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Libero Rassegna Stampa
24.01.2025 Israele manda all’Eurovision la cantante scampata al 7 ottobre
Cronaca di Mauro Zanon

Testata: Libero
Data: 24 gennaio 2025
Pagina: 15
Autore: Mauro Zanon
Titolo: «Israele manda all’Eurovision la cantante scampata al 7 ottobre»

Riprendiamo LIBERO di oggi, 24/01/2025, a pagina 15, con il titolo "Israele manda all’Eurovision la cantante scampata al 7 ottobre", la cronaca di Mauro Zanon 

Mauro Zanon
Mauro Zanon

Yuval Raphael, scampata al pogrom del 7 ottobre, rappresenterà Israele all'Eurovision, in Svizzera.

Per uscire dal bunker in cui si era rifugiata per sfuggire all’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, si era finta morta ed era stata costretta a camminare sui cadaveri di decine di giovani con cui, poche ore prima, stava ballando al Nova Festival. «Il rifugio era così piccolo, con così tante persone stipate lì dentro, che non c’era più suolo dove posare i piedi. Per uscire ho dovuto camminare sui morti», raccontò Yuval Raphael, oggi 24enne. Sopravvissuta al massacro di Hamas, nascosta sotto un mucchio di cadaveri per otto ore, si è aggrappata alla musica, «uno degli ingredienti più importanti nel mio processo di guarigione».
E mercoledì sera, dopo aver vinto il reality “Hakochav Haba” (Rising Star), ottenendo i voti più alti da parte dei giudici e del pubblico, ha ottenuto il pass per rappresentare Israele al prossimo Eurovision che si svolgerà a maggio a Basilea, in Svizzera.
Durante la finale del concorso, la giovane israeliana ha cantato “Writing’s On The Wall” di Sam Smith e “Dancing Queen”, successo degli Abba, in versione “ballade”, dedicandola a «tutti gli angeli» che sono stati assassinati al Nova Festival nel deserto del Negev.
Yuval ha avuto la meglio su Valerie Hamaty, l’arabo cristiana di Jaffa che aveva partecipato a una stagione precedente dello show, Moran Aharoni e Red Band, un duo formato da una diva e un burattino spiritoso, e Daniel Wais, cantautore del kibbutz Be’eri il cui padre è stato assassinato il 7 ottobre e la cui madre è stata rapita e uccisa durante la prigionia.
Ieri, in lacrime, ha commentato le immagini della sua performance alla radio pubblica israeliana.
«È un momento in cui mi dico: che fortuna essere qui. E allo stesso tempo, questa canzone, è per tutti gli angeli che non hanno la fortuna di essere qui», ha dichiarato Yuval alla radio. La sua carriera musicale professionale è iniziata solamente un anno fa, ma la sua potente estensione vocale le ha permesso rapidamente di conquistare il pubblico. Raphael è cresciuta ascoltando leggende del rock classico come Led Zeppelin e Scorpions, oltre a icone come Beyoncé e Céline Dion. La canzone che interpreterà all’Eurovision di Basilea non è ancora nota, ma la 24enne spera di poter cantare in inglese al concorso affinché tutti possano capirla.
Intervistato dal sito di informazione Walla subito dopo la vittoria della sopravvissuta del Nova Festival, uno dei membri della giuria ha manifestato la sua gioia per questa «incredibile storia di Cenerentola», per questa «giovane che arriva così, senza aver seguito alcuna formazione musicale». E trionfa. Nata a Ra’anana, vicino a Tel Aviv, a 6 anni si è trasferita con i suoi genitori in Svizzera, dove ha iniziato a manifestare la sua passione per la musica, ma senza seguire dei corsi professionali. Tornata in Israele, ha studiato recitazione e ha prestato servizio militare nelle forze di difesa israeliane. Il 7 ottobre 2023 la sua vita è cambiata per sempre. Dei più di 40 presenti nel rifugio antiaereo in cui si era nascosta, solo 11 sono sopravvissuti. Yuval ha rivelato di avere ancora schegge di proiettile conficcate nella testa e in una gamba, ferite che porta come segni indelebili di quella giornata. La cantante israeliana non ha mai esitato a condividere la sua esperienza. Nell’aprile 2024 ha preso la parola al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni unite, raccontando: «Ero intrappolata e ho temuto per la mia vita, ho assistito a orrori indicibili: amici e sconosciuti sono stati feriti e uccisi davanti ai miei occhi. Quando i corpi delle persone uccise sono caduti sudi noi, ho capito che nascondermi sotto di loro era l’unico modo per sopravvivere all’incubo».
Lo scorso anno, a rappresentare Israele all’Eurovision di Malmö, fu Eden Golan. Che arrivò quinta con la canzone “Hurricane”, nonostante i fischi durante le sue esibizioni in semifinale e in finale. Inizialmente, la canzone di Ed Golan a Eurovision 2024 si chiamava “October Rain” e nel testo conteneva chiari riferimenti al 7 ottobre 2023. La European Broadcasting Union aveva però respinto il brano, ritenendolo «troppo politico». A quel punto Israele aveva deciso di presentare “Hurricane”, che manteneva la stessa melodia ma modificava in modo sostanziale il testo, togliendo i riferimenti al 7 ottobre. Per l’Eurovision di maggio, Yuval promette di raccontare la storia del suo Paese, «di ciò che ho passato, di ciò che hanno passato gli altri».

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