Netanyahu primo leader a incontrare Trump Commento di Amedeo Ardenza
Testata: Libero Data: 03 febbraio 2025 Pagina: 2 Autore: Amedeo Ardenza Titolo: «Netanyahu primo leader a incontrare il presidente»
Riprendiamo da LIBERO di oggi, 03/02/2025, a pag. 2, con il titolo "Netanyahu primo leader a incontrare il presidente", la cronaca di Amedeo Ardenza.
Un «traditore» che nel 2021 Donald Trump “mandò a spigare”, usando però un’espressione più colorita.
Sulla presunta antipatia del presidente degli Stati Uniti nei confronti del sei volte primo ministro d’Israele Benjamin (Bibi) Netanyahu è stato scritto molto, forse troppo. È se è vero che nel dicembre del 2020 Trump sconfitto alle urne non gradì le congratulazioni-lampo di Bibi al neoeletto Biden, il tycoon sembra aver perdonato l’alleato israeliano. Salvo sorprese, Netanyahu sarà il primo leader straniero a essere ricevuto - domani - alla Casa Bianca da quando Trump è tornato a essere presidente. Del loro incontro Bibi ha parlato in inglese domenica mentre si imbarcava sull’aereo diretto a Washington DC mostrandosi consapevole dell’onore che gli è stato riservato. Il leader del Likud ha definito l’invito «una testimonianza della forza dell'alleanza israelo-americana e una testimonianza della forza della nostra amicizia personale», quindi ha osservato come la cooperazione con la nuova amministrazione repubblicana potrebbe ridisegnare il Medio Oriente. «Le nostre decisioni e il coraggio dei nostri soldati hanno ridisegnato la mappa.
Ma credo che lavorando a stretto contatto con il presidente Trump, possiamo ridisegnarlo ancora di più, e in meglio». Netanyahu ha parlato della prospettiva di rafforzare la sicurezza, «ampliare il cerchio della pace e raggiungere una straordinaria era di pace attraverso la forza». Un riferimento alla possibile normalizzazione dei rapporti fra Israele e l’Arabia Saudita nel segno degli “Accordi di Abramo” promossi dalla prima amministrazione Trump. Dopo Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Marocco Israele può dunque puntare a relazioni aperte e pacifiche anche con il grande Paese sunnita, avversario “naturale” dell’Iran nella regione del Golfo Persico. A confermare l’interesse di Trump per il Medio Oriente è arrivata la notizia che re Abdullah II di Giordania sarà ricevuto alla Casa Bianca l’11 febbraio subito dopo la visita da parte di Netanyahu.
A rovinare la vigilia dell’incontro tra Bibi e Donald è arrivata invece una notizia da Israele: il procuratore generale aprirà un’indagine penale nei confronti della first lady Sara Netanyahu. L'ufficio della parlamentare Naama Lazimi è stato informato che l'indagine penale sarebbe stata aperta dopo la richiesta di Lazimi di indagare sulle azioni del programma Uvda di Sara Netanyahu.
La deputata ha dichiarato che «la moglie del primo ministro è una criminale già condannata». Lazimi sostiene che la first lady avrebbe tentato di intimidire un testimone e di interferire nel caso di corruzione contro Bibi. Nel 2019, Sara ha patteggiato una condanna aver utilizzato in modo improprio fondi statali per circa 50.000 dollari in pasti serviti mentre nella residenza del premier era presente uno chef a tempo pieno.
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