riad il “controvertice” di Stati Uniti e Russia, grande assente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ieri era negli Emirati Arabi Uniti, poi in Turchia e domani sarà a Riad per un viaggio già programmato da tempo e quindi in apparenza, non legato ai colloqui tra gli inviati di Donald Trump e Vladimir Putin. La vera novità è questa: il negoziato tra la Casa Bianca e il Cremlino dopo il gelo dei rapporti Usa e Russia dei tempi di Biden.
A Riad, da una parte del tavolo siederanno il segretario di Stato americano, Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz e l’inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff. Dall’altro lato, invece, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov e l’assistente presidenziale Yuri Ushakov.
L’obiettivo dei colloqui di Riad è trovare una strada che possa portare a una via di uscita dalla guerra in Ucraina a tre anni dall’inizio dell’invasione.
Il presidente ucraino, però, ha dichiarato di non gradire le mosse di Trump sul conflitto. Per lui gli Stati Uniti stanno cercando di «accontentare» Mosca. Intervistato a Monaco dall’emittente tedesca Ard, Volodymyr Zelensky è stato netto: «Gli Usa stanno dicendo cose molto favorevoli a Putin perché vogliono compiacerlo, questo è il problema. Vogliono incontrarsi rapidamente e ottenere una rapida vittoria. Ma ciò che vogliono», ha aggiunto, «è solo un cessate il fuoco, non è una vittoria». Per il presidente ucraino in termini di «numero di truppe da combattimento, di flotta, di forza aerea, di droni, l’Europa è debole».
In quanto alla mancata presenza dell’Ucraina al vertice di Riad, Mychailo Podoljak, primo consigliere e braccio destro di Zelensky, ha confermato che «ad oggi, non abbiamo ricevuto alcun invito alle trattative in Arabia Saudita. Al momento, per noi questo tavolo non esiste, e poi il presidente Zelensky ha già spiegato che, prima di iniziare qualsiasi negoziato, dobbiamo trovare una posizione comune tra Stati Uniti, Ucraina e Unione Europea, perché», ha aggiunto parlando a Rete4, «la presenza dell’Europa ai tavoli dei negoziati è assolutamente imprescindibile».
Oggi quindi riflettori puntati su Riad: l’accelerazione è arrivata dopo la telefonata di un’ora e mezza tra Trump e Putin dei giorni scorsi. Lavrov ha spiegato che i due leader intendono «lasciarsi alle spalle un periodo assolutamente anormale nelle relazioni fra le due grandi potenze» ma, allo stesso tempo, ha chiarito che la Russia non farà «concessioni territoriali» a Kiev.
Frase non ricevibile per Zelensky, per il quale la riunione di Riad «non sarà risolutiva». Il presidente ucraino da ieri sera ad Ankara per una visita ufficiale con la first lady, Olena Zelenska, ha spiegato su X le principali questioni che saranno discusse con Erdogan: dallo scambio di prigionieri («tutti gli sforzi per riportare a casa la nostra gente»), alla sicurezza alimentare, alla diplomazia educativa e culturale della first lady». La Turchia ha avuto un ruolo chiave nell’accordo sull’esportazione di grano attraverso il Mar Nero, mediato con la Russia sotto l’egida dell’Onu, e ha ospitato diversi cicli di negoziati tra Mosca e Kiev. Potrebbe offrire di nuovo il suo contributo in questo delicato processo. 

 

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