Amnesty International: solito schifo Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 09 gennaio 2025 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Amnesty International: solito schifo»
Amnesty International: solito schifo Commento di Deborah Fait
Amnesty International, soprannominata Amnesy, ha confermato, come se ve ne fosse stato bisogno, la sua ostilità per tutto quello che odora di israeliano. Ha sospeso per due anni l’adesione della sua filiale Amnesty International Israel dalla rete della Ong che è diffusa in tutto il mondo occidentale. Il motivo? Gli adepti israeliani si sono ribellati alle accuse di genocidio e di apartheid nei confronti di Israele. Ormai è chiaro che organizzazioni come Amnesty, Onu, Urnwa, Unicef e altre sono tutte islamizzate, infatti la filiale israeliana è stata punita dopo strane voci provenienti dal mondo palestinese. Esattamente come l’accusa di deicidio che ci ha perseguitati per 2000 anni, provocando morti ammazzati, pogrom, battesimi forzati e ogni tipo di persecuzioni, adesso siamo arrivati a quella del genocidio. È verosimile che l’occidente si inventi ogni genere di vergogna da attribuire a Israele per avere la scusa di perseguitarci, odiarci, sbraitare tutto il loro disprezzo contro il popolo ebraico e poterlo così estromettere dal consesso umano. Come fece un tempo Hitler, allo stesso modo, oggi, gran parte dell’ Occidente ci considera subumani, cattivi, terroristi. Soros che ha appena ricevuto dal balbettante Biden la Medaglia della Libertà, ha comprato il mondo intero in combutta con gli ayatollah. Ha finanziato le ong più antisemite, ha riempito l’Europa di tagliagole, terroristi e stupratori. Ha finanziato l’antisemitismo internazionale.
Chi ha seguito da vicino Amnesty afferma che le accuse di razzismo nei confronti dei palestinesi siano state orchestrate dalla leadership europea della Ong ossessionata come è da Israele. Già nel 2023 A.I. aveva accusato la filiale israeliana di razzismo e crimini contro l’umanità.
“Adottiamo questa misura in risposta alle prove di un razzismo anti-palestinese endemico all'interno di A.I. Israel, che viola i principi fondamentali dei diritti umani e i valori di Amnesty, e alle prove del disallineamento e dell'ostilità di A.I. Israel nei confronti delle posizioni di Amnesty", si legge in una e-mail del presidente ad interim del Consiglio direttivo di Amnesty International, Tiumalu Lauvale Peter Fa'afiu. A questa prima menzogna, dovuta ai soliti piagnucolamenti dei palestinesi presenti all’interno della ong israeliana, nel 2014, si è aggiunta la seconda accusa, quella di genocidio. Accusa basata sul nulla assoluto, respinta con forza da Amnesty Israel, affermando che solo una minima parte di iscritti di estrema sinistra e arabi supportano questa folle idea. È chiaro a tutti, anche a quelli che accusano Israele, che nessun genocidio è in atto. Riporto qui quello che scrive Paolo Pozzi su www.informazionecorretta.com: “Aggiungiamo i missili che anziché arrivare in Israele, ricadevano sulle teste palestinesi (il 10%) e arriviamo a 10/15.000 morti fatti da Israele. Su una popolazione di 2 milioni, 15.000 vittime di guerra non sono certamente genocidio”. Purtroppo però questa accusa è stata fatta al popolo ebraico e per questo motivo non sarà mai cancellata. Ne avremo per altri 2000 anni perché le accuse contro gli ebrei non conoscono scadenza, sono eterne. Scrive Alberto di Capua:
“Come mai non è stata fatta MAI una manifestazione per i
100 mila morti in Bosnia,
2.000.000 di morti in Cambogia,
1.000.000 di morti in Ruanda,
600 mila morti in Siria,
30 mila morti di Mariupol,
600 mila nel Tigrai?
Voglio concludere con la liberazione di Cecilia Sala. L’incontro Meloni – Trump ha avuto effetto con, immagino, grandi travasi di bile della sinistra che adesso tirerà fuori qualche ennesima invenzione per screditare Giorgia Meloni. Mi auguro che l’effetto Trump vada anche a beneficio dei nostri ostaggi. Il futuro presidente USA ha detto “Se non saranno liberati prima del mio insediamento scatenerò l’inferno” e che inferno sia perché i mostri di Gaza non meritano altro. Spero che i due giganti della politica, Trump e Netanyahu, riescano a far ritornare a casa i vivi e i morti dopo 15 mesi di vero inferno.