Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

 
Andrea B. Nardi
Israele verità e menzogne
<< torna all'indice della rubrica
Gli slogan dell’ignoranza 09/02/2025

Gli slogan dell’ignoranza
Commento di Andrea B. Nardi

Due popoli, due Stati. Il mantra di tutti i governi occidentali è in realtà frutto di un'allucinazione politica. Gli arabi palestinesi, dal 1947, stanno cercando di distruggere lo Stato ebraico. 

“Due popoli due Stati” è il tipico slogan di chi o non si disturba a studiare i fatti e la storia, e pensa che l’impegno politico si esaurisca ripetendo alla nausea banalità da bempensante, oppure conosce benissimo la verità ma per precisa strategia politica preferisce perpetrare menzogne a cui gli altri abboccano (pontefice compreso).

La verità è che gli unici a non volere due Stati sono proprio gli arabi cosiddetti “palestinesi”, le cui classi dirigenti da sempre hanno un unico obiettivo imperialista dichiarato pubblicamente e attestato su tutti i documenti scritti, statuti giuridici e libri scolastici inclusi: l’occupazione dello Stato israeliano, la sua distruzione, lo sterminio della popolazione israeliana, e l’insediamento di un nuovo Stato arabo, denominato arbitrariamente “Palestina”, al posto di Israele.

La formula dei due Stati – uno israeliano e l’altro arabo – fu proposta per la prima volta dalla Commissione Peel nel 1937, durante una – tanto per cambiare – rivolta araba, e poi riproposta dalla Commissione Woodhead nel 1938: non se ne fece nulla a causa delle violenze perpetrate dalla comunità araba contro quella ebrea. Nel 1947 il Piano di Spartizione dell’Onu lo riprese, mantenendo Gerusalemme sotto una giurisdizione internazionale (e non se ne capisce il motivo, dato che la città è la capitale del popolo giudaico dal X secolo a.C., ma tant’è...): Il Piano Onu prevedeva uno Stato ebraico in cui si sarebbe raggruppata una maggioranza di ebrei (498.000 a fronte di 407.000 arabi) e avrebbe occupato il 55% del territorio, mentre 10.000 ebrei invece sarebbero rimasti nell'erigendo Stato arabo, che sarebbe stato abitato dal 99% di arabi, con una comunità totale di 735.000 abitanti.

La leadership ebraica si disse pronta ad accettarlo ma, al contrario, esso fu totalmente respinto di nuovo dai maggiorenti arabi. E non se ne fece nulla.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, l'Egitto occupò la Striscia di Gaza e la Transgiordania occupò e poi annesse la Cisgiordania, formando così il Regno di Giordania: tale annessione non fu mai riconosciuta dalla comunità internazionale.

Quindi Israele subì due tentativi di invasione scatenatigli contro dagli Stati arabi confinanti, durante le guerre del 1948 e del 1967, terminate entrambe con la sopravvivenza di Israele e la sconfitta degli attaccanti arabi.

Ricordiamo che la parola "Palestina" significa "Terra dei Filistei”, antico popolo indoeuropeo (25mila individui) che nel 1200 a.C. ebbe il permesso dal Regno Israelitico di stanziarsi nella regione di Canaan. Pelesheth è il nome ebraico con cui fu indicata quindi quella regione di Giudea; i filistei adottarono usi, religione e lingua ebraica, ossia l’aramaico, e si fusero con gli israeliti, di fatto estinguendosi. Tutto ciò accadeva duemila anni prima della nascita di Maometto e dell’arrivo sulla scena mediorientale delle stirpi arabe beduine.

Nel 1964 Arafat inventò l’OLP, Organizzazione per la Liberazione della Palestina, con cui determinò una serie di fondamentali falsi storici, destinati a perpetrarsi in menzogne per tutti questi 70 anni:

- non esiste e non è mai esistita nessuna Palestina araba, bensì solo ebraica;

- non esiste nessun popolo palestinese, ma solo un insieme di genti egiziane, giordane, siriane, libanesi, messe insieme arbitrariamente da Arafat per una sua precisa sete di potere;

- la Palestina di cui si parla oggi è un’invenzione di Arafat e non esiste né storicamente né etnicamente né nazionalmente;

- chi non ha mai voluto la nascita di uno Stato Palestinese moderno sono sempre state le classi dirigenti “palestinesi”, ossia OLP, ANP, Hamas, Fatah, e i loro accoliti e sponsor, Iran, Hezbollah: ciò che esse vogliono, e lo dichiarano pubblicamente da decenni, è la distruzione di Israele, non la convivenza dei due Stati;

- la cosiddetta “Palestina” moderna è già libera e non ha bisogno di essere liberata da nessuno, dato che nessuno occupava i suoi territori: situazione logicamente cambiata dopo il massacro di migliaia di israeliani innocenti perpetrato dalle milizie “palestinesi” di Gaza e del West Bank.

Nemmeno gli esistenti Stati arabi all’inizio volevano la nascita del nuovo Stato di Palestina, e Arafat ci mise vent’anni per convincere i “fratelli arabi” a sostenere il suo progetto.

Come oggi afferma Eric Zemmour, scrittore e studioso ebraico-berbero algerino: "Non c'è mai stata una nazione palestinese, dobbiamo smetterla con questo fantasma. Sono musulmani e sono arabi! Se ci fosse uno Stato palestinese diventerebbe immediatamente una fonte di guerra contro Israele!"

Fra gli anni 90 e il 2000, con gli Accordi di Oslo e il Summit di Camp David, si tornò a parlare della soluzione dei due Stati, basata sulle linee pre-1967: il nascente e mai esistito Stato palestinese avrebbe dovuto comprendere tutta la Cisgiordania e la Striscia di Gaza. La prima era stata abbandonata dal Regno di Giordania e di fatto non ha più avuto uno status giuridico (ricordiamo che i fedayn “palestinesi” furono bombardati e sterminati dal governo giordano nel settembre 1970, e i superstiti arabi espulsi dai confini giordani proprio dai loro “fratelli arabi”!). La seconda è stata ceduta dall’Egitto all’ANP, e nel 2005 tutte le famiglie israeliane ivi presenti sono state sradicate e deportate con la forza all’interno dei confini israeliani.

Il 4 giugno 2009, il presidente Barack Obama tenne un discorso all’Università del Cairo in Egitto sostenendo la soluzione dei due Stati. Dieci giorni dopo il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, all’Università Bar Ilan di Tel Aviv, dichiarò di accettare l'approvazione di uno Stato palestinese, ma alla condizione che l'ANP rompesse completamente col gruppo criminale terroristico-militare di Hamas che propugna nel suo statuto la distruzione di Israele. Naturalmente ciò non avvenne.

Il 29 novembre 2012, in base alla risoluzione 67/19, lo Stato di Palestina fu riconosciuto ufficialmente a livello legale con una risoluzione dell'Assemblea generale Onu, in cui si configurava la realizzazione formale della soluzione a due Stati: eppure i gruppi militari palestinesi sostenuti da ANP continuano a combattere contro Israele per annientarlo.

Sempre dinanzi all'Assemblea generale Onu nel 2022 il premier israeliano Yair Lapid ha dichiarato che la soluzione dei due Stati è «giusta per la sicurezza di Israele, per la sua economia e per il futuro dei nostri figli», a condizione che il futuro Stato palestinese rimanga pacifico e non si trasformi in «una base terrorista come accaduto con Gaza». Naturalmente abbiamo visto com’è andata: la dittatura di Fatah prima e di Hamas dopo sulla propria popolazione araba, i continui attacchi terroristici contro Israele da Gaza, West Bank e Libano, il massacro perpetrato da Hamas un anno dopo, e il persistere della complicità e connivenza di ANP coi criminali assassini.

Chi è che non vuole attuare la soluzione dei due Stati, che già esistono, quindi?

Attentati internazionali, combattimenti e attacchi in territorio israeliano, intifada, uccisioni, lanci di missili da parte dei movimenti arabi contro Israele per decenni e continue dichiarazioni sull’obiettivo di distruggere Israele hanno sempre impedito l’attuazione della soluzione dei due Stati, acclarando al mondo l’indisponibilità dei cosiddetti “palestinesi” a tale progetto e a una convivenza pacifica con Israele. Il 7 ottobre 2023 ne è stato l’esempio lampante, partito proprio dal territorio “palestinese” della Striscia di Gaza, sebbene l’opinione pubblica mondiale continui a fingere di non capirlo.

Palestina libera, urlano in piazza, Free Palestine (segnaliamo ai nostrani ProPal, la cui ignoranza è illimitata, che Free Palestine in inglese significa Palestina Gratis: Palesina Libera si dice Palestine Free…): ma libera da chi? Libera da cosa?

Forse libera da Hamas, o da Fatah, le due fazioni terroristiche arabe che si ammazzano a vicenda per il controllo del potere sulla popolazione araba, e che uccidono e minacciano la loro stessa gente facendola vivere nell’orrore. Forse libera dall’ANP, ex OLP, che è l'organo politico di autogoverno dei territori definiti Palestina, ossia la Striscia di Gaza e le aree A e B della Cisgiordania (West Bank), e che da 70 anni ha la responsabilità di aver mantenuto la popolazione araba in miseria e terrore nonostante i miliardi di dollari ricevuti internazionalmente (74 milioni di dollari l’anno dall’Arabia Saudita, 72 milioni dal Kuwait, e così via, fino al miliardo e duecento milioni di euri dell’UE dal duemila a oggi, fra cui gli 80,9 milioni dell’Italia che non ha i soldi per gli ospedali italiani, e i 235 milioni di dollari ristanziati da Biden, precedentemente interrotti da Trump: eppure la popolazione araba “palestinese” vive in condizioni di sottosviluppo totale mentre l’OLP prima e l’ANP oggi non hanno mai documentato dove finiscano tutti quei soldi, anche perché è arduo ammettere che siano serviti solo a rendere miliardari i vertici politici palestinesi e a finanziare i gruppi terroristici).

Oppure forse intendono libera dai narcotrafficanti, dai mercanti di armi, dagli infiltrati dell’Isis, dagli agit prop iraniani, tutte realtà presenti nei territori “palestinesi”.

Ma una cosa è certa: non si può gridare Palestina libera dagli israeliani! Semplicemente perché Israele non occupa nessun territorio definito “palestinese”Almeno fino all’attacco del 7/10/2023.

Prima della strage e del massacro di civili israeliani innocenti perpetrato da milizie arabe il 7 ottobre 2023, la situazione della cosiddetta Palestina era questa.

La Palestina è divisa in due, Gaza è governata da Hamas, la Cisgiordania è divisa in aree amministrative a controllo israeliano, o dell'Autorità Palestinese o mista. Chi grida "Palestina libera", pensando all'occupazione israeliana, non sa di che parla.

Striscia di Gaza:

360 km² di superficie popolata da più di due milioni di abitanti.

Il 14 agosto 2005, in base al Piano di Disimpegno Unilaterale Israeliano, il governo israeliano aveva evacuato la propria popolazione dagli insediamenti nella Striscia e smantellato le colonie. Lo sgombero della Striscia terminò il 22 agosto, con il trasferimento delle ultime famiglie della colonia di Netzarim. Il 12 settembre 2005 tutto il territorio della striscia di Gaza era passato in mano arabo-palestinese, governato dai maggiorenti palestinesi.

Nel 2007 le due fazioni arabe, Hamas e al-Fath (espressione di ANP), si sonno trucidate a vicenda, provocando centinaia di morti in pochi giorni, e terrorizzando la popolazione civile “palestinese”. La vittoria militare dei terroristi di Hamas contro i colleghi dell’ANP ha dato la stura nella Striscia all’edificazione di una base bellica permanente di Hamas impegnata a compiere operazioni terroristiche contro Israele, con attentati, omicidi, rapimenti, e la costruzione sistematica di infrastrutture militari.

La Corte Penale Internazionale dell’Aja nel 2021 ha approvato la richiesta del procuratore Fatou Bensouda di aprire un procedimento contro Hamas per crimini di guerra nella Striscia di Gaza.

Da Gaza è partita l'offensiva militare di Hamas, iniziata il 7 ottobre 2023 con l’Operazione Alluvione Al-Aqsa, che ha provocato le stragi e i rapimenti di civili israeliani all'interno dei confini israeliani.

Ma tutto questo non desta alcun interesse negli urlatori della “Palestina libera!”.

Cisgiordania:

5655 km² per una popolazione di quasi tre milioni di abitanti.

Gli Accordi di Oslo del 1993 hanno dichiarato che lo stato finale della Cisgiordania sarà oggetto di un prossimo accordo tra Israele e la leadership palestinese. A seguito di tali accordi ad interim, Israele ha ritirato il suo governo militare dalla Cisgiordania, che è stata divisa in tre settori:

 

Area

Controllo

Amministrazione

 

 

A

Palestinese

Palestinese

 

 

B

Israeliano

Palestinese

 

 

C

Israeliano

Israeliana

 

 

 

Mentre la stragrande maggioranza della popolazione arabo/palestinese vive nelle zone A e B, le terre dell’area C sono considerate vacanti e disponibili. La Cisgiordania è governata dall’ANP, l’Autorità Nazionale Palestinese.

Questi sono tutti i territori definiti “Palestina”, governati dalle indipendenti autorità “palestinesi”: quindi non si capisce da che cosa dovrebbero essere liberati.

La realtà e la verità è che fino al 7/10/2023 i territori del cosiddetto Stato Palestinese erano autonomi e dominati dalla leadership palestinese, la quale, invece di adoperarsi per il benessere della propria popolazione, ha per decenni fatto la guerra allo Stato Israeliano, sostenuta in tutto ciò dall’Iran e dalle milizie sciite libanesi.

Qualche altro dato per farsi un’idea della situazione:

- Il 20% della popolazione israeliana è araba;

- Il 17% della popolazione israeliana è musulmana;

- Più di 300 imam e muezzin sono stipendiati dallo Stato israeliano;

- Un milione e 400mila israeliani musulmani parlano l’arabo;

- L'arabo è una delle due lingue ufficiali di Israele;

- 26mila musulmani studiano negli istituti accademici israeliani;

- I musulmani in Israele sono cresciuti di 10 volte rispetto al 1948 (stessa crescita anche nei territori "palestinesi");

- In Israele sono diffuse 6 differenti correnti dell’Islam;

- In Israele le moschee sono cresciute del 500% sempre dal 1948;

- 13 deputati alla Knesset, il parlamento israeliano, sono arabi;

- 1700 musulmani prestano servizio nell’esercito israeliano;

- Durante il Covid il governo israeliano si era detto pronto a vaccinare gratuitamente tutta la popolazione araba dei territori “palestinesi”, ma Hamas e ANP si sono rifiutati di far vaccinare la propria gente;

- Le dirigenze “palestinesi” da 70 anni mantengono la propria popolazione nella più profonda miseria, e qualsiasi beneficio a disposizione degli arabi “palestinesi” proviene esclusivamente dallo Stato israeliano: dal lavoro, alle cure mediche, ai servizi essenziali.

- Gli arabi/musulmani in Israele hanno tutti i diritti di un qualsiasi cittadino israeliano e hanno, diversamente dai territori "palestinesi", il diritto al voto! Solo in Israele i musulmani hanno diritti.

E lo chiamano apartheid, sterminio, genocidio.

E allora: Palestina libera da chi? E chi è che non vuole la pace e la soluzione dei due Stati?


Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui