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Il Foglio Rassegna Stampa
25.01.2025 Bologna: la scelta della comunità ebraica
Editoriale de Il Foglio

Testata: Il Foglio
Data: 25 gennaio 2025
Pagina: 3
Autore: Il Foglio
Titolo: «Disertare la memoria tradita»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 25/01/2025, con il titolo "Disertare la memoria tradita", l'editoriale de Il Foglio.

Bologna, il sindaco Lepore decide di esporre la bandiera palestinese sulla  facciata del Comune
Il sindaco di Bologna, Lepore, ha sempre sostenuto la causa palestinese, lasciando così spazio ad alcuni gruppi antisemiti filo-Hamas. Il boicottaggio del 27 gennaio è stato particolarmente discusso, e la città ha vissuto, nell’ultimo anno, il peggior clima di antisemitismo dal Dopoguerra. Ecco cosa davvero fa la sinistra per la comunità ebraica!

E’ora di comprendere che il 27 gennaio non è una concessione verso di noi. Noi portiamo già nel cuore e nella memoria famigliare e nazionale i segni indelebili del genocidio. Oggi portiamo anche lo sdegno per l’utilizzo strumentale, la banalizzazione e la trivializzazione del nostro dolore storico. La città di Bologna ha vissuto, nell’ultimo anno, il peggior clima di antisemitismo dal Dopoguerra. Con la piena corresponsabilità di un’amministrazione comunale che ha ignorato le voci ebraiche, l’allarme per il clima di antisemitismo nell’università. E ha scelto atti simbolici e parole ostili, che vogliono isolarci e toglierci anche il rispetto umano. Non lo tollereremo, non ci presteremo a celebrare una memoria che ricorda gli ebrei morti per escludere quelli vivi”. Così la Comunità ebraica progressiva di Bologna ha annunciato la decisione di non partecipare ad alcun evento legato alla Giornata della memoria. E di non promuoverlo. Carmen Dal Monte, presidente della comunità ebraica, afferma: “Dopo il 7 ottobre, dopo il peggior pogrom dopo la Shoah, l’amministrazione comunale non ci ha offerto nessun appoggio e ascolto. Ha celebrato acriticamente una lotta che vuole la nostra eliminazione anche fisica, e ci attacca anche in questa città e nella nostra università. Bologna vuole ricordare ipocritamente i nostri nonni uccisi, mentre sventola la bandiera di chi vuole uccidere noi e i nostri figli oggi. No, grazie. Non ci presteremo”. Scelta drammatica, questa di non partecipare alle iniziative del 27 gennaio. La comunità ebraica ha ragione a dire che è diventata la giornata degli smemorati che piangono gli ebrei morti e che spesso difendono quelli che vorrebbero fare la pelle a quelli vivi. Resta il dilemma: se anche fosse ragionevole, è efficace disertare e lasciare il campo della memoria a chi vorrebbe svuotarla per riempirla, nel migliore dei casi, di mezze verità ipocrite, e nel peggiore, di menzogne antisemite? Bisogna battersi per la memoria viva.

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lettere@ilfoglio.it

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