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Libero Rassegna Stampa
28.01.2025 La comunità ebraica scarica ANPI e compagni
Cronaca di Tommaso Montesano

Testata: Libero
Data: 28 gennaio 2025
Pagina: 2
Autore: Tommaso Montesano
Titolo: «La Comunità ebraica scarica Anpi e compagni. Scritte pure contro le Ong. Intanto il Pd pensa a Gaza»

Riprendiamo da LIBERO di oggi, 28/01/2025, a pag. 2, con il titolo "La Comunità ebraica scarica ANPI e compagni. Scritte pure contro le Ong. Intanto il Pd pensa a Gaza", la cronaca di Tommaso Montesano.


Tommaso Montesano

Proiezione anonima sul Palazzo della Fao che svela tutta l'ipocrisia delle agenzie Onu su Israele. La stessa scritta, rivolta contro l'ANPI e le ONG di sinistra (fra cui Amnesty International) è stata proiettata sulla Piramide Cestia.

Due scritte proiettate di notte su altrettanti luoghi simbolici di Roma– la facciata della piramide Cestia e quella del Palazzo della Fao, entrambi in zona Ostiense – smascherano l’ipocrisia della sinistra in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria.
Accanto ai simboli delle principali Ong – Amnesty International, Emergency, Medici senza Frontiere - della Croce Rossa Italiana e dell’Anpi, ecco l’attacco: «Se Israele avesse bombardato i treni per Auschwitz, vi sareste schierati con Hitler. Ipocrisia e antisemitismo le vostre bandiere.
Buon Giorno della Memoria».
Un riferimento esplicito alla doppia morale di chi, nella galassia progressista, da una parte celebra le vittime dell’Olocausto, e dall’altra schermandosi dietro i diritti dei palestinesi condanna un giorno sì e l’altro pure Israele nonostante il pogrom del 7 Ottobre e il terrorismo fondamentalista di Hamas e del jihad islamico.
Sulle proiezioni indaga la Digos, che attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nella zona sta cercando di risalire agli autori del gesto, al momento ignoti.

SPORCA DI SANGUE

Non è tutto. A mettere in imbarazzo la sinistra, in questo secondo caso soprattutto il Pd, è stata anche la serie di post pubblicati da Progetto Dreyfus – «associazione no profit che si batte contro l’antisemitismo, il fondamentalismo e ogni tipo di discriminazione» - sulla sua pagina di Facebook. In realtà, si tratta di grafici con slogan che denunciano, ancora, il doppiopesismo dei “compagni”. In modo addirittura più esplicito delle scritte proiettate di notte. A uscirne peggio è la segretaria del Pd, Elly Schlein, destinataria di una foto che la vede ritratta con le mani sporche di sangue sotto lo slogan «complice del genocidio». «Ricordate Auschwitz ma applaudite Hamas.
Vergogna». Un altro grafico, invece, è diviso a metà: a sinistra c’è un’immagine d’epoca, in bianco e nero, di un gruppo di nazionalsocialisti; a destra i miliziani di Hamas che sfilano. Didascalia: «27 gennaio, vi rinfreschiamo la memoria: Hamas e nazisti sono la stessa storia». Ecco, poi, un’altra immagine dei guerriglieri palestinesi con volto coperto e bandana verde con un ostaggio israeliano: «Se vuoi onorare le vittime di ieri, non sostenere i carnefici di oggi». L’ultimo grafico riepiloga gli orrori dell’organizzazione terroristica che ha governato a Gaza: «Impiccano i gay. Rapiscono i bambini. I vostri eroi sono assassini».
Inevitabili le polemiche, con i destinatari delle accuse che non ci stanno. «Slogan da ultras», dice Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia; «gesto inutile e provocatorio, valutiamo azioni legali» (Emergency). Ma è soprattutto l’Anpi a reagire con durezza, innescando uno scontro con la comunità ebraica romana. «Una scritta infame», per Marina Pierlorenzi, presidente provinciale di Roma. «Io penso che chi ha proiettato quelle scritte fosse sotto effetto di una forte dose di allucinogeni. Una follia, un vile e provocatorio delirio», dice Gianfranco Pagliarulo, il presidente nazionale.
Eppure è la stessa Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, a ricordare alle associazioni di sinistra, che «hanno combattuto e sanno esattamente qual è il volto del nazifascismo», di essere «coerenti nel non associare a nessun altro quello che hanno combattuto e hanno visto». Poi c’è il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che all’Anpi di Pagliarulo non le manda a dire: «L’Anpi di oggi non è più l’Anpi di un tempo. Di partigiani, di quelli che hanno combattuto, ne esistono purtroppo pochi».
E ancora: «Alcuni leader dell’Anpi si sono dimenticati gli scopi istituzionali, e stanno facendo delle battaglie di cui non si rendono conto, che contraddicono i loro scopi istituzionali».

LE EQUIPARAZIONI

A conferma, ecco una carrellata di dichiarazioni di esponenti di sinistra che nel Giorno della Memoria si producono in un’equiparazione tra Shaoh e Gaza. «Il rastrellamento nel ghetto di Roma è lontano, perfino le immagini di Auschwitz sono lontane, ma sono vicine e davanti a noi le immagini dei bambini morti di freddo a Gaza» (Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania); «inopportuno utilizzare la commemorazione istituzionale della Giornata della Memoria per lanciare messaggi controversi su quanto accade in Palestina» (Sara Diena, Sinistra Italiana); «in queste ore, i tragici eventi a Gaza ci ricordano quanto sia fragile il valore della vita umana» (Angelo Bonelli e Fiorella Zabatta, Avs); « la Giornata della Memoria diventa una ricorrenza vitale se spinge tutti noi a interrogarci sul presente. A chiederci se l’odio che ha generato la Shoah e i campi di sterminio oggi si stia ripresentando attraverso nuove forme, nuove modalità» (Alessandra Todde, presidente della Regione Sardegna).

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