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Libero Rassegna Stampa
01.02.2025 In Cina una fortezza che può resistere agli attacchi nucleari
Commento di Mirko Molteni

Testata: Libero
Data: 01 febbraio 2025
Pagina: 15
Autore: Mirko Molteni
Titolo: «La Cina ha dieci Pentagoni sotterranei»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 01/02/2025, a pag. 15 con il titolo "La Cina ha dieci Pentagoni sotterranei" la cronaca di Mirko Molteni. 

Mirko Molteni
Mirko Molteni

I cinesi stanno lavorando a un mega-bunker, non lontano da Pechino, con un'area pari a 10 volte quella del Pentagono. Parrebbe il loro nuovo centro di comando, a prova di bomba H. Insomma: si stanno preparando alla guerra nucleare.

I cinesi si preparano alla guerra atomica costruendo un’enorme base sotterranea per ospitare il comando supremo in caso di bombardamento nucleare nemico. Lo si paragona al Pentagono americano, sede del Dipartimento della Difesa USA dal 1943, ma anche al comando sotterraneo statunitense scavato sotto la Cheyenne Mountain.
È però più gigantesco. Lo hanno rivelato al Financial Times ufficiali dell’intelligence USA, parlando degli immensi lavori fotografati da satelliti spia americani. Su un’area complessiva di 600 ettari, a Qinglonghu, 30 km da Pechino, sono in atto scavi in profondità e lavorano cento gru per creare un comando militare a prova di bomba H che potrebbe diventare la cittadella militare più grande del mondo, se è vero che la dimensione è stimata «10 volte il Pentagono». L’ex-esperto della CIA Dennis Wilder ha commentato: «Questo nuovo bunker per un comando sotterraneo, all’avanguardia, per i vertici militari e per il presidente Xi Jinping, in quanto capo della Commissione militare centrale, indica l'intenzione di Pechino di costruire non solo una forza convenzionale di livello mondiale ma anche di puntare su capacità di combattimento nucleare». Per Renny Babiarz, consulente di AllSource Analysis, «le immagini satellitari indicano la possibile costruzione di varie strutture sotterranee collegate da possibili tunnel». Ex-funzionari della CIA osservano che la nuova sede sostituirebbe il vecchio comando delle forze cinesi, situato a ovest di Pechino, nell’area delle “Colline Occidentali”, ovvero Xishan, costruito attorno al 1950 con l’aiuto sovietico.
I nuovi bunker sarebbero più adatti a resistere alle nuove bombe ad alta penetrazione anti-bunker, siano esse nucleari o convenzionali. Più cauto è l’analista taiwanese Hsu Yen-chi, che osserva: «Fonti vicine al ministero della Difesa di Taiwan hanno confermato la notizia, di cui l’ambasciata cinese a Washington non si è detta al corrente.
Ma si può solo supporre che sia un sito amministrativo o una grande base di addestramento».
Taiwan, peraltro, vede intensificarsi esercitazioni aeronavali con cui la Cina s’allena ad assediare l’isola e tener lontani i rinforzi americani, per poi occuparla. Ieri immagini satellitari hanno segnalato una portaerei cinese e navi di pattuglia in un’area del Mar Cinese Meridionale considerata strategica per la presa di Taiwan.
La costruzione della “fortezza sotterranea” dalla quale i vertici cinesi potrebbero condurre una guerra nucleare al riparo di centinaia di metri di roccia e cemento, è iniziata nel giugno 2024. I lavori non sembrano sorvegliati da militari, ma nell'area è vietato il sorvolo di aerei o droni. Solo i satelliti, dallo spazio orbitale, riescono a osservare il cantiere.
Si ipotizza che il completamento del centro di comando di Qinglonghu possa coincidere col centenario dell’esercito cinese, previsto nel 2027. La fondazione delle forze militari del regime comunista cinese risale infatti al 1° agosto 1927 nella forma partigiana dell’Armata Rossa Cinese, poi divenuta dal 1947 Armata Popolare di Liberazione. Il presunto “Pentagono cinese” sarebbe il più esteso comando militare del mondo. La superficie equivale a 6 milioni di metri quadrati, che però sembra l’area complessiva e non il pavimento utile dei vani. Ad esempio, nel Pentagono USA la superficie coperta dall’edificio è di 116.000 metri quadri, più 21.000 mq di cortile centrale, mentre il colossale parcheggio attiguo copre 270.000 mq.
Nell’edificio statunitense, tuttavia, i 7 piani, di cui 2 sotterranei, hanno superficie utile dei vani di 620.000 mq. Nel comando sotterraneo della Cheyenne Mountain, in Colorado, sede dal 1958 al 2006 del comando Difesa aerea del Nordamerica, cioè il NORAD, e dal 2006 a oggi del comando spaziale antimissile dell'US Space Command, è costituito da 15 edifici di tre piani incavernati sotto 600 metri di granito nel cuore della montagna su un’area di 18.000 mq.
La Russia non è da meno, pur sotto rigoroso segreto. I generali di Mosca conterebbero su un mega-bunker a Kosvinsky Kamen, nei monti Urali, sotto 300 metri di roccia, dove avrebbe sede il comando Perimeter di rappresaglia nucleare contro un aggressore nel caso i vertici politici russi vengano disintegrati dal primo attacco. A 600 km più a Sud, sempre negli Urali, la Russia dispone anche della segretissima base sotterranea di Yamantau, servita da ferrovie. Lì troverebbero riparo i capi del paese nell'imminenza di una guerra, con scorte di cibo ed energia bastevoli per mesi e telecomunicazioni con le forze armate. Sui dettagli, Mosca tace.

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